Controllo della stimolazione nelle dipendenze
Il controllo della stimolazione nelle dipendenze è una delle tecniche fondamentali per raggiungere il difficile, ma possibile, obiettivo di abbandonare abitudini distruttive. Si dice che “morto il cane, finita la rabbia”; sebbene possa sembrare semplice, si tratta dell’obiettivo principale delle tecniche di controllo della stimolazione.
Queste tecniche sono volte a eliminare gli stimoli che possono innescare comportamenti di dipendenza. In questo articolo, ci concentreremo principalmente sulla loro utilità per contrastare le dipendenze, ma è bene sapere che il controllo della stimolazione può essere usato per qualsiasi abitudine distruttiva.
Questa tecnica può essere inquadrata all’interno delle tecniche delle terapie comportamentali e, in particolare, a quelle che si riferiscono all’autocontrollo. Implica un’azione diretta volta a eliminare, sostituire o modificare gli stimoli che possono condurre a un comportamento che s desidera sopprimere.
La tecnica, di per sé, è piuttosto semplice: bisogna apportare delle modifiche ai comportamenti precedenti per evitare di cadere in condotte indesiderate.
Come ottenere dei risultati
La semplicità di questa tecnica, tuttavia, non significa che sia facile ottenere dei risultati. Chiaramente, se il terapeuta e il paziente sono in grado di eseguirla correttamente, con empatia da una parte e impegno dall’altra, i risultati sono garantiti.
Da un lato, il terapeuta deve essere empatico con il paziente senza perdere il contatto con la realtà. Non tutti gli stimoli che vogliamo sopprimere o modificare sono facili da trattare e quindi bisognerà trovare delle alternative.
Dall’altro, il paziente deve essere molto motivato e convinto di voler cambiare la sua condizione. Secondo il modello transteorico del cambiamento di Prochaska e Di Clemente, se la persona è in una fase pre-contemplativa o contemplativa, sarà difficile eseguire il controllo della stimolazione. Il paziente deve aver preso una decisione chiara e impegnarsi a seguire le linee guida stabilite dal terapeuta.
I modi per eseguire il controllo della stimolazione
Esistono molti modi per eseguire il controllo della stimolazione. Dall’eliminazione diretta dello stimolo che produce una risposta fino ad apportare dei cambiamenti fisiologici all’interno del nostro organismo. In ogni caso, il terapeuta dovrà assicurarsi che il paziente sia in grado di eseguire il metodo scelto e che questo sia realizzabile.
Quest’ultimo punto dipenderà molto dal caso, dalle risorse del paziente, dal supporto sociale su cui può contare, dall’autocontrollo, dalla motivazione, ecc.
In questo senso, è molto più efficace lavorare sui primi anelli della catena comportamentale. Per esempio, se si soffre di dipendenza affettiva nei confronti di una persona e il fatto di cercarla dipende soprattutto dal consumo di alcol, è preferibile lavorare prima sulla dipendenza dall’alcol piuttosto che sulla dipendenza affettiva da quella persona.
Modi con cui si effettua il controllo della stimolazione
Alcuni modi con cui può essere effettuato il controllo della stimolazione sono:
- Eliminare gli stimoli precedenti. Si sceglie questa opzione quando la dipendenza porta a comportamenti molto gravi e la persona non gode di capacità di autocontrollo. Per esempio, sta cercando di smettere di fumare e ogni volta che beve un caffè avverte un forte bisogno di fumare. Sarebbe opportuno eliminare completamente il caffè, così facendo la persona migliorerà l’autocontrollo perché non assocerà la sigaretta a quella situazione.
- Diminuire gli stimoli precedenti. Questa forma di controllo della stimolazione si utilizza quando il paziente ha sufficiente autocontrollo e non è possibile eliminare radicalmente gli stimoli precedenti. Per esempio, quando la persona prova un forte impulso a comprare oggetti ogni volta che esce di casa. In questo caso la soluzione più realistica e praticabile è quella di chiedere al paziente di lasciare le carte di credito a casa e uscire con pochi contanti in tasca. Non sarebbe realistico imporgli di cancellare la carta di credito o uscire senza soldi.
Altri modi
- Ritardare il comportamento dipendente. Un altro modo molti efficace per contrastare un comportamento che crea dipendenza è impegnarsi a ritardarlo. Capita spesso di avere un forte impulso di andare in cucina, aprire il frigorifero e mangiare quel dolce al cioccolato che sembra chiamarci.
In questo caso, è utile prendere la decisione di non andare in cucina, almeno per i venti minuti successivi all’impulso. Inoltre, è importante fare qualcosa che ci impegni e ci distragga. Se questo compromesso viene rispettato, è altamente probabile che la voglia incontrollabile di dolce diminuirà di intensità.
- Apportare delle modifiche a livello fisiologico. Un buon modo per evitare di cadere nella trappola della dipendenza consiste nell’apportare dei cambiamenti fisiologici. Nei gravi casi di alcolismo, per esempio, si possono assumere farmaci come il Disulfiram (conosciuto anche in alcune nazioni come Antabuse).
L’azione di questo farmaco nel paziente alcolizzato consiste nella soppressione dell’enzima responsabile dell’assorbimento dell’alcol (aldeide deidrogenasi). Quando il paziente assumerà dell’alcol, avrà una reazione a questa sostanza estremamente spiacevole: vomito, tachicardia, sudorazione, ecc.
A parte questo caso estremo di controllo della stimolazione, un altro esempio di cambiamenti fisiologici che possono controllare il nostro comportamento è quello di fare la spesa dopo aver mangiato. Se non si ha fame, è meno probabile comprare cibi ipercalorici o, in generale, cibo in eccesso.
Controllo della stimolazione nelle dipendenze: conclusioni
Se eseguita correttamente, il controllo della stimolazione è una tecnica molto efficace. Tuttavia, è difficile che solo con essa si possa abbandonare totalmente la dipendenza. Il controllo della stimolazione, pertanto, deve essere associato ad altre tecniche e terapie per massimizzarne gli effetti.
Alcune tecniche e terapie a cui può essere associato sono quelle cognitivo comportamentali. Queste terapie sono pensate per cambiare e modificare le convinzioni errate che il paziente potrebbe avere sul suo problema. Inoltre, si possono adottare altre tecniche come il rilassamento e la mindfulness per affrontare meglio la sindrome da astinenza.
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Labrador, F.J (2008). Técnicas de modificación de conducta. Editorial Pirámide