Autostima "gonfiata": avete qualcosa da nascondere?

Autostima "gonfiata": avete qualcosa da nascondere?

Ultimo aggiornamento: 22 settembre, 2015

La superbia non è grandezza, è gonfiore. Ciò che gonfia sembra grande, ma in verità è una malattia.

Sant’Agostino (vescovo e filosofo)

Qualche giorno fa ero in fila alla cassa del supermercato e il cliente che mi precedeva iniziò a raccontare alla cassiera, senza alcun motivo e senza conoscerla, la sua vita, i suoi successi, le sue qualità, la sua perfezione, del tipo “ho finito l’università col massimo dei voti”, “mia figlia sta facendo il dottorato”, “attualmente sono dirigente di un’importante azienda”.

La povera cassiera lo guardava e dava qualche cenno di assenso, cos’altro poteva fare? L’uomo continuava a parlare di sé in maniera esagerata, come se si aspettasse un riconoscimento oppure approvazione da parte della cassiera.

Quell’uomo ha attirato la mia attenzione tanto che ho pensato: “perché ha questa necessità di approvazione da parte di qualcuno che nemmeno conosce?”. Non ho dubitato che quell’uomo avesse davvero tutto nella vita e questo è meraviglioso, ma perché aveva bisogno di sottolineare ogni cosa in modo che tutti sapessero quanto fosse fortunato?

Anche se a priori potremmo pensare che quest’uomo abbia una forte e sana autostima perché sembra che egli stesso voglia mostrarcelo, in realtà non è proprio così, anzi, tutto il contrario.

Le persone con un’autostima alta e forte si sentono sicure di sé e questa sicurezza viene proprio da dentro e non dipende da ciò che succede all’esterno, cioè dai successi, dall’aspetto fisico, etc. Di certo questi fattori hanno un certo peso, ma non determinano l’autostima.

Di conseguenza, qualcuno che cerca continuamente approvazioni ed elogi da parte degli altri, sta dimostrando di non averne e forse non si piace abbastanza o non ama la sua vita, ma invece di riconoscerlo e darsi da fare per cambiare, lo nasconde, indossa una maschera e dice a tutti quanto è meravigliosa la sua vita e tutto quello che lo circonda. In questo modo, con un falso riconoscimento, si sente temporaneamente al sicuro… La possibilità di un rifiuto sarebbe terribile!

Il problema è che, anche se è facile ingannare gli altri mostrando loro una persona che non esiste, non è altrettanto facile ingannare se stessi.

L’autostima “gonfiata” ha origine nell’infanzia. Il bambino che non ha ricevuto da parte degli altri approvazione, ammirazione o amore nella giusta misura, percepirà la sua persona come un individuo che manca di valore, quindi svilupperà una bassa autostima.

Una volta che il bambino diventa adulto, si trova di fronte a due strade diverse: chiedere amore e approvazione agli altri, dimostrandosi sottomesso alle richieste, dipendente, incapace di dire di no a niente e carente di assertività per la paura del rifiuto; oppure esagerare la sua identità e la fiducia in se stesso, dimostrandosi vanitoso e narcisista per proteggersi dalla possibilità che qualcuno gli faccia del male o gli dica che ha fallito o sbagliato qualcosa.

In fondo, si tratta di persone che hanno tanta paura di un rifiuto e di fallire, così come di non ricevere approvazione e riconoscimento dagli altri. Il loro atteggiamento è come un camuffamento.

Dato che queste persone non sono in grado di riconoscere i loro errori, non sarebbero nemmeno in grado di riconoscere di avere un problema di autostima e che, se volessero, potrebbero ottenere aiuto. Per questo aiutarle è un compito difficile, in quanto il primo passo per cambiare è riconoscere che si sta sbagliando.

Il problema, quindi, si protrae negli anni perché, indossando una maschera, queste persone non si espongono mai ad un’opinione negativa da parte degli altri ed evitano che gli altri evidenzino un loro errore o non riconoscano i loro traguardi. Se qualcuno li criticasse, adotterebbero un atteggiamento ostile e aggressivo, tanto che nessuno oserebbe più dire nulla. In questo modo potrebbero preservare temporaneamente la loro autostima, ma nel profondo morirebbero di dolore. Non c’è nemmeno bisogno di dirlo: le relazioni di queste persone sono tossiche, tanto che gli altri tendono ad allontanarsi rafforzando la loro bassa autostima.

Sfortunatamente, la realtà, che lo vogliamo o no, è che ci sarà sempre qualcuno che ci rifiuterà, qualcuno a cui non andremo a genio, qualcuno a cui non faremo buona impressione. Prima iniziamo ad interiorizzare e ad accettare questa realtà, prima impareremo che l’amor proprio ha origine da noi e non dalle valutazioni degli altri che non possiamo controllare in nessun modo.

Di conseguenza:

Iniziate a riconoscere che siete umani e che avete il diritto di sbagliare e di commettere errori.

– Chiedete aiuto quando ne avete bisogno perché nessuno è competente al 100% in tutti i sensi.

Riconoscete che nessuno nasce sapendo già ogni cosa e che tutti abbiamo bisogno di pratica per imparare.

– Voi non siete i migliori. Ci sarà sempre qualcuno più bravo di voi. Se volete essere migliori, allora lavorate e lottate per i vostri obiettivi in maniera costruttiva, senza competere o sottovalutare gli altri.

Siete individui unici e irripetibili, valete solo per il fatto di esistere e per essere chi siete, non avete bisogno che gli altri ve lo ricordino ogni giorno che passa. Voi sapete già chi siete, iniziate a volervi più bene, ad essere più liberi e meno dipendenti dagli altri.

Non dovete dimostrare niente a nessuno. Non siete il centro dell’universo, le persone hanno le loro cose di cui occuparsi e a cui pensare. Coltivate la vostra interiorità, l’amore e il rispetto verso voi stessi. Se vi volete bene, mostrare sicurezza e umiltà, a quel punto gli altri inizieranno a loro volta ad ammirarvi e a volervi bene.


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