Come reagire ad una decisione sbagliata

Come reagire ad una decisione sbagliata

Ultimo aggiornamento: 13 luglio, 2015

Non c’è dubbio, siamo i peggiori giudici di noi stessi. Quando commettiamo un errore, possono passare anni prima di perdonarcelo.

Quando prendiamo una decisione sbagliata, le conseguenze risuoneranno nella nostra mente per molto tempo se non la lasciamo andare, se non ce ne liberiamo e soprattutto se non ci perdoniamo. Al contrario, le decisioni giuste sono quelle che dimentichiamo più in fretta.

Perché la mente umana funziona in questo modo? Forse perché la società ci ha abituati fin da piccoli al fatto che gli errori si pagano a caro prezzo o che una decisione giusta è ciò che ci si aspetta da noi.

Tuttavia, abbiamo modo di imparare anche dalle decisioni sbagliate. Proprio così. Innanzitutto, ci insegnano a non sbagliare di nuovo e a renderci conto delle conseguenze negative che abbiamo scatenato.

Prestate attenzione a questo breve racconto che semplifica bene quanto detto fino ad ora:

Un impiegato si reca all’ufficio del suo capo e gli chiede: “Com’è riuscito a raggiungere il successo?”.

Il capo gli risponde: “grazie alle decisioni giuste”.

Non soddisfatto della risposta, l’impiegato fa un’altra domanda: “Come è riuscito a prendere le decisioni giuste?”

“Grazie all’esperienza”, gli risponde il capo.

A rischio di sembrare un po’ insistente, l’impiegato chiede: “E com’è stato possibile acquisire questa esperienza?”

A quel punto il capo disse: “Grazie alle decisioni sbagliate”.

Cosa tenta di spiegarci questo racconto? Fondamentalmente, se non prendiamo decisioni sbagliate, è molto difficile riuscire a prendere quelle giuste.

Tutti facciamo degli errori o pensiamo che qualcosa è giusta quando in realtà non lo è. La differenza tra il saper approfittare decisioni sbagliate e il non saperlo fare è come le superiamo. Questo significa che possiamo scegliere di andare avanti e di ricordare cosa abbiamo sbagliato per non ripeterlo oppure lasciare che questo errore ci perseguiti per il resto della nostra vita e non ci permetta di andare avanti.

È importante ricordare che le decisioni sbagliate fanno parte del nostro apprendimento mentre percorriamo il sentiero dell’esistenza. Dipende da noi considerarle un insegnamento o un peso sulle spalle.

Una volta che abbiamo preso una decisione sbagliata, possiamo agire in diversi modi. Ad esempio, possiamo pentircene e cambiare, pentircene e non fare nulla per cambiare le cose, dimenticarci della questione, angosciarci, sbatterci in faccia il fatto di aver sbagliato, etc.

A questo punto, qual è la posizione migliore da adottare? Senza ombra di dubbio, quella del capo dell’impiegato della storia che vi abbiamo raccontato, ovvero sapere che grazie alle decisioni sbagliate si impara e si fa esperienza. Cosa che, indubbiamente, conduce al successo.

Sembra tutto molto semplice in teoria, ma per quanto riguarda la pratica? In primo luogo, è importante saper gestire le emozioni che di sicuro proveremo, dalla rabbia alla tristezza, passando per l’indifferenza e la depressione.

Restare tranquilli è molto importante. Rimproverarci tutto il tempo per aver agito male non ci aiuterà per niente. Al contrario, avere ben chiaro l’errore per non tornare a ripeterlo è la cosa più utile in momenti del genere.

Una cosa che si verifica con una certa frequenza quando si prende una decisione sbagliata è che le voci nella mente non tacciono nemmeno per un secondo, è impossibile concentrarsi su quello che si fa o dormire la notte. “Perché l’hai fatto?”, “Come hai potuto agire in questo modo?”, “Cosa sarebbe successo se…?”. Sono queste le domande che affollano la nostra mente di continuo.

Non bisogna lasciare che questa dialogo interiore si impossessi della nostra vita quotidiana e, soprattutto, delle successive decisioni che prenderemo.

Basta punirsi, non è possibile tornare indietro, anche se molte volte sembrerebbe l’unica soluzione. La cosa migliore da fare in questi momenti è individuare il modo per rimediare ai danni fatti e, soprattutto, per uscire vincenti dalla situazione.

In questo modo si raggiunge il terzo stadio o scalino nel cammino del perdono per le nostre decisioni sbagliate. È importante valutare la portata dei danni che abbiamo causato con il nostro errore. Per questo, è necessario mantenere la mente lucida il più a lungo possibile perché qualsiasi squilibrio emotivo potrebbe spingerci a prendere ulteriori decisioni sbagliate e a non valutare con certezza le conseguenze di quello che abbiamo fatto.

Infine, ma cosa più importante, bisogna imparare dagli errori. È fondamentale ricordare che  “una decisione è sbagliata solo se non facciamo nulla al riguardo e se non ci lascia alcun insegnamento”.


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