Ambiente di lavoro tossico: segnali per riconoscerlo

Ambiente di lavoro tossico: segnali per riconoscerlo
Sergio De Dios González

Scritto e verificato lo psicologo Sergio De Dios González.

Ultimo aggiornamento: 02 settembre, 2020

Un ambiente di lavoro salutare produce soddisfazione, benessere e buone relazioni fra colleghi. Purtroppo però, non sempre è così. A volte ci sentiamo frustrati, stanchi e demotivati. Può addirittura capitare che non abbiamo voglia di andare al lavoro a causa di un collega, un principale o per l’aria che si respira in generale. Un ambiente di lavoro tossico può avere conseguenze molto negative su di noi.

Se teniamo presente che qualsiasi impresa o organizzazione è un alveare di emozioni, non è strano pensare che esistano i conflitti e le divergenze. Non è questo il problema, bensì come gestirli e quali conseguenze possono avere. Un ambiente di lavoro tossico è caratterizzato da comportamenti scontrosi e manipolatori.

Imparare a capire se anche voi vivete in un ambiente di lavoro tossico vi sarà di gran aiuto per proteggervi e impedire di impregnarvi di tale tossicità. A seguire vi parliamo delle caratteristiche più comuni di un posto di lavoro di questo tipo.

Caratteristiche di un ambiente di lavoro tossico

1. Assenteismo

È normale che le persone si ammalino, abbiano un appuntamento con il dottore o abbiano l’esigenza di assentarsi dal lavoro. Ciò nonostante, quando questo comportamento inizia a essere ripetitivo potrebbe rappresentare un segnale di allerta.

Computer su un tavolo

Mancare almeno tre volte al mese o più, o chiedere sempre permessi per assentarsi è una forma tipica di assenteismo. Questo anche se si tratta di realizzare attività personali, appuntamenti medici o malattie. Fenomeni di assenteismo ingiustificati possono indicare un ambiente di lavoro tossico.

Un’altra forma di manifestazione dell’assenteismo è l’assenza mentale. Arrivare sul luogo di lavoro e utilizzare la maggior parte del tempo per realizzare attività che non riguardano i propri compiti.

Queste condotte possono essere corrette se il capo si fa carico di fomentare la motivazione degli impiegati. Riuscirci è fondamentale per evitare che lo sconforto si estenda fra di loro.

2. Abusi da parte dei superiori

Un ambiente di lavoro tossico si verifica anche quando non vi è rispetto da parte dei superiori nei confronti del personale. Questo può palesarsi anche per mezzo di un uso indiscriminato del cinismo e del sarcasmo.

Si vede riflesso anche nella formulazione di commenti sprezzanti, critiche poco costruttive e paragoni fra colleghi. Questi comportamenti non incentivano il lavoro di gruppo, bensì competenza eccessiva e malessere.

3. Cattiva comunicazione

I problemi di comunicazione sul lavoro di solito si verificano quando questa non è diretta, è incompleta o quando non si dice tutta la verità. Questo genera incertezza, doppi sensi e confusione che per chi riceve l’informazione. Le conseguenze finali sono errori e problemi nelle attività lavorative.

In molti casi i superiori non sono chiari in merito a come desiderano che si realizzino certi compiti. Aspettano che i loro subalterni leggano loro la mente o indovinino i dettagli. Se questa situazione si mantiene nel tempo, la frustrazione, l’insicurezza e la demotivazione saranno manifeste.

4. Scarsa tutela dell’impiegato

Questa situazione si verifica quando l’agenzia ha più a cuore i propri interessi (clienti, risparmio di costi, ecc) piuttosto che gli interessi degli impiegati. In questi casi non c’è rotazione né la possibilità di avere una promozione. Non vengono offerte formazioni in merito alle responsabilità né programmi per migliorare.

In questo contesto, l’impiegato può passare 10 anni a svolgere sempre gli stessi compiti senza nessuna possibilità di ricevere una promozione o essere almeno preso in considerazione per riceverne una. Generalmente tutti questi comportamenti creano una grande disagio fra gli impiegati e un ambiente di lavoro tossico.

Uomo dentro una palla di vetro sostenuta da un altro uomo

5. Leadership dittatoriale

In questo caso il superiore prende tutte le decisioni senza preoccuparsi di quello che pensa la sua squadra. Non ascolta e non vuole sapere l’opinione dei subalterni. Questo genera timore al momento di esprimere un eventuale disaccordi.

Un capo dittatoriale è spesso una persone che si fida poco. Crede di essere l’unica in grado di fare un buon lavoro. Molte volte questa mancanza di fiducia è dovuta a insicurezze personali, soprattutto quando uno degli impiegati dimostra di avere ottime qualità, e lo si considera una minaccia.

Questo tipo di ambiente di lavoro tossico ha un’aggravante: gli impiegati non possono contare su una figura presente. Un leader che possa aiutarli a trovare soluzione ai loro problemi.

6. Problemi di ruolo

Il ruolo è la funzione che una persona svolge sul proprio posto di lavoro. Anche quando è estremamente complessa, è essenziale averla ben definita. Se questo non succede, la persona forse non avrà ben chiaro in mente il suo ruolo all’interno dell’impresa.

In questo caso possono essere portati a termine compiti che non corrispondono alla richiesta del cliente. O magari ci si fa carico di richieste ed esigenze incongruenti fra di loro o incompatibili per la realizzazione del lavoro.

7. Mobbing

L’abuso al lavoro o mobbing è una delle situazioni più comuni in un ambiente di lavoro tossico. Si verifica quando uno o vari colleghi ostacolano il lavoro altrui. In più, una cattiva relazione con i colleghi può essere un gran motivo di stress.

Tutti questi problemi possono compromettere gli impiegati a livelli fisico e psicologico. Questo causa ripercussioni sulla loro sensazione di benessere generale. È dunque necessario combatterli per gestire o evitare un ambiente di lavoro tossico.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.