Come aiutare una persona depressa?

Come aiutare una persona depressa?

Ultimo aggiornamento: 14 luglio, 2015

Non esistono al mondo due persone che soffrano della stessa depressione.

Come i fiocchi di neve, ogni depressione è unica, manifesta una complessità impossibile da riprodurre.

Andrew Solomon

Un individuo depresso tende a sentirsi immerso in un ambiente di incomprensione; ha bisogno del suo circolo di persone più strette per superare lo stato in cui si trova, dato che il trattamento che riceve dagli altri può migliorare il suo processo di recupero.

Come si sente una persona depressa?

Vi siete mai chiesti come si sente un amico/familiare/conoscente che vi ha detto che soffre di depressione?

È molto importante capire come si sente una persona depressa, perché attraverso la comprensione si crea un vincolo intimo; ricordatevi che è molto più d’aiuto capire cosa sta accadendo a questa persona, piuttosto che tentare in tutti i modi di farla stare meglio.

Tutti quanti, chi più chi meno, hanno sperimentato molti dei sintomi collegati alla depressione: si sono sentiti tristi senza sapere perché, troppo demotivati per raggiungere i propri obiettivi, svogliati nel fare le attività che prima amavano, incapaci di trarre soddisfazione dal proprio lavoro, irritabili e incapaci di concentrarsi.

Una persona depressa soffre di tutti questi sintomi per un lasso di tempo prolungato e vive la vita con difficoltà; si sente intrappolata in un limbo dove è combattuta tra ciò che le piacerebbe fare e ciò che fa realmente. Inoltre, si sente impotente e frustrata sia a livello fisico che emotivo. Il sentimento più comune è quello di credere che al mondo non esista nessuno che possa comprendere la sua realtà e quanto le sta accadendo.

Come possiamo aiutare una persona depressa?

L’intenzione di voler aiutare una persona cara che soffre di depressione non è sufficiente: è necessario sapere cosa è opportuno fare e cosa no. L’appoggio sociale è molto importante per le persone affette da questa patologia, ma spesso questo tentativo di aiuto peggiora la situazione.

Qual è la prima cosa che facciamo quando vediamo una persona cara che soffre? In generale, cerchiamo di incoraggiarla e di farle vedere le cose nello stesso modo in cui noi le vediamo; questo è proprio uno dei comportamenti che si ripetono con maggior frequenza e che, invece, è da evitare.

L’intenzione è buona, vogliamo solo essere d’aiuto, ma se non lo facciamo in maniera adeguata, possiamo danneggiare la salute della persona in questione e peggiorare il suo malessere. È per questo che, se vogliamo davvero aiutare una persona depressa, è molto importante seguire alcune indicazioni su come agire e, soprattutto, essere consapevoli di quali comportamenti è meglio evitare.

aiuto depressione (2)

È fondamentale che la persona depressa si senta apprezzata. Può capitare di lasciarsi scappare rimproveri nei suoi confronti, perché la situazione è frustrante e richiede molto tatto e pazienza; invece, è opportuno far capire chiaramente alla persona depressa che la apprezzate e che la ritenete importante. Questo è basilare affinché il soggetto non si senta un peso.

Le parole di incoraggiamento possono peggiorare le condizioni della persona in depressione: spronare qualcuno che non ha voglia di fare nulla può risultare controproducente, perché può provocare senso di colpa per non riuscire a trovare l’energia e il coraggio che tanto vengono raccomandati.

Con le affermazioni: “Forza!”, “Dai, che non è niente, sicuramente adesso passa tutto!”, “Devi essere positivo!”, “So perfettamente come ti senti”, l’unica cosa che otterremo sarà far sentire più triste e frustrata la persona depressa. Attraverso tali messaggi, le trasmetteremo l’idea che è debole e colpevole per non voler uscire dalla sua situazione.

Bisogna accettare l’esistenza del problema, affrontarlo e dargli importanza: se si banalizza la questione e le si dà poco peso, la persona depressa si disorienterà ancora di più e non svilupperà l’atteggiamento necessario per rendersi conto della sua patologia e del fatto che ha bisogno d’aiuto. È dunque essenziale dare alla situazione l’importanza che merita, perché la depressione ha l’effetto di annullare la volontà dell’ammalato.

Spesso, concentrandoci troppo sulla persona malata, le diamo particolari attenzioni (come il tempo e la dedizione) che possono ridurre la sua intenzione di curarsi; è per questo che non bisogna pretendere di diventare il suo psicologo. Troppo di frequente si commette l’errore di credere di poter risolvere la situazione, ma questo è molto più complicato di quanto non sembri e richiede l’aiuto di un professionista.

Nella maggior parte dei casi, l’appoggio dei cari non è sufficiente per risolvere il problema, anche se è molto importante: l’aiuto di uno specialista è essenziale, sia per ricevere una diagnosi, che per stabilire un trattamento corrispondente alla malattia. Il professionista non aiuta solo la persona depressa, ma è anche utile per dare informazioni su come è meglio agire a coloro che circondano l’ammalato.

Far capire al soggetto in depressione che non è solo e che attorno a lui ci sono persone che lo sostengono in maniera incondizionata rappresenta per lui un forte sollievo: percepirà il vostro appoggio e si renderà conto che ci sarete quando ne avrà bisogno. Questo gli darà una maggior sicurezza per affrontare la vita, che vede piena di ostacoli insormontabili.

È sempre consigliabile consultare uno psicologo il prima possibile, per poter velocizzare il processo di guarigione e trovare una soluzione al malessere e alla sofferenza della persona depressa.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.