Tornare al lavoro dopo una depressione
Tornare al lavoro dopo una depressione non è semplice. Non solo perché si torna a combattere con la routine, ma anche per il rischio di una recidiva e il peso dello stigma sociale. Come se non bastasse, non sempre chi ci sta intorno comprende il critico stato psicologico in cui ci troviamo, mostrandosi d’aiuto o sostegno. Questo complica ulteriormente il nostro rientro al lavoro.
Quando parliamo di depressione, stress o disturbi ansiogeni, non è facile reperire informazioni su come tornare alla vita normale. Si tratta di un tema tanto importante quanto decisivo, dato che spesso determina il completo recupero o, al contrario, il rischio di una ricaduta.
Scopriamo in questo articolo come rientrare al lavoro dopo una depressione.
Le paure che affollano la mente di una persona che ha passato un periodo di depressione lungo mesi o anni sono tante, e spesso intralciano il rientro al lavoro. La sensazione di disconnessione, i dubbi sulle proprie competenze, la paura di essere giudicati e perfino il timore di poter perdere il proprio posto sono ostacoli che complicano il rientro.
Spesso riuscire a recuperare la propria quotidianità, i propri contatti sociali e le dinamiche lavorative fungono da impulso per un pieno recupero motivazionale. Se si riesce a portare a termine una transizione positiva e se si dispone del giusto appoggio da parte di chi ci sta intorno, questo reintegro sarà un successo. Per riuscirci, vi diamo alcuni consigli.
Chiunque può soffrire di stress, ansia o di un disturbo depressivo vedendosi obbligato a prendere un periodo di malattia. Le aziende devono essere preparate a questo prevedendo risorse aggiuntive per appoggiare e supportare i propri lavoratori.
5 consigli per tornare al lavoro dopo una depressione
Tornare al lavoro a seguito di una depressione rappresenta una sfida. Una depressione, con tutte le conseguenze che ne derivano, non si conclude quando il medico ci dà l’ok, ma quando torniamo ad essere funzionali. Questo ritorno alla funzionalità richiede molti passaggi non sempre semplici.
Il difficile rientro dopo lunghi periodi di malattia
Un primo aspetto da tenere in considerazione quando dobbiamo rientrare al lavoro dopo una depressione è la durata della malattia. Non è la stessa cosa assentarsi dal lavoro per un mese o per un anno. Solitamente, il tempo della depressione è abbastanza prolungato, tra i 6 mesi e un anno. Quanto più il disturbo si prolunga, quante più saranno le complicanze al rientro.
Un altro fattore che dobbiamo considerare è l’eventualità in cui l’azienda scelga di optare per il licenziamento. In questi casi la persona si trova ad affrontare una realtà molto complicata, comprendente l’esigenza di trovare un nuovo impiego.
Lavorare su pensieri, idee e attitudini
Il prolungamento della depressione alimenta paure e incertezze che la persona si trova a dover gestire quando rientra al lavoro. Le più comuni sono le seguenti:
- Paura di non essere più in grado di svolgere il proprio lavoro.
- Timore di essere licenziati in quanto improduttivi.
- Sensazione di disconnessione con l’ambiente lavorativo.
- Paura di sentirsi soffocati, spaesati e di non essere in grado di affrontare la giornata lavorativa.
- Paura di essere giudicati e osservati.
Queste e altre paure devono essere oggetto di analisi con uno psicologo. La cosa migliore è che il rientro al lavoro sia graduale, in modo da far prendere confidenza alla persona. Inoltre, il consiglio è di lasciare passare un piccolo tempo di transizione in cui occuparsi di questi timori e paure, prima di buttarsi nel rientro lavorativo.
Recuperare routine, organizzare orari e relazionarsi con i colleghi
Tornare al lavoro dopo una depressione implica, prima di tutto, il recupero della propria quotidianità. Da questo punto di vista, per la persona sarà importante lavorare sulle seguenti dimensioni:
- Qualche giorno prima del rientro al lavoro iniziare a prendere confidenza con gli orari, andando a dormire presto e svegliandosi come se si dovesse andare in ufficio.
- Organizzare le nostre attività e priorità, in modo da prepararci mentalmente al giorno del nostro reintegro.
- Possiamo anche contattare i nostri colleghi di lavoro per avvisarli del nostro rientro, facendoci così un’idea di ciò che ci aspetta in ufficio e dei cambiamenti avvenuti durante la nostra assenza.
Tornare al lavoro dopo una depressione in maniera progressiva, evitando giornate piene
Anche se non è sempre possibile, quando si torna al lavoro dopo una depressione è importante che il rientro sia progressivo. L’ideale sarebbe iniziare facendo mezza giornata.
Inoltre, è importante poter contare su un ambiente lavorativo collaborativo, che metta magari a disposizione figure aziendali psicologiche predisposte al reintegro di persone rientranti da depressione.
Attività per evitare recidive
Al di là dell’ambiente lavorativo, è necessario che la persona si tenga occupata per evitare di ricadere in depressione. La pratica del Mindfulness è per questi casi estremamente adeguata, così come rivelato da uno studio condotto dai dottori Stefan Hofmann e Alice Sawyer dell’Università della California.
D’altro canto, poter contare su una rete sociale che ci sia di appoggio e fare attività sportiva, sono fattori che porteranno benefici alla nostra motivazione allontanando la negatività ed evitando ricadute.
In conclusione, se affrontare una depressione è già di per sé un fardello estremamente pesante e ingombrante, altrettanto lo è il rientro al lavoro nel momento in cui siamo pronti. Tuttavia, con le giuste contromisure, questo momento può rivelarsi meno pesante di quanto previsto.
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- Tennant, C. (2001). Work-related stress and depressive disorders. Journal of Psychosomatic Research. Elsevier Inc. https://doi.org/10.1016/S0022-3999(01)00255-0
- Hofmann, S. G., Sawyer, A. T., Witt, A. A., & Oh, D. (2010). The Effect of Mindfulness-Based Therapy on Anxiety and Depression: A Meta-Analytic Review. Journal of Consulting and Clinical Psychology, 78(2), 169–183. https://doi.org/10.1037/a0018555