Accompagnamento terapeutico, uno strumento indispensabile

L'accompagnamento terapeutico è uno strumento indispensabile per trattare determinati casi. In cosa consiste?
Accompagnamento terapeutico, uno strumento indispensabile
Sergio De Dios González

Revisionato e approvato da lo psicologo Sergio De Dios González.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Gli psicologi dispongono di determinati strumenti che consentono loro di superare i diversi problemi, malesseri o disturbi mentali presentati dai pazienti. Tra questi strumenti si trova l’accompagnamento terapeutico, di cui parleremo oggi.

L’accompagnamento terapeutico viene condotto nell’ambiente abituale del soggetto. Questo vuol dire che lo psicologo sarà presente in strada, in casa o in qualsiasi altro spazio che può rappresentare una situazione critica per il paziente.

Si procede a tale forma di assistenza solo quando tutti gli approcci realizzati in seduta, come diversi esercizi, si sono rivelati insufficienti e non hanno sortito alcun effetto. Dovrà essere lo psicologo a capire che se non si integra nella vita quotidiana del paziente, questi non migliorerà.

L’accompagnamento terapeutico aiuta il paziente

L’accompagnamento terapeutico consente alle persone con diversi limiti di superare le barriere che impediscono loro, ad esempio, di uscire di casa o di recarsi in determinati luoghi.

Con questo strumento, si permette ai pazienti di migliorare la loro autostima, sviluppare le loro abilità sociali e interagire con il loro ambiente circostante in modo più sano. Può rivelarsi molto efficace con le persone che soffrono di ansia sociale, per esempio.

Sagome umane

Tuttavia, affinché l’accompagnamento terapeutico sortisca effetto, lo psicologo deve possedere determinate condotte e qualità. Le esponiamo a seguire basandoci su Psicoterapia di consultazione di Carl Rogers:

  • Presenza: lo psicologo deve stare con il paziente, condividere con lui situazioni e momenti.
  • Ascolto attivo: il paziente deve disporre del tempo necessario per esprimersi.
  • Rispetto: lo psicologo deve mostrare rispetto in tutti i sensi e adottare una posizione aperta.
  • Empatia: la comprensione sarà fondamentale, così come l’assenza di giudizio.
  • Autenticità: lo psicologo deve mostrarsi così come, anche se deve essere sempre professionale.

Un caso di psicosi

Lo studio Therapeutic accompainment: practice and clinic in a psychiatric hospital espone il caso di una donna di 66 anni ricoverata da sette anni in un centro psichiatrico a causa della psicosi maniaco-depressiva che le era stata diagnosticata.

Poiché il trattamento farmacologico non aveva sortito effetti, si optò per l’accompagnamento terapeutico. All’inizio la paziente era entusiasta, finché non iniziarono ad affiorare la sue paure. Nei primi tempi, dunque, si limitarono a passeggiare nel reparto e nei dintorni dell’ospedale.

Donna triste e accompagnamento terapeutico

In questo caso anche l’intervento della famiglia fu decisivo. Con il tempo, la paziente iniziò a passeggiare per la città allontanandosi da quell’ambiente sicuro che era per lei il centro. All’inizio mostrava rifiuto nei confronti del terapeuta e ripeteva solo “voglio andare a casa”. Con il passare dei mesi, però, la situazione cambiò.

Iniziò a fare brevi visite a casa fino ad assumersi determinate responsabilità come accudire le sue figlie e assumere dei farmaci. Il processo fu lento, ma diede ottimi risultati.

Il ricovero della paziente era avvenuto perché in casa non le era possibile contenersi. Si mostrava aggressiva verso i familiari e manifestava episodi maniacali difficili da controllare. Tuttavia, l’accompagnamento terapeutico calmò la sua sintomatologia, fattore che le permise di tornare nel suo nucleo familiare.

L’accompagnamento terapeutico aiuta a guidare il paziente fino a permettergli di ricostruire tutti i legami rotti.

Uno strumento per situazioni difficili

L’accompagnamento terapeutico risulta un utile strumento per situazioni complesse nelle quali il trattamento in seduta non è sufficiente. Abbiamo visto un caso reale, ma ne esistono molti altri che richiedono di mettere in atto la suddetta assistenza.

Per le persone che soffrono di agorafobia, per esempio, alle quali risulta difficile passeggiare in una strada piena di gente o entrare in un supermercato, l’accompagnamento terapeutico può offrire grandi benefici. Lo psicologo starà accanto al paziente, a cui offrirà sostegno e ascolto, osservando come si comporta e aiutandolo a evitare condotte di fuga.

Questa calorosa tecnica sprona molte persone a uscire dal loro isolamento e a distruggere le barriere che le limitano nella loro vita quotidiana. In seguito a ciò, riescono ad attuare dei profondi cambiamenti nella loro vita e, dunque, a migliorarla.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.