Dipendenza da sostanze: tolleranza e astinenza

Dipendenza da sostanze: tolleranza e astinenza
Alejandro Sanfeliciano

Scritto e verificato lo psicologo Alejandro Sanfeliciano.

Ultimo aggiornamento: 05 gennaio, 2023

Tutti noi avremo sentito parlare della dipendenza da sostanze, della tolleranza e della sindrome di astinenza. Ma cosa significano esattamente questi termini?

In termini generici, il disturbo da dipendenza si applica a tutte quelle sostanze che, una volta introdotte nell’organismo, condizionano o alternano lo stato d’animo e la condotta dell’individuo. Fra queste possiamo trovare le droghe legali, come l’alcol o il tabacco, oppure sostanze illegali, come la cannabis, la cocaina, l’LSD, ecc.

Al giorno d’oggi disponiamo di dati sconcertanti sulla prevalenza del consumo di sostanze psicoattive. Dai 15 anni in su, il 91% della popolazione ha consumato alcol e il 64% tabacco. È ancora più preoccupante se osserviamo il consumo delle sostanze fra i 14 e i 18 anni: un 66% ha consumato alcol nell’ultimo mese e un 37% tabacco.

Alcuni aspetti chiave per comprendere perché si verifica la dipendenza da sostanze sono i processi di tolleranza e astinenza. Sono strettamente vincolati fra loro, poiché risultano dalla risposta compensatoria del corpo. Prima, però, dobbiamo comprendere cosa accade al cervello quando consumiamo droga.

Donna triste succube della droga

Consumo di sostanze e sistema di ricompensa

La maggioranza delle sostanze psicoattive è altamente relazionata al sistema di ricompensa del cervello e alla dopamina. La dopamina è un neurotrasmettitore che viene secreto quando compiamo delle condotte desiderabili e ha la funzione di rinforzarle per ripeterle in futuro. Fondamentalmente, la dopamina è il “premio” che ci dà il corpo sotto forma di piacere per aver fatto qualcosa che reputa positivo.

Le droghe provocano o persino arrivano a simulare la produzione di dopamina nel nostro sistema di ricompensa. Alcune di esse, come l’alcol, lo fanno mediante meccanismi indiretti, mentre altre, come le anfetamine, hanno una composizione chimica simile e si comportano come la dopamina.

Questa falsa produzione attiva il nostro sistema di ricompensa. Un insieme di meccanismi che permettono di associare certe situazioni a una sensazione di piacere. In questo modo, il cervello ritiene che il consumo sia vantaggioso per il corpo, nonostante in realtà sia dannoso.

Queste grandi scariche di  “dopamina falsa” provocano anche un forte squilibrio nell’omeostasi dell’individuo. Tutto ciò porta il corpo ad attivare i suoi meccanismi regolatori per regolare questo sfasamento, essendo quest’ultimo la causa della tolleranza e della sindrome d’astinenza, processi che spieghiamo a seguire.

La tolleranza e la sindrome di astinenza nella dipendenza da sostanze

I meccanismi regolatori del corpo, per evitare che si verifichi uno squilibrio interno, regolano la chimica cerebrale. Il consumo di sostanze è un esempio proprio di questo. Vediamo in cosa consiste.

Immaginate che ogni sabato sera usciate a far festa e prendiate qualche bicchiere di una qualsiasi bevanda alcolica. Dato che l’alcol è una droga che simula le endorfine, il vostro sistema oppioide endogeno sarà iperattivo e secernerà dopamina e produrrà una sensazione gratificante. Se ripetete questa condotta, il vostro corpo la imparerà e genererà una risposta compensatoria.

È in questo momento che entra in gioco la tolleranza delle droghe. Il prossimo sabato che uscirete, il vostro cervello saprà già in partenza che consumerete dell’alcol e questo provocherà uno squilibrio, abbasserà i livelli basali di endorfine. Questo farà deprimere il vostro sistema oppioide endogeno, ma dopo aver bevuto l’alcol tornerà alla normalità. La vostra sensazione soggettiva sarà che l’alcol non vi provoca nessun effetto e che dobbiate bere di più per compensare l’abbassamento compensatorio dovuto alla tolleranza.

Cosa accade se all’improvviso smettete di bere? Cosa accade a questa risposta compensatoria? Nonostante abbiate diminuito o eliminato del tutto il consumo, la risposta compensatoria continua a verificarsi. Se riprendiamo l’esempio di prima, dunque, quando uscite un sabato senza intenzione di bere dell’alcol, il cervello penserà di sì, poiché è ciò che ha appreso. Il vostro livello di endorfine cadrà precipitosamente e, non vedendosi compensato dall’ingestione di alcol, vi causerà un’ansia eccessiva. Questo processo è noto come sindrome da astinenza.

Uomo ansioso che fuma

Conclusione

La tolleranza e la sindrome da astinenza sono sintomi inequivocabili di un disturbo da dipendenza di sostanze. Se inizia a comparire la tolleranza, vi sarà anche l’astinenza quando si smette di consumare quella determinata sostanza da cui si è dipendenti. Inoltre, la comparsa della sindrome da astinenza è solita spingere la persona a consumare la sostanza per ridurre l’ansia provocata dall’interruzione dell’assunzione. Occorre tenere in considerazione questi meccanismi biologici per comprendere i processi di dipendenza da sostanze.

Il disturbo da dipendenza di sostanze è un problema di salute mondiale. È necessario essere consci della moltitudine di problemi sociali, lavorativi, personali e di salute che causa. Inoltre, se vogliamo migliorare la qualità della vita delle persone, è fondamentale portare alla luce i meccanismi di azione delle droghe per rendere la popolazione consapevole dei rischi che comporta il loro consumo.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.