Delegare i compiti riduce lo stress
Veniamo incoraggiati a vincere, a essere i migliori, ad adempiere a molte responsabilità, ecc. Alcune persone prendono questi suggerimenti come obblighi e li interiorizzano, rendendo inavvertitamente schiave le loro vite e rendendo la loro esistenza una corsa dietro il tempo. In questo caso e in altri in cui la persona è sottoposta a grande stress, poter delegare compiti o responsabilità solitamente aiuta.
Alcune persone, tuttavia, hanno la possibilità di condividere un compito, ma non riconoscono questa possibilità o vi si oppongono. Si tratta in genere di individui che danno estrema importanza a quanto considerato socialmente corretto.
Spesso si dicono fermamente che “devono” occuparsi di qualcosa. Anche le situazioni di svago diventano un obbligo. Non sorprende che questo voler fare tutto sia un fattore che aumenta lo stress. Ma come si manifesta nella pratica? Quali sono i punti più importanti da modificare?
Chi ha difficoltà a delegare e a fidarsi delle capacità altrui di risolvere i problemi tende anche a proteggere eccessivamente i propri familiari.
Alla luce di ciò, svolgono molti compiti che non sono di loro competenza e raramente chiedono aiuto a meno che non sia assolutamente necessario.
Questi soggetti tendono a controllare e vogliono essere informati di ogni problema. Sono specialisti nel trovare scuse, apparentemente ragionevoli, per non delegare.
Stress, stanchezza e svago
Sebbene provochi loro gratificazione, occuparsi di tutto è estenuante e stressante. Impedisce loro di godere anche dei piaceri semplici e quotidiani, ma anche delle relazioni con gli altri.
La difficoltà a concentrarsi sugli aspetti positivi diventa visibile nelle situazioni sociali, in cui emergono le critiche su tutto ciò che non va.
Interpretare ruoli diversi in contesti diversi non è affatto strano. Dobbiamo crescere professionalmente, occuparci di genitori, figli, partner, amici, senza perdere la gioia e la voglia di creare strada facendo. Ma con pazienza e dedizione, possiamo gestire meglio lo stress e trasformare gradualmente la richiesta interna.
Alcuni punti generali e importanti per il cambiamento
- Ricordiamo che l’autostima non dipende dal percepirci o dall’essere percepiti come esseri perfetti.
- Possiamo fermarci ad analizzare le ragioni che ci diamo per assumerci i compiti degli altri, ancora meglio se invitiamo gli altri a pensare con noi. Siamo dominati dalle paure?
- Fidarsi della volontà e delle capacità altrui.
- Osservare gli ambiti aree in cui le persone intorno a noi mostrano prestazioni migliori. Tutti abbiamo i nostri punti di forza, riconoscerli rafforza i legami.
- Delegare secondo le possibilità e l’età di ogni persona. Tutti possono contribuire.
- Lavorare in squadra in diverse aree significa coordinamento e interazione, non coinvolgere parti esterne.
- Stimolare una corretta comunicazione di gruppo, in modo che tutti possano sentirsi a proprio agio nell’esprimersi.
- Definire bene ogni compito, così come i motivi per farlo.
- Collaborare.
Delegare non vuol dire dimenticare
È importante capire che delegare non significa trascurare qualcosa, ma dare spazio agli altri, così che tutti possano imparare dall’esperienza.
Permette anche di pensare in modo più strategico, mentre combattiamo lo stress. Cercare di controllare tutto non è garanzia di efficacia.
Accettare che anche sforzandosi di dare il meglio, la vita richiede di assumere diverse possibilità, avvantaggia la capacità di adattamento e avvicina alla risposta alla nostra domanda iniziale “perché delegare compiti riduce lo stress”?