Androfobia, ovvero la paura degli uomini

L'androfobia può essere definita come un'intensa e irrazionale paura degli uomini. Volete scoprirne di più? Continuate a leggere.
Androfobia, ovvero la paura degli uomini
Francisco Pérez

Scritto e verificato lo psicologo Francisco Pérez.

Ultimo aggiornamento: 05 gennaio, 2023

Esistono fobie di tutti i tipi: agorafobia, aracnofobia, claustrofobia… Una di quelle che più attira l’attenzione è l’androfobia. Chi soffre di androfobia prova delle sensazioni di panico intenso in presenza di un uomo o di un gruppo di uomini.

Eppure, prima di iniziare a parlare di androfobia, riteniamo necessario partire da un aspetto più generico, in modo da non perderci lungo il percorso.  Inizieremo, dunque, spiegando in cosa consiste esattamente una fobia.

Cos’è una fobia?

Le fobie vengono definite come un intenso e illogico timore che si sviluppa nei confronti di una persona, un oggetto o una situazione che non rappresenta alcuna o quasi nessuna minaccia. La parola deriva dal termine greco fobos, che significa “panico”.

Secondo la mitologia greca Fobos era figlio di Ares, dio della guerra, e di Afrodite, dea dell’amore. Egli era l’incarnazione della paura. Alessandro Magno pregava Fobos prima di ogni battaglia, al fine di allontanare la paura.

Donna affetta da androfobia

Secondo il DSM-5 (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali), le fobie specifiche -come l’androfobia- soddisfano i seguenti criteri: 

  • Paura o forte ansia nei confronti di un oggetto o di una specifica situazione (ad esempio, dover prendere l’aereo, doversi trovare a una certa altezza dal suolo, paura verso animali, delle punture, della vista del sangue…).
  • L’oggetto o la situazione che risveglia la fobia provoca quasi sempre paura o ansia immediate.
  • Si cerca di evitare la situazione di fobia o si oppone resistenza attiva verso paura o ansia intensa.
  • La paura o l’ansia sono sproporzionate rispetto al reale pericolo rappresentato dall’oggetto o dalla situazione specifica e rispetto al contesto socioculturale.
  • La paura, l’ansia o il tentativo di eludere sono persistenti e durano tendenzialmente sei mesi o più.
  • L’ansia, la paura e l’elusione provocano un malessere significativo dal punto di vista clinico o un deterioramento della dimensione sociale, lavorativa o di altre importanti aree funzionali.

Di solito le persone soffrono di molteplici fobie specifiche; di fatto, circa il 75% delle persone con fobie specifiche teme più la situazione che l’oggetto in sé. Si dice che le persone dalla vita fobica siano profondamente legate a una condizione di angoscia.

Paura irrazionale del genere maschile: l’androfobia

Potremmo definire l’androfobia come una forma di fobia sessuale. La sessualità è un argomento che ha sempre generato tensione nella società. Le fobie sessuali possono essere indirizzate al genere delle persone o a un aspetto specifico del sesso.

Le cause responsabili delle fobie sessuali possono essere diverse e di varia natura. Nel caso che stiamo trattando, quello dell’androfobia, si tratta di un disturbo che provoca una costante paura, intensa e anomala, verso gli uomini.

Le persone affette da androfobia si sentono molto nervose in presenza di uomini, ma anche quando intrattengono una conversazione con uno di loro. Questo timore irrazionale nei confronti degli uomini le porta a evitarli. Tali situazioni possono insorgere persino a contatto con parenti o amici maschi e rappresentano un ostacolo nella vita privata, professionale e interpersonale di chi ne soffre.

Chi soffre di androfobia?

L’androfobia colpisce soprattutto le donne, anche se pure gli uomini possono soffrirne. All’origine di questo tipo di fobia c’è un’esperienza traumatica, nella quale il protagonista era una persona di genere maschile. Potrebbe anche essersi sviluppata a seguito dell’osservazione di una situazione traumatica.

Questi aspetti traumatici potrebbero essere rappresentati da violenza, da abusi psicologici, da un pessimo rapporto con la figura paterna, ecc. La fobia potrebbe persino insorgere per motivi culturali, quando la donna viene cresciuta sottomessa e obbediente.

La persona che ne soffre è consapevole del fatto che non tutti gli uomini rappresentano una reale minaccia. Tuttavia, non riesce a non lasciarsi prendere da un panico irrazionale in loro presenza. Le persone più colpite dall’androfobia sono donne tra i 18 e i 40 anni. 

Sebbene in linea di massima siano consapevoli dell’illogicità della loro paura, non sono solite esprimere le proprie emozioni. Non lo fanno per paura del rifiuto sociale. Tendono a scusarsi e a evitare situazioni in cui siano costrette a trattare con un uomo per evitare una paura che possa far nascere in loro un’ansia terribile.

Androfobia non è sinonimo di misandria

Paura degli uomini

Non dobbiamo confondere androfobia e misandria. Chi soffre di androfobia è desideroso di cure. Nel secondo caso, si tratta di un sentimento di odio verso l’uomo, sviluppatosi a seguito di diversi motivi.

La misandria nasce, nella maggior parte dei casi, in risposta alla misoginia (odio verso le donne) ed è un sentimento di lotta verso il maschilismo imperante nella società. Per poter affermare che si tratta di androfobia e non di misandria, bisogna che la persona soffra di una paura irrazionale e sproporzionata che destabilizza la sua vita quotidiana.

Il trattamento dell’androfobia è lo stesso di qualsiasi altra specifica fobia. Per trattare questo disturbo, si fa uso di una serie di tecniche psicologiche cognitivo-comportamentali in cui predomina l’esposizione in vivo. Se soffrite di questo disturbo, vi consigliamo di rivolgervi a uno psicologo specializzato in questo campo. Siamo certi che saprà aiutarvi.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • Capafons J. Tratamientos psicológicos eficaces para las fobias específicas. Psicothema [Internet]. 2001 [consultado el 12 agosto de 2022]; 13(3): 447-452. Disponible en: https://www.redalyc.org/pdf/727/72713310.pdf
  • Asociación Estadounidense de Psiquiatría  Manual diagnóstico y estadístico de los trastornos mentales (DSM-5). Quinta edición. Madrid: Editorial Médica Panamericana; 2014.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.