12 necessità che creano vuoti nella nostra anima

12 necessità che creano vuoti nella nostra anima
Sergio De Dios González

Scritto e verificato lo psicologo Sergio De Dios González.

Ultimo aggiornamento: 17 marzo, 2016

Ogni giorno sentiamo necessità che ci producono ansia, disagio e che ci rendono infantili. Sentiamo vuoti nella nostra anima quando non riusciamo ad essere importanti, quando non ci danno ragione o quando ci sentiamo vittime di quello che accade nella nostra vita.

Oggi analizzeremo tutte le nostre necessità, le quali, secondo lo psicologo e scrittore Bernabé Tierno, sono la causa dei vuoti della nostra anima e che, se non le controlliamo in modo adeguato, possono crearci stress e ansia.

“Quando ci si disfa di tutto quello che si possiede, in realtà si cominciano a possedere tutti i tesori del mondo”.

(Mahatma Gandhi)

La necessità di essere importanti ad ogni costo

La necessità di essere importanti si crea come conseguenza della mancanza di autostima. Nasce un irrefrenabile desiderio di essere importanti per compensare i vuoti dell’anima, quando, in realtà, quello di cui avremmo bisogno è amarci a sufficienza.

Coloro che avvertono questa necessità provano a fare simpatia a tutti e non esitano a mentire per riuscirci. Truccano la loro vita per essere adorati da tutti e per vivere i loro attimi di gloria. Tuttavia, un desiderio moderato di essere presi in considerazione e apprezzati è normale e sano; il problema nasce quando tale volontà diventa irrefrenabile.

La necessità di avere sempre ragione

Si tratta del desiderio che tutti siano sempre d’accordo con quello che diciamo o pensiamo. Le persone che hanno questo bisogno discutono violentemente quando qualcuno non dà loro ragione, poiché, se vengono contraddette, si sentono nude e vulnerabili.

La necessità di amare ed essere amati

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Indubbiamente, il bisogno d’amore è la forza della vita, è un sentimento spontaneo e puro che sorge senza che ce ne rendiamo conto. La parte emotiva dell’amore fa sì che questo possa nascere o sparire senza che ce ne accorgiamo.

Se qualcuno proibisce o esige di essere amato è incoerente, perché l’amore non si controlla, sboccia e basta. Una persona che ha bisogno di amare e di essere amata è, in generale, una persona che non ama se stessa.

La necessità di scaricare l’ira

L’ira e l’indignazione sono umane in certe situazioni. Tutti ci siamo arrabbiati nella nostra vita oppure ci siamo indignati per qualche ingiustizia. Ciononostante, l’ira non è giustificata quando funge da copertura per i nostri errori; in questo caso, l’ira o l’indignazione non hanno un proposito nobile, ma solo quello di alimentare l’ego.

La necessità di preoccuparsi per tutto

Ci sono persone molto negative, che vedono tutto nero, che notano solo le disgrazie e che non dicono mai niente di positivo. Si tratta di persone che ci contagiano con la loro preoccupazione e che, oltretutto, sostengono che non ci preoccupiamo mai abbastanza. Non è possibile ragionare con individui del genere, perché è come parlare con un muro, e finiremo per essere contagiati dalla loro negatività.

La necessità di addossare la colpa agli altri

A volte, quando i bambini commettono un errore, cercano di addossare la colpa a qualche altro amichetto; tuttavia, questo comportamento andrebbe evitato, esaltando il coraggio e l’onore di dire la verità nonostante le conseguenze. È necessario imparare che, anche se non si ha agito in modo corretto, riconoscere lo sbaglio e pentirsi è nobile.

La necessità di sentirsi superiori agli altri

L’amore nei confronti di noi stessi è sano e normale, deve maturare con l’età ed essere accompagnato dall’empatia e dalla preoccupazione per gli altri. Tuttavia, quando questo amore è smisurato, ci trasformiamo in esseri egoisti e orgogliosi che non cercano altro che la soddisfazione personale.

La necessità di fare le vittime e di cercare compassione

Le vere vittime vengono oltraggiate da un maltrattatore concreto, che ha un nome e un cognome; non vogliono mai sentirsi al centro dell’attenzione, anzi: provano vergogna e paura per la situazione. Tuttavia, ci sono persone che non hanno sofferto nessun maltrattamento e che recitano la parte delle vittime per stare al centro dell’attenzione.

Il saggio non si siede a lamentarsi dei propri errori, ma si mette allegramente a porvi rimedio”

(William Shakespeare)

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La necessità che siano gli altri ad assumersi le responsabilità

Ci sono persone attive, responsabili, che lavorano e raggiungono obiettivi; e poi ci sono persone passive, che non sono competenti o che non rispondono, non ci sono mai per nessuno e non vogliono assumersi nessuna responsabilità. Questo si deve alla paura di queste ultime di mostrarsi per come sono davvero, perché in realtà si sentono inferiori. La soluzione è agire, fare ciò che si teme.

La necessità di trovare difetti

Paradossalmente, le persone che cercano costantemente difetti negli altri e che non mancano di farli notare non tollerano neanche una critica. I criticoni non sono in grado di accettare i propri difetti e, per questo, si dedicano a giudicare gli altri invece che se stessi.

La necessità di possedere oggetti

La necessità di avere molte cose, di comprare oggetti di cui non abbiamo bisogno, nasce dal nostro desiderio di riempire tutti i vuoti dell’anima. Paradossalmente, quanto più vogliamo accumulare cose, maggiore è il vuoto dentro di noi. In questo caso, bisogna essere consapevoli del nostro errore e cercare la ricchezza nel nostro intelletto, nel nostro spirito e nei nostri sentimenti.

“Gli spiriti sfrenati aspirano inutilmente a raggiungere la perfezione massima”.

(Johann Wolfgang Goethe)

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La necessità che tutto sia meraviglioso e perfetto

Probabilmente, questa necessità è la più pericolosa di tutte, poiché genera ansia, stress e bassa autostima. Un perfezionista cerca instancabilmente il successo e nulla è sufficiente per lui; l’insoddisfazione lo snerva e lo stressa. Per evitare questo comportamento, bisogna essere consapevoli di chi siamo e apprezzare i nostri difetti e le nostre virtù.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.