Antonio Gala, mago delle parole
Scrivere un articolo su Antonio Gala non è per niente facile, ma proveremo comunque ad avvicinarci alla vita e all’opera di questo mago delle parole. Un maestro dell’alchimia del linguaggio che è riuscito a trasmettere emozioni, paesaggi, storie, sapori e colori attraverso il linguaggio.
I libri di Antonio Gala fanno parte dell’identità culturale spagnola, ma non solo. Questo scrittore occupa un posto nei cuori di molte persone perché ha saputo illuminare meglio di chiunque altro il nostro presente nel corso della storia.
Antonio Gala ha un talento innato nel trasformare la quotidianità in poesia; sublime in alcuni casi, straziante in altri. Le storie, i personaggi, i giardini, i paesaggi e le città descritte da Gala sono così dettagliati che sembrano materializzarsi intorno a noi come se fossimo davvero lì. In questo articolo celebriamo il suo magnifico lavoro.
La biografia di Antonio Gala
Antonio Gala nasce nel 1930 a Brazatortas, un paesino spagnolo. Trascorre l’infanzia nella sua città natale per poi trasferirsi a Córdoba. Gala è stato uno scrittore e un lettore precoce: sin da bambino dimostra un certo talento per le lettere, in particolare, per l’arte della scrittura.
All’età di quindici anni inizia a studiare Giurisprudenza presso l’Università di Siviglia e si laurea anche in Lettere e Filosofia e in Scienze politiche presso l’Università di Madrid. Senza dubbio era un giovane animato da innumerevoli interessi e con una certa predisposizione per lo studio.
Al termine degli studi, Antonio Gala attraversa un periodo di ribellione, opponendosi ai desideri del padre, che sognava che il figlio diventasse Procuratore di Stato.
Ma Gala abbandona questa idea per unirsi alla vita monastica dei certosini. Nonostante questa iniziativa non vada bene, il suo carattere ribelle gli costa l’espulsione dall’ordine.
Una volta adulto, Gala vive in diverse città e paesi e inizia a concentrarsi sull’insegnamento della letteratura. Nel 1959 si stabilisce in Portogallo come professore di Filosofia e Storia dell’Arte, attività che combina con la produzione di poesie e intraprendendo al contempo una brillante carriera nel mondo del giornalismo e del teatro.
Poco dopo si trasferisce a Firenze, dove continua a scrivere poesie e a pubblicarle regolarmente. Sfortunatamente, un grave problema di salute lo coglie di sorpresa all’inizio degli anni Sessanta: Gala si trova in fin di vita. L
e conseguenze della malattia lo costringeranno a usare un bastone che, in qualche modo, diventerà una sorta di segno di identità.
“Vivi non secondo gli insegnamenti ricevuti, ma con le tue aspirazioni, con la tua intuizione più veemente.”
-Antonio Gala-
Successivamente si afferma come scrittore professionista con i suoi articoli settimanali per il quotidiano spagnolo El País. Nel 1990 pubblica il suo primo romanzo, intitolato Il manoscritto cremisi, che gli vale il prestigioso Premio Planeta.
La sua produzione letteraria è enorme e tocca quasi tutti i generi possibili: poesia, romanzo, saggio, giornalismo, teatro e sceneggiatura televisiva.
Le opere
Le opere di Antonio Gala sono ricche di grande lirismo. Nel suo lavoro negli anni ’50 spiccano diversi libri di poesia come Nemico intimo e Testamento andaluso.
In seguito, inizia il periodo della drammaturgia con I verdi campi dell’Eden, un’altra produzione pluripremiata che fa un uso magistrale della metafora.
Questo lavoro è seguito da molti altri dello stesso genere che mettono in scena la realtà spagnola di allora. Con un certo carattere moralizzante e critico e attraverso la metafora, Gala porta lo spettatore a comprendere il presente in cui ha vissuto.
“State zitti, amanti, e occupate il labbro con il bacio. Non pronunciate parole vane cercando il vostro cuore in un altro petto, ansimante e povero, già al limite dell’alba”.
-Antonio Gala-
Nel 1985 viene presentato in televisione per la prima volta Paesaggio con figure, una serie televisiva che ha fatto conoscere a milioni di spagnoli i personaggi storici attraverso cui si è forgiata l’identità culturale della penisola iberica.
Il programma ispirò molti autori, ancora giovanissimi, ad intraprendere la lettura delle biografie e lo studio della storia.
Già negli anni ’90, Antonio Gala si è dedicato alla narrativa con libri indimenticabili come Il manoscritto cremisi, La passione turca e La regola del tre, opera incentrata sull’erotismo femminile, trattato dal punto di vista poetico e con la più sublime sensibilità. Oltre a questi titoli, vale la pena di ricordare un’opera come I dintorni di Dio.
Il potere delle parole
La scienza cognitiva ci insegna che la lettura è un’esperienza molto più arricchente della semplice comunicazione delle parole. La lettura di Antonio Gala è una lettura avvolgente, complessa nelle emozioni e nei dettagli, che pone delle sfide al lettore e al mondo: ci racconta cosa vive nell’anima.
Il suo lavoro tratta argomenti come il potere della lotta, dell’amore, delle esperienze strazianti che arricchiscono la mente e lo spirito. Ci mostra quanto sia sottovalutata la sofferenza umana come mezzo di conoscenza. Il dolore delle battaglie personali quando devono ancora essere vinte.
La perplessità e il vuoto terrificante dei colpi bassi della vita, l’orgoglio delle cicatrici emotive quando sono già guarite, di una vita vissuta intensamente.
“Trovo scortese essere pienamente felice.”
-Antonio Gala-
La sua maestria nell’imbastire parole, la sua vita e le sue idee sono come semi magici che, oltre all’incredibile piacere che la loro lettura produce, lasciano un sedimento molto più profondo che germoglia in infiniti modi e per lungo tempo.