Stress acuto episodico: l'angoscia ricorrente

Mal di testa, ipertensione, disturbi cardiovascolari... Lo stress acuto episodico colpisce in genere un preciso tipo di personalità. E può essere pericoloso. 
Stress acuto episodico: l'angoscia ricorrente
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 15 novembre, 2021

Lo stress acuto episodico ha spesso gravi effetti sulla salute. Questo termine definisce uno stato psicologico intermittente molto logorante che si presenta in modo intenso per poi scomparire per breve tempo. Questo disturbo è associato a un preciso profilo di personalità.

Parliamo del tipo che negli anni cinquanta i cardiologi statunitensi Meyer Friedman e Raymond Rosenman definirono come personalità di tipo A. Le persone con questo tipo di personalità sono competitive, molto esigenti e vivono in uno stato di urgenza costante. 

Si tratta di un modello comportamentale e di elaborazione emotiva non privo di problemi. È definito da tratti come impazienza, impulsività, cattiva gestione emotiva e talvolta persino ostilità. L’aspetto più preoccupante, tuttavia, è un più alto tasso di malattie cardiovascolari. 

Uomo con la barba e lo sguardo basso.

Stress acuto episodico: tipi, fattori scatenanti e trattamento

Lo stress acuto episodico è una delle tre forme più comuni di questa condizione psichica. Dal punto di vista terapeutico, è quindi essenziale risalire al fattore scatenante che causa il logorio fisico e mentale.

Un aspetto importante da considerare è che in genere chi soffre di questo tipo di stress non ricorre all’aiuto professionale. Tende a dare per scontato che essere sempre stressato sia parte della propria personalità. È invece necessario acquisire strategie psicologiche che aiutino a impostare uno stile di vita più sano, in cui la salute psicologica e fisica non siano a rischio.

La persona, quindi, non crede di aver bisogno di aiuto, non si rende conto di reagire in modo sproporzionato o di dover imparare a gestire meglio le proprie emozioni. Pensa, piuttosto, che la vita sia complicata per tutti e che, dunque, bisogna adattarsi.

Allo stesso modo è importante notare che, insieme allo stress acuto episodico, sono comuni gli attacchi di panico.

Quali sono le cause dello stress acuto episodico?

Lo stress acuto episodico è il chiaro risultato di una personalità ipersensibile, esigente, che vive orientata nell’immediatezza, in un sentimento di allerta continuo e di scarso raggiungimento dei propri obiettivi.

La cosiddetta personalità di tipo A definita dai cardiologi Friedman e Rosenman è caratterizzata soprattutto da rabbia, ira e una ridotta capacità di sopportazione della frustrazione. Tende a essere competitiva, ha bisogno di dimostrare a se stessa di poter ottenere tutto quello che si propone, e quando ciò non accade prova desolazione e panico.

Studi come quelle condotti dal prof. Mark P. Petticrew indicano che il modello comportamentale associato alla personalità A è “la punta di diamante nelle malattie coronariche”.

Trattamento contro lo stress

Esistono numerosi trattamenti efficaci contro lo stress. Bisogna però considerare che la stessa tecnica non è sempre valida per tutti; per questo motivo, è prima di tutto necessario individuare e capire i bisogni individuali.

In generale, le persone con stress acuto episodico possono trarre giovamento dalle tecniche di controllo emotivo, soprattutto quando la difficoltà principale è rappresentata dal controllo di emozioni e impulsi.

Uomo in psicoterapia e psicologa.

Tra queste, la terapia cognitivo-comportamentale può aiutare il paziente a capire il proprio modello di pensiero e quanto i processi mentali possano influenzare lo stato emotivo e il comportamento.

È importante sottolineare che a volte restiamo intrappolati all’interno di condotte che consideriamo normali o come tratti della nostra personalità, ma che in realtà sono chiari stati patologici.

Rendere lo stress parte del nostro stile di vita riduce il benessere e ha un grave impatto sulla salute fisica. Teniamolo a mente.


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  • Petticrew, M. Lee, K. & McKee, M. (2012). Type A Behavior Pattern and Coronary Heart Disease: Philip Morris’s “Crown Jewel”. Am J Public Health, 102(11): 2018-2025.
  • Friedman, H. & Booth-Kewley, S. (1987). Personality, Type A Behavior, and Coronary Heart Disease: The Role of Emotional Expression. Journal of Personality and Social Psychology. 53(4): 783-792.

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