Se chi ci conosce davvero ci ama, perché avere paura?
Vi proponiamo un esperimento, l’ideale sarebbe registrare i risultati in percentuale. A volte la nostra mente è invasa da troppe contraddizioni, quindi, per vederci chiaro, sarà utile “localizzare” le informazioni importanti e capire cosa accade quando abbiamo paura del contatto sociale, sensazione che tutti prima o poi proviamo.
Ripercorrete i ricordi delle persone che sono passate nella vostra vita. Quelle che vi hanno fatto davvero male, quelle che semplicemente avete fatto fatica a sopportare, quelle che vi erano indifferenti o che vi intimorivano, quelle che vi hanno fatto stare bene e quelle che vi hanno regalato uno stato di euforia e appagamento.
Se per le ultime due categorie di persone la percentuale è significativa, allora riflettete un momento se il sentimento in questione era reciproco. Se sì, sono le persone che vi amano e vi rispettano come voi amate e rispettate loro. Ci sono molte più persone che aspettano che qualcuno come voi entri nelle loro vite e diventi un buon motivo per non lasciare che i “cattivi” annullino la voglia di conoscere gente nuova.
La cosa triste è che spesso bastano un paio di colpi bassi per trasformarci in persone che vivono a metà, con la sensazione di dover nascondere qualcosa perché ci è stato detto che non avete nulla di interessante da mostrare. Sappiate, però, che dove queste persone non hanno visto nulla, altri hanno visto una meravigliosa esperienza in un dato momento. Non è forse giunto il momento di cambiare prospettiva e di usare una bilancia che non sia tarata sulla paura?
Se vi giudicate, siate giusti con voi stessi
Chiedetevi se fate parte di quel gruppo di persone che vengono contattate anche all’alba, che ascoltano confidenze e segreti intimi o che vengono coinvolte per festeggiare un successo, chiedetevi se gli altri si interessano della vostra vita dopo molti anni…
Se desiderano vedervi, anche se per farlo dovrebbero cambiare programmi e tornare a casa tardi. Se le persone che fanno parte della vostra vita vi hanno fatto rispondere “sì”, allora siete già molto fortunati. Ora chiedetevi se siete in grado di risvegliare queste sensazioni negli altri. Perché avete tanta paura del contatto sociale? Perché non volete aprirvi?
Chi accumula ferite e si concentra solo su questo, difficilmente farà attenzione alle cose belle di cui abbiamo parlato. Se è il vostro caso (o di qualcuno che conoscete), vi invitiamo a cambiare prospettiva. Nel riflettere sulla vostra vita, vi chiediamo di considerare anche le persone che vi amano e vi rispettano. Pensate anche a cosa sarebbe successo se molte delle persone meravigliose che avete conosciuto avessero scelto di proteggersi per non essere ferite: difficilmente avreste goduto della loro compagnia.