Come affrontare i pettegolezzi?

Come affrontare i pettegolezzi?
Gema Sánchez Cuevas

Scritto e verificato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Quante volte vi hanno raccontato qualcosa su qualcuno che conoscete? Un sacco di volte. E quante volte avete parlato di qualcuno con un amico o un famigliare? Un sacco di volte. Tuttavia, se c’è qualcosa che distingue le due situazioni, è l’intenzione. Cosa fare di fronte a un pettegolezzo? Come bisogna comportarsi in caso di critica?

Le critiche, i rumor, i pettegolezzi sono una realtà piuttosto comune nella nostra vita quotidiana e, spesso, passano inosservati, non tanto per il contenuto, ma per il fatto di essere semplici “voci”. Ci sono diversi proverbi e modi dire su questi commenti, ad esempio:

  • Il pettegolo sente una leggera brezza e la trasforma in ciclone.
  • Se semini pettegolezzi, raccoglierai nemici.
  • Non tutti ripetono i pettegolezzi, certi li migliorano.

Non possiamo negare che a volte le critiche, i rumor, i pettegolezzi siano un fenomeno distruttivo, ma altre volte generano un interesse e una curiosità immediati. Ognuna di queste “voci” viene distorta con il tempo, passando di bocca in bocca, la maggior parte delle volte con conseguenze impensabili.

Cosa si può fare in queste situazioni?

Per spiegarvi come comportarvi di fronte ad un pettegolezzo, possiamo fare riferimento ad un dialogo che vede come protagonista Socrate, conosciuto come “Il triplo filtro” (qui riassunto). Un tale si avvicinò a Socrate per raccontargli qualcosa che riguardava uno dei suoi amici. Prima di ascoltarlo, Socrate decise di sottoporlo ad un piccolo esame, quello del triplo filtro. Il filosofo, infatti, decise di filtrare ciò che il conoscente gli avrebbe raccontato attraverso tre filtri diversi: il filtro della verità, il filtro della bontà e il filtro dell’utilità. Quindi, fece al conoscente tre domande collegate a ciascun filtro: “Sei assolutamente sicuro che quello che mi stai per raccontare è vero? (Filtro della verità)”, “Mi racconterai una cosa buona sul mio amico? (Filtro della bontà)”, “Quello che mi racconteri sul mio amico mi sarà utile?” (Filtro dell’utilità).

Dopo che il conoscente ammise di non essere sicuro che quello che gli avrebbe raccontato fosse la verità, che non era una cosa buona e nemmeno utile, Socrate concluse chiedendo: “Allora, perché raccontarmelo?”. In conclusione, questo triplo filtro è una strategia utile da applicare per affrontare un pettegolezzo o una critica. No solo quando ci riferiscono un pettegolezzo, ma anche quando siamo noi sul punto di raccontarlo. Avanti! “Il buon esempio è l’insegnante migliore” (Plinio il Giovane).

Immagine per gentile concessione di Omnia_mutantur.


I contenuti di La mente è Meravigliosa hanno uno scopo puramente informativo ed educativo. Non sostituiscono la diagnosi, la consulenza o il trattamento professionale. In caso di dubbi, è consigliabile consultare uno specialista di fiducia.