L’eredità intellettuale di Umberto Eco raccolta in 13 frasi
Il grande scrittore e filosofo Umberto Eco è scomparso da poco. Con le sue idee distintive e il suo stile peculiare, questa mente incredibile ha lasciato una grande eredità emotiva e intellettuale, sia per i suoi fan e coetanei sia per coloro che avranno il piacere di conoscere il suo pensiero in futuro.
Abbiamo la grande fortuna di dilettarci con creazioni tanto straordinarie come Il nome della rosa, Il pendolo di Foucault, Numero zero o Il cimitero di Praga. È stata la prima delle opere citate, pubblicata nel 1980, a garantirgli per la prima volta la fama. Una vera e propria opera maestra che affronta, con grande mistero, la storia, le leggende e gli intrighi del Medioevo italiano.
Grande critico della vita moderna, dei social network, della cultura e del giornalismo, la sua passione per la scrittura e per incentivare il pensiero critico oggigiorno permettono di considerarlo una delle menti europee più brillanti del nostro secolo.
Alcune frasi di Umberto Eco
Durante la sua vita piena di successi e riconoscimenti, Umberto Eco ci ha lasciato idee importanti da ricordare e sulle quali riflettere. Per questo motivo, crediamo che un buon omaggio a questo scrittore sia fare un ripasso delle sue citazioni più famose. Eccone alcune:
- “I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel. È l’invasione degli imbecilli”. Eco al quotidiano La Stampa.
- “Il mondo è pieno di libri meravigliosi che nessuno legge”.
- “I libri non sono fatti per crederci, ma per essere sottoposti a indagine. Di fronte a un libro. non dobbiamo chiederci cosa dica, ma cosa vuole dire”. Il nome della rosa.
- “Cos’è la filosofia? Scusate il mio conservatorismo banale, ma non trovo ancora di meglio che la definizione che ne dà Aristotele nella Metafisica: è la risposta a un atto di meraviglia”.
- “Quando la gente smette di credere in Dio, non è vero che non crede in niente, perché crede in tutto”
- “La saggezza non sta nel non distruggere idoli, sta nel non crearne mai”.
- “L’amore è più saggio della saggezza”.
- “Nulla è più dannoso per la creatività che la furia dell’ispirazione”.
- “L’eroe vero è sempre eroe per sbaglio, il suo sogno sarebbe di essere un onesto vigliacco come tutti”.
- “I mostri esistono perché fanno parte del disegno divino e nelle stesse orribili fattezze dei mostri si rivela la potenza del Creatore”. Il nome della rosa.
- “Tutti i poeti scrivono cattiva poesia. I cattivi poeti la pubblicano, i buoni poeti la buttano nel cestino”.
- “Non sono le notizie che fanno il giornale, ma il giornale che fa le notizie. E sapere mettere insieme quattro notizie diverse significa proporre al lettore una quinta notizia”. Numero zero.
- “Oggi, quando vengono svelati i nomi dei corrotti e dei truffatori fiscali e si viene a conoscenza di molto altro, alla gente non importa affatto e vanno in carcere solo i rubagalline” Eco all’agenzia di stampa Spagnola Efe.
Il nome della rosa: da best seller letterario a successo cinematografico
Fu il romanzo Il nome della rosa che riuscì a dare a Umberto Eco uno dei maggiori successi letterari di sempre. Vendette talmente tante copie che Jean-Jacques Annaus e un gruppo di produttrici italo-franco-tedesche decisero di portare sul grande schermo le avventure da detective del francescano Guglielmo da Baskerville, interpretato da Sean Connery.
A chi piace la storia, piacerà anche questo strepitoso romanzo e il suo adattamento cinematografico. Concludiamo con un frammento del film, sperando di invogliarvi a scoprirne di più per chi non avesse ancora avuto il piacere di conoscere questo capolavoro:
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