Avere atteggiamento, cosa significa?
Avere atteggiamento è un’espressione divenuta popolare, sopratutto quando si parla di una buona prestazione e buoni risultati. Anche se può sembrare che questa espressione abbia un significato chiaro, può non essere così per molte persone. In fondo, la parola “atteggiamento” ha un significato molto ampio.
Che cosa significa avere atteggiamento? Il dizionario definisce questo termine come “stato d’animo che si esprime in un certo modo”. Un altro significato è “approccio” e viene applicato sia a persone che ad animali.
Poche cose al mondo sono più potenti di una spinta positiva – un sorriso. Una parola di ottimismo e speranza, un “tu puoi farcela!” quando le cose si fanno difficili.
-Richard De Vos-
Dizionari più specializzati indicano che si tratta di una “disposizione nervosa e mentale”, che è il risultato di esperienze passate e che determina il modo in cui ogni persona risponde a ciascun avvenimento. Come vediamo, il significato di questo concetto non è molto chiaro. In più, non ci viene detto come coltivare questa disposizione. Approfondiamo per saperne di più.
Avere atteggiamento
Forse una delle definizione più esatte e precise è quella di Salomon Asch: “Gli atteggiamenti sono disposizioni durevoli formate da esperienze pregresse”. In questa definizione la parola chiave è disposizione o inclinazione.
Tale disposizione all’inizio è cognitiva, affettiva e comportamentale. Questo significa che implica aspetti razionali ed emotivi che si traducono in azioni. A questo bisognerebbe aggiungere che nella disposizione, o atteggiamento, influiscono anche elementi incoscienti. Questo può coincidere con i fattori coscienti o meno.
In sintesi, l’atteggiamento è la predisposizione che abbiamo verso le persone, le situazioni o le cose. In questo senso, tutti abbiamo uno o più atteggiamenti. Non è possibile vivere la vita senza avere atteggiamento. Quindi, perché si crede che si tratti di una virtù comune a pochi?
I vari tipi di atteggiamento
Esistono molti atteggiamenti e la stessa persona può presentarne diversi al contempo. È anche possibile che due diversi atteggiamenti coesistano di fronte a uno stesso oggetto o situazione.
Gli atteggiamenti possono essere classificati in vari gruppi. In termini affettivi, di azione, di motivazione, di relazione con gli altri e di valorizzazione di stimoli. Vediamo questa classificazione più nel dettaglio.
- In termini affettivi. Può essere positivo, negativo o neutro. Positivo se predominano emozioni di accettazione di fronte a qualcosa o a qualcuno. Negativo quando succede esattamente il contrario. Infine, neutro se non c’è predominio di nessun tipo di affezione.
- In termini di azione. Può essere proattivo o reattivo. Nel primo caso, predominano l’iniziativa e la tendenza ad agire autonomamente. Nel secondo, invece, la passività e il conformismo giocano da protagonisti.
- Associato alla motivazione. Si riferisce all’intenzione con la quale si agisce. Comprende un comportamento interessato quando c’è un obiettivo individuale da raggiungere o altruista, quando si cerca il bene collettivo.
- Di relazione con gli altri. Definisce il tipo di interazione che si stabilisce con gli altri. Può essere manipolatore, collaboratore, passivo, aggressivo, assertivo e permissivo.
- Di valorizzazione di stimoli. Riguarda il modo comune di rispondere agli stimoli, sia interni che esterni. Può essere razionale o emotivo se predomina la ragione o le emozioni.
Porsi la meta di avere atteggiamento
Costruiamo tutti atteggiamenti verso il mondo e noi stessi in base alle esperienze precedentemente vissute. Ovviamente, l’ideale è che siamo positivi, proattivi, altruisti, collaborativi e razionali. Questo cocktail, quasi perfetto, è quello che molti definiscono come avere atteggiamento.
In realtà, non è sempre possibile riunire tutti questi comportamenti lodevoli. Per di più, è molto difficile riuscire a mantenere questa eccellente disposizione in ogni situazione o sotto tutte le circostanze. Sarebbe quindi ragionevole averlo come un proposito e una meta da raggiungere, invece che un obbligo costante.
Detto questo, in cosa ci aiuta avere atteggiamento? Le varie attitudini che corrispondono a questa espressione ci permettono di avere una vita più scorrevole. Evitano l’insorgere di conflitti e ostacoli. Per di più, facilitano e arricchiscono le relazioni con gli altri e ci permettono di coltivare resilienza. Per questo è bene averli presenti.
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Naranjo, C. (1990). La vieja y novísima Gestalt: actitud y práctica de un experiencialismo ateórico. Cuatro Vientos.