Storia sulla morte dell'Amore

In questo articolo raccontiamo la storia di una coppia innamorata e dell'Odio furioso perché non era riuscito a insediarsi fra di loro.
Storia sulla morte dell'Amore
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 10 marzo, 2023

Questa storia sulla morte dell’Amore ci racconta di un uomo e di una donna che si incontrarono e si innamorarono provando sentimenti molto intensi. A differenza di molte altre coppie, i due si promisero di fare della comprensione, della generosità e del trattamento amichevole i cardini della loro relazione. Ecco perché rimanevano sempre uniti nonostante il trascorrere del tempo.

Nessuno intorno a loro riusciva a credere ai loro occhi. Allora era davvero possibile provare e riuscire a tenere in piedi un grande amore? Alcuni invidiavano la coppia, altri li ammiravano, ma nessuno rimase indifferente di fronte a un simile legame, tanto che diventarono un modello a cui ispirarsi.

L’Odio, che era abituato a vincere in quasi tutte le circostanze, venne a sapere di questa storia ed era preoccupato. Dopo aver riflettuto a lungo, decise di convocare un incontro di emergenza con tutti i suoi amici. Non poteva permettere che accadesse una cosa del genere: tutti avrebbero detto che stava perdendo il suo potere.

“Impariamo ad amare non quando troviamo la persona perfetta, ma quando arriviamo a vedere una persona imperfetta in modo perfetto”.

-Sam Keen-

Una riunione con cattivi propositi

La storia della morte dell’Amore racconta che i Cattivi Sentimenti accorsero da ogni parte per partecipare all’incontro convocato dall’Odio. Non erano mai stati chiamati a raccolta con tanta urgenza prima d’ora e non avevano idea di quello che l’Odio avrebbe detto loro. Quando furono tutti presenti, l’Odio parlò.

Raccontò a tutti della coppia innamorata e del pericolo che rappresentava. Se le persone avessero creduto di nuovo nell’Amore, tutti loro avrebbero perduto credibilità e potere.

La gente si sarebbe accorta che era possibile vivere senza i sentimenti negativi per cui si sarebbero ritrovati disoccupati. Bisognava assolutamente fare qualcosa.

Dopo un breve silenzio, l’Odio disse: “Dobbiamo uccidere l’Amore”. Tutti i presenti rispettavano l’Odio. Lo consideravano il padre della maggior parte dei Cattivi Sentimenti. Dopo un breve mormorio, il Malumore si alzò e impulsivamente, come era sua abitudine, disse che se ne sarebbe occupato lui. L’Odio era soddisfatto: il Malumore non falliva quasi mai.

Storia sulla morte dell’amore: un problema imprevisto

Passarono diversi mesi e nessuno aveva notizie del Malumore. Alla fine apparve, arrabbiato come sempre, e confessò a tutti che aveva fallito nel suo intento. La coppia non si era lasciata piegare da lui. Il Malumore era tornato senza aver portato a termine la sua missione. Non poteva più sopportare il Buonumore degli innamorati.

La storia sulla morte dell’Amore racconta che l’Odio era davvero preoccupato. Tuttavia, l’Ambizione alzò la mano e si offrì di portare a termine il compito. L’Odio pensò che fosse una buona idea: l’Ambizione era capace di guidare un inarrestabile desiderio di cupidigia e potere in qualsiasi cuore. Ciò avrebbe dato all’Amore il colpo di grazia.

Nonostante le grandi aspettative degli altri cattivi sentimenti, dopo un po’ anche l’Ambizione tornò sconfitta. Fu allora che l’Odio decise di inviare la Gelosia, che era subdola e intrigante. Quasi tutti gli amanti avevano ceduto di fronte ad essa.

Ma anche questa fallì, come fallirono il Rimprovero, la Malattia, la Povertà, la Freddezza e l’Egoismo. La coppia era ancora innamorata come sempre.

La storia sulla morte dell’Amore

L’Odio arrivò a pensare che non ci fosse niente da fare: i suoi migliori alleati avevano provato a uccidere l’Amore ma avevano tutti fallito miseramente. Tutti i cattivi sentimenti iniziarono a credere che forse la fine del loro regno era arrivata. Un imbarazzante silenzio calò tra i partecipanti.

Secondo la storia sulla morte dell’Amore, improvvisamente uno dei partecipanti si alzò in piedi. Era rimasto in fondo, in un angolo. Indossava abiti grigi e un cappello che gli copriva il viso, insomma sembrava una creatura davvero enigmatica. Con voce profonda e gesti lenti, il personaggio misterioso disse che avrebbe portato a termine la missione.

L’Odio sorrise, ma diede la sua approvazione. Il misterioso personaggio impiegò due anni prima di tornare, ma quando lo fece, con un sorriso pieno di disprezzo sul volto, dichiarò fieramente a tutti: “Ho ucciso l’Amore”. Tutti applaudirono e si abbracciarono. Ancora una volta avevano trionfato. L’Odio lo ringraziò per l’ottimo lavoro svolto.

Il Pettegolezzo, che voleva sempre sapere tutto, domandò agli altri il nome del boia. L’Invidia, la sua migliore amica, gli rispose con il suo solito disprezzo: “Non ti accorgi mai di niente. Non lo riconosci? È uno dei più grandi nemici dell’Amore. Si chiama Monotonia”.


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  • Mey, S. (2005). Fabulario en que se contienen fábulas y cuentos diferentes, algunos nuevos, y parte sacados de otros autores. Editorial Maxtor.

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