Tipi di ricatto emotivo

Secondo vari studi, le vittime di ricatti emotivi soffrono spesso di disturbi psicosomatici. Il peso della manipolazione si traduce in dolore fisico e disagio.
Tipi di ricatto emotivo
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 03 febbraio, 2023

In qualche modo tutti noi siamo stati vittime di ricatto emotivo in un dato momento della nostra vita. Per esempio, a volte lo viviamo con quei parenti capaci di assumersi le dovute responsabilità o gli “amici” che che ci manipolano a piacimento per raggiungere i loro obiettivi. Esistono, di fatto, diversi tipi di ricatto emotivo.

Potremmo dire chiaramente che il ricatto emotivo è un’arte di tossicità e controllo. Un controllo sibillino in cui il nostro affetto e il nostro amore vengono usati per raggiungere uno scopo e tenerci fortemente attaccati alla persona in questione.

Forse proprio in questo momento siete vittime di una simile dinamica? È possibile. In questo caso, starete probabilmente avvertendo il dolore lento e incisivo di quei comportamenti contro i quali, in un primo momento, vi siete sentiti indifesi. Il problema principale è che nella maggior parte dei casi sono le persone a noi più care a mostrare abilmente questi comportamenti.

Cediamo e obbediamo perché amiamo la persona che esegue detta arte, permettendo così alla nostra autostima di erodersi gradualmente come una roccia contro l’assalto del mare, come una piccola barca a vela che si perde all’orizzonte. Non solo è un attacco alla nostra integrità emotiva, ma anche la nostra salute ne risente.

È strana la leggerezza con cui i malvagi credono che tutto andrà bene per loro.

-Victor Hugo-

Donna frammentata sottoposta a ricatto emotivo.

Ricatto emotivo e salute

Vergogna e senso di colpa sono conseguenze dirette del ricatto emotivo. Ci guardiamo allo specchio e ci chiediamo perché ci siamo arresi. Siamo consapevoli di dover reagire, ciò nonostante ancora una volta cadiamo nell’imboscata.

Senza saperlo, abbiamo forse offerto quella “libbra di carne” così vicina al cuore che richiedeva il personaggio di Shylock ne Il mercante di Venezia. E compaiono i dubbi.

La persona vittima di abuso emotivo si ripete frasi come “Non mi farò ingannare di nuovo”, “È stata l’ultima volta”. Eppure, succede di nuovo. L’autostima e l’integrità si tramutano nell’ombra delle lacrime e dell’autoinganno, si perde la bussola interiore e quasi senza notarli si presentano i primi sintomi.

Mal di testa continuo, dolori muscolo-scheletrici, quelli che affaticano la schiena, il collo, lo stesso dolore che a malapena ci permette di addormentarci. Eruzioni cutanee o piccole malattie della pelle compaiono in risposta a elevati livelli di stress.

Quando i livelli di cortisolo nel sangue aumentano, il sistema circolatorio e cardiaco ne risentono, dunque si accusano tachicardia, affanno o addirittura vertigini.

Sudorazioni improvvise, secchezza delle fauci, mani fredde, disturbi digestivi e, in sostanza, stanchezza continua sono chiari sintomi di un problema;  la connessione mente-corpo si traduce in sintomi psicosomatici che non dovremmo ignorare.

Secondo i dati medici, quasi il 25% dei nostri disagi fisici ha un’origine psicosomatica. Allo stesso modo, lo studio condotto dalla dott.ssa Dominique Hange, dell’Università di Göteborg (Svezia), ci avverte di questa relazione.

Il ricatto emotivo spesso provoca disturbi psicosomatici nelle vittime. In altre parole, ci sono aree nella nostra vita che dobbiamo risolvere nella misura in cui ci è possibile per stare bene.

5 tipi di ricatto emotivo

Presentiamo un breve riassunto dei principali tipi di ricatto emotivo. Vale la pena di conoscerli per combatterli.

1. Seduzione

Uomini o donne molto disponibili, gentili e attenti ai dettagli. Si occupano di ogni richiesta e sanno essere estremamente affascinanti, nonché i primi a fare qualsiasi cosa per noi.

Ma attenzione perché tutto ha un prezzo: ogni favore deve essere ricambiato e sarà causa di senso di colpa. “Ti ho pagato quel viaggio”, “Non puoi rifiutare ora sapendo benissimo tutto quello che ho sacrificato per te”.

2. Vittimismo

Il vittimismo è tra i principali tipi di ricatto emotivo. Ci useranno come bersaglio e causa di tutte le loro disgrazie, manipolando le emozioni negative nel modo più dannoso possibile.

“Mi comporto così per come mi tratti”, “Hai una capacità speciale di umiliarmi, non so come ci riesci”. Sono piccoli esempi di questa manipolazione che, in realtà, è un chiaro abuso psicologico.

3. Punitori silenziosi

I punitori silenziosi esercitano un ricatto emotivo in un modo altamente distruttivo. In questo caso, provocano in noi un’instabilità altamente dannosa per cui è difficile reagire, poiché a volte ci lodano e altre ci umiliano.

Non sapremo mai cosa aspettarci. Giornate in cui siamo tutta la loro vita e momenti in cui rivolgono frasi come: Tu pensi di essere la persona più perfetta del mondo e in realtà non sei niente.

Sei la persona più debole e ridicola che abbia mai incontrato. Mi porti solo sfortuna”. Attenzione a queste condotte, bisogna reagire il prima possibile.

Uomo vittima di un ricatto emotivo.

4. Auto-castigatori

Profilo classico del manipolatore. Persone che spesso ci rivolgono espressioni come le seguenti: “È chiaro che non mi ami più, ecco perché mi ignori e vai con i tuoi amici”, “Vedo quanto tieni a me, non mi hai nemmeno chiamato. È chiaro che vuoi porre fine a me e a questa relazione. Ecco perché sei andato a quella cena con i tuoi colleghi”.

È molto probabile che dopo aver ascoltato queste parole cerchiamo di convincerli che non è così. E per farlo, rinunciamo a un cena di lavoro, per esempio, e l’altra persona avrà vinto ancora una volta. Se rinunciamo alla nostra autostima, la perderemo. Meglio non farlo per il nostro bene e la nostra salute.

5. Tipi di ricatto emotivo: “solo un’altra volta”

Questi profili usano a loro vantaggio la tecnica della psicologia sociale noto come “piede nella porta”. Sono persone a cui facciamo un favore e che, per ringraziarci, ne chiedono un altro. Sostengono che non equivale a un grande costo per noi, in fin dei conti l’abbiamo già fatto altre volte.

Accompagnano le loro richieste con gesti di pietà, cercando di apparire più deboli o di far sembrare il favore che chiedono più necessario di quanto sia davvero “Sai che se non fosse necessario, non te lo chiederei”.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • Forward, Susan (2006) Chantaje emocional. Diana Edit
  • Bourgeois, F. (2011). [Trastornos psicosomáticos]. Revue de l’infirmière , (174), 49–50.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.