Susto o espanto: perdita improvvisa dell’anima

Alcune persone reagiscono a una situazione di estremo pericolo con un susto: l’anima abbandona il corpo, lasciando una profonda infelicità e causando una serie di sintomi. Vediamo di cosa si tratta.
Susto o espanto: perdita improvvisa dell’anima
Raquel Aldana

Scritto e verificato la psicologa Raquel Aldana.

Ultimo aggiornamento: 19 febbraio, 2022

Sentire di avere perso l’anima, all’improvviso e senza sapere come. In alcune culture questa condizione viene popolarmente spiegata da un susto o un espanto – parola spagnola che significa “spavento” – una sensazione spiacevole a metà tra la paura e la sorpresa. Viene descritta a chi la sperimenta come un’emozione improvvisa che debilita, un tonfo al cuore.

Sappiamo tutti cosa si prova quando, in una situazione di estremo pericolo, avvertiamo che la nostra vita è minacciata. Questa percezione è in genere giustificata. In alcune occasioni, tuttavia, è una suggestione perché non siamo davvero in pericolo.

Alcune persone reagiscono a questo stimolo con un susto: l’anima abbandona il corpo, lasciando una profonda infelicità e causando una serie di sintomi. Vediamo di cosa si tratta.

Viso di donna spaventata

Il susto o espanto secondo il DSM-5

Il DSM-5 inserisce il susto tra le sindromi culturalmente caratterizzate; si tratta di una patologia diffusa tra i latini degli Stati Uniti, in Messico, in America centrale e latina. Non è invece riconosciuta come malattia tra i latini caraibici.

È una patologia attribuita a un evento terrificante. Causerebbe il distacco dell’anima dal corpo, dando come effetti infelicità, malattia e difficoltà ad assolvere i propri doveri sociali.

Come riporta il sistema diagnostico, i sintomi possono comparire in qualsiasi momento – a distanza di giorni o anni – dopo aver subito l’evento terrorizzante. In casi estremi, il susto o espanto può portare alla morte. Sebbene non esistano sintomi specifici del susto, la sintomatologia riportata in genere dal paziente è:

  • Alterazioni dell’appetito.
  • Insonnia o sonnolenza, sonno inquieto o incubi.
  • Tristezza.
  • Bassa autostima.
  • Estrema sensibilità.
  • Mancanza di motivazione, apatia.
  • Dal punto di vista fisico, il susto si presenta con dolori muscolari, freddo a mani e piedi, pallore, mal di testa, dolore addominale e diarrea.
Ragazza appoggiata allo specchio

Cause

L’origine o gli eventi che innescano questa condizione sono di diversa natura. Tra questi troviamo i fenomeni naturali, gli animali, le entità soprannaturali o i rapporti interpersonali.

Tipi di susto

Il DSM-5 identifica tre tipi di sindrome da susto o espanto (chiamato cibih in lingua zapoteca). Ognuno di essi viene correlato a una diversa diagnosi psichiatrica.

  • Susto interpersonale: sensazione di perdita, abbandono, paura di non essere amati dai familiari. I sintomi – tristezza, cattiva immagine di sé, propositi suicidi – in psicologia sono correlati al disturbo da depressione maggiore.
  • Se il susto segue un evento traumatico e questo ha avuto un ruolo fondamentale nella configurazione dei sintomi e nell’elaborazione emotiva dell’esperienza, è più appropriata una diagnosi di disturbo post-traumatico da stress.
  • Il susto caratterizzato da problemi fisici ricorrenti e vari– per cui il soggetto ha richiesto più volte assistenza sanitaria – è assimilato a un disturbo da sintomi somatici.

Si tratta di una condizione che comporta una sofferenza autentica e intensa. Le culture che l’hanno documentata le attribuiscono di solito una componente magica. È interessante, ad esempio, notare che i maya tzotziles distinguono tre casi specifici a seconda del destino dell’anima. (Castaldo, 2004):

    • Xi-el: non vi è perdita dell’anima.
    • Komel: spavento a seguito di una caduta. L’anima lascia il corpo perché viene catturata dalla terra.
    • Ch’ulelal: l’anima è persa e non si conosce la sua posizione; può essere in cielo, in un altro villaggio, vagare oppure essere stata venduta.

Questo fenomeno non è omogeneo e, naturalmente, richiede ulteriori approfondimenti e considerazioni da parte della comunità scientifica. Di certo il susto o espanto deve essere studiato nel suo contesto, perché non possiamo dimenticare la forte componente culturale che lo definisce.


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  • American Psychiatric Association (2014). DSM-5. Manual diagnóstico y estadístico de los trastornos mentales. Editorial Médica Panamericana. ISBN 9788498358100.

  • Castaldo, M. (2004). Susto o espanto. En torno a la complejidad del fenómeno. Dimensión Antropológica, 11, 32


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