Tipi di appetito secondo la scienza

Una ricerca condotta dal Centro Charles Perkins ha riscontrato l'esistenza di diversi tipi di appetito negli esseri umani e negli animali.
Tipi di appetito secondo la scienza
Sergio De Dios González

Revisionato e approvato da lo psicologo Sergio De Dios González.

Ultimo aggiornamento: 22 marzo, 2023

Secondo quanto scoperto dalla scienza, esisterebbero diversi tipi di appetito, non solo negli esseri umani ma anche in molti animali. In realtà, l’appetito è un fenomeno molto più complesso di quanto potrebbe sembrare a prima vista. L’organismo è una sofisticata opera di ingegneria sempre alla ricerca di equilibrio.

La prima cosa da dire è che fame e appetito non sono la stessa cosa. La prima è un’esigenza strettamente fisiologica. Si manifesta perché il corpo reclama i nutrienti di cui ha bisogno per funzionare correttamente. In altre parole, è una richiesta di “combustibile” per funzionare.

L’appetito, invece, è un processo più complicato. È associato al piacere più che all’istinto di sopravvivenza. Non necessariamente è stimolato dalle esigenze più basilari del corpo, ma anche da altri fattori. Ecco perché gli scienziati affermano l’esistenza di diversi tipi di appetito.

La nostra dieta è come un conto in banca, e scegliere bene cosa mangiare è fare un buon investimento.

– Bethenny Frankel-

Donna che mangia una ciambella.

Il piacere di mangiare

Prima di parlare dei diversi tipi di appetito, vogliamo segnalare che il bisogno di mangiare nell’essere umano è regolato dall’ipotalamo, che invia segnali in caso di bisogno di nutrienti, in modo da compensare il consumo di energia. Indica anche quando questa è sufficiente.

Già in passato era stato scoperto che a volte pur ingerendo una quantità ragionevole di cibo, l’ipotalamo non invia il segnale “basta così”; accade soprattutto con i grassi e gli zuccheri. Questo significa che possiamo ingerire questi cibi in abbondanza senza provare alcuna sensazione di sazietà.

D’altra parte, gli zuccheri e i grassi stimolano il rilascio di alcuni neurotrasmettitori: la dopamina e la serotonina. Entrambi favoriscono la sensazione di benessere e piacere. Al tempo stesso questi alimenti possono provocare dipendenza, al pari delle droghe.

I tipi di appetito e l’aragosta

A queste conoscenze pregresse se ne aggiungono altre molto interessanti. I nuovi dati sono opera dei biologi David Raubenheimer e Stephen J. Simpson, che hanno analizzato la questione per oltre 30 anni. A seguito dei loro studi è stato pubblicato il libro Eat Like the Animals. 

Il titolo è già di per sé molto suggestivo e allude letteralmente a ciò che questi due ricercatori hanno riscontrato nelle loro ricerche. Lo studio si è concentrato soprattutto sulle aragoste. Questi animali venivano nutriti con alimenti ad alto valore nutrizionale e a basso contenuto di carboidrati e altri ricchi di carboidrati e a basso contenuto di nutrienti.

Sono stati offerti diversi cibi sempre sulla base dello stesso principio e le aragoste hanno sempre provveduto a ridistribuire i nutrienti in modo equilibrato. Vale a dire che ingerivano una porzione adeguata di proteine a prescindere dal numero di carboidrati a loro disposizione.

Un secondo esperimento

Per approfondire questo studio, gli scienziati hanno condotto altri esperimenti con due gruppi di aragoste. Un gruppo riceveva una dieta a elevato contenuto di carboidrati e a basso contenuto di proteine; all’altro venivano somministrate elevate quantità di proteine e basse porzioni di carboidrati. Ogni esemplare poteva mangiare quello che preferiva.

Il gruppo a cui erano state offerte più proteine finì per mangiare pochi carboidrati. L’altro, cui invece era stata offerta una maggiore quantità di carboidrati, finì per mangiare molto di più per compensare la mancanza di proteine. Perché questi animali preferiscono le proteine? Semplicemente perché queste ultime garantiscono essi uno sviluppo migliore e maggiori possibilità di sopravvivenza.

Ecco che i ricercatori sono riusciti a verificare l’esistenza di diversi tipi di appetito nelle aragoste. L’aspetto più interessante è che hanno poi ripetuto l’esperimento sugli esseri umani. Il risultato è stato lo stesso.

Donna che mangia un dolce.

Tipi di appetito e controllo del peso

Gli studiosi sono giunti alla conclusione che esistono cinque tipi di appetito: da proteine, da carboidrati, grassi, calcio e da sodio (sale). Nel caso degli esseri umani, hanno raggruppato le prime tre tipologie sotto la categoria “macronutrienti”.

Gli alimenti ultra-processati contengono soprattutto grassi e carboidrati. Una dieta basata su questi nutrienti rende necessario il consumo di porzioni di cibo più abbondanti per raggiungere i livelli di proteine richiesti dal corpo, contenute in piccole quantità nei suddetti cibi.

I risultati della ricerca indicano che gli esseri umani, come almeno altre 50 specie di animali, sono dotati di meccanismi utili al consumo di pasti bilanciati. E, tuttavia, questi funzionano correttamente solo quando si consumano alimenti con i quali ci siamo evoluti, altrimenti subiscono delle alterazioni. Proprio per questo, forse, sarebbe meglio “mangiare come gli animali”.


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