Vivere di ricordi vuol dire limitarsi, perché chi non gode del quotidiano non approfitta del presente, del suo momento per vivere… la vita non consiste nel ricordare, bensì nell’agire. Non è andare indietro, ma avanti. Non è essere prigionieri tra passato e futuro, come se il qui e ora non esistesse.
Ricordare è parte della vita e, spesso, è inevitabile nel bene e nel male. In un certo senso, i ricordi ci legano a quello che amiamo, a chi siamo e a quello che non vogliamo perdere. A quello che ci ha segnato profondamente. Tuttavia, vivere di ricordi non è positivo.
“Ieri è il ricordo di oggi e domani è il sogno del presente.”
I ricordi ingannano perché sono edulcorati dagli eventi del presente e dalle trappole della memoria. La differenza tra i falsi ricordi e quelli veri è la stessa che esiste tra i gioielli: quelli falsi sembrano più veri, più brillanti.
Vivere di ricordi è impossibile
In un’intervista chiesero ad Albert Einstein che cosa faceva quando aveva un’idea nuova. Per esempio, se l’annotava in un foglio o in un quaderno speciale. Lo scienziato rispose chiaro e tondo: “Quando ho un’idea nuova, non la dimentico”. Nulla di più vero, quando qualcosa ci emoziona tanto, è quasi impossibile dimenticarlo.
Ricordiamo quello che è davvero importante, quello che è capace di emozionarci, in quanto attiva in noi le aree e le connessioni cerebrali necessarie a registrare quel ricordo. Il problema è che anche quello che andrebbe dimenticato, di solito viene registrato con intensità nella nostra mente. Nulla fissa un ricordo così intensamente come il desiderio di perderlo.
La psicologia ci avverte che dimenticare è necessario per conservare i ricordi rilevanti. Il meccanismo della memoria è estremamente elaborato e ci consente di recuperare solo quello che ci interezza.
“Devi vivere nel presente, tuffarti in ogni onda, trovare la tua eternità in ciascun momento. Gli stolti restano sulla propria isola di opportunità e guardano verso un’altra terra. Non c’è un’altra terra; non c’è un’altra vita, solo questa”.
-Henry David Thoreau-
I ricordi sono il profumo che perdura
Il piacere è il fiore che sboccia quando viviamo, operiamo e agiamo. Con questi fiori costruiamo ogni giorno la nostra memoria, che sarà il profumo che perdura. I ricordi più felici sono i momenti terminati quando era opportuno, senza essere trascinati nel tempo, senza essere protratti a oltranza.
Non ricordiamo giorni, ma momenti. Per questo, dobbiamo produrre ogni volta nuove situazioni. La ricchezza della vita risiede nei ricordi che continuiamo a formare. Agire costantemente può risultare complicato, soprattutto se ci troviamo abbarbicati alla nostra zona di comfort. Tuttavia, è necessario farlo per vivere intensamente.
Sebbene possediamo un corpo fisico tangibile e percepiamo il mondo circostante con tutti i nostri sensi, tendiamo a vivere nella nostra mente. Tuttavia, è necessario prendere una decisione. Possiamo vivere di ricordi e delle sensazioni che suscitano in noi oppure possiamo prendere le redini delle nostre vite e, ovviamente, delle nostre emozioni. Soltanto così saremo capaci di godere a pieno della nostra esistenza.
La chiave per vivere invece di ricordare si trova nel pensare, nell’immaginare e aspettare meno. Accettare quello che c’è e niente più. Vivere il momento, senza lasciarci distrarre dagli inganni della mente.
La verità è che, in generale, ci prepariamo sempre a vivere, ma non viviamo mai. Tuttavia, la vita dovrebbe funzionare proprio al contrario. La felicità si trova qui, non in un’altra ora, ma in questa. Non dimenticatelo.
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