Dipendenza dal lavoro, cosa fare?
Avere una dipendenza dal lavoro, fenomeno conosciuto anche con il termine workaholism, è tipica di alcune persone e inizialmente può sembrare un vantaggio in quanto producono e lavorano di più. In realtà, tuttavia, ha conseguenze piuttosto gravi sulla vita personale dell’individuo.
Come indicato in vari studi e articoli pubblicati al riguardo, chi sviluppa una dipendenza dal lavoro vive con l’obiettivo di portare a termine le sue responsabilità lavorative in maniera compulsiva. Per questo motivo, è incapace di mantenere un equilibrio tra la vita personale e quella lavorativa.
Cosa porta una persona a sviluppare una dipendenza dal lavoro?
Essere dipendente dal lavoro non è visto in maniera negativa dalla società. Lavorare e sacrificarsi usando come scusa la ricerca di migliori possibilità per la famiglia è in genere approvato dalla società.
È un problema, però, in quanto la dipendenza non fa altro che essere alimentata. “Lo faccio per voi” diventa una delle frasi più ripetute. Non importano le malattie, le vacanze o l’orario di lavoro. Chi dipende dal lavoro resta oltre l’orario, va a lavorare anche se sta male e, se può, rinuncia alle ferie.
Per tutto questo, molto spesso chi sviluppa una dipendenza dal lavoro lavora in proprio, così da poter lavorare tutte le ore che si desidera senza staccare mai. Si dimenticano del tutto della loro vita sociale e familiare, le loro relazioni si raffreddano perché il lavoro diventa tutto per loro.
“Divenni dipendente dal lavoro al punto da mettere in pericolo la mia salute.”
-Tab Hunter-
Consigli per chi dipende dal lavoro
Avere una dipendenza dal lavoro implica delle conseguenze per la salute. Per questo è che l’azienda metta in atto una serie di misure per poter rilevare quando un lavoratore passa troppo tempo sul posto di lavoro facendo ore extra che non gli spettano.
Assistenza e psicoterapia
Il primo consiglio per chi dipende dal lavoro è cercare assistenza e iniziare un trattamento psicoterapeutico. Come esposto nell’articolo Adicción al trabajo (workaholism). Patología psicosocial del siglo XXI (ovvero Dipendenza dal lavoro- workaholism. Patologia psicosociale del XXI secolo), è positivo scommettere su una terapia cognitivo-comportamentale che stimoli cambiamenti nella vita quotidiana del soggetto. Allo stesso modo, è importante che la persona svolga le seguenti azioni:
- Partecipare a laboratori in cui possa lavorare sulle sue competenze emotive.
- Imparare tecniche per la gestione dello stress derivato dal lavoro.
- Inserirsi in gruppi di supporto con colleghi che si trovano nella stessa situazione.
- Comprendere il motivo per cui cerca rifugio nel lavoro.
Terapie familiari
È necessario che la famiglia si impegni e assista alle terapie insieme alla persona dipendente, così che possa evolversi e migliorare. La dipendenza genera infatti dinamiche poco sane all’interno del nucleo familiare, dove sono frequenti le discussioni.
Le incomprensioni nel contesto in cui vive possono portare l’individuo a cercare ancora di più rifugio nel suo lavoro, in modo tale da scappare dai problemi che non sa gestire a casa. Per questo sono indispensabili le terapie familiari.
Una delle lezioni più coraggiose che deve imparare la persona dipendente dal lavoro è quella di dire “no”.
Il ruolo delle aziende per combattere la dipendenza dal lavoro
Sebbene il dipendente debba realizzare un lavoro personale tramite la psicoterapia e le terapie familiari, anche le aziende devono mettere in atto un protocollo di azione nel momento in cui individuano che un lavoratore sta facendo più ore di quelle stipulate da contratto e sta sforando i suoi compiti.
Tra le strategie per limitare gli eccessi di lavoro troviamo riassegnare i ruoli, rendere flessibile l’orario, imporre delle pause obbligatorie e promuovere il lavoro di gruppo. Così non viene premiato chi lavora di più.
Credete di avere una dipendenza dal lavoro? Non avete tempo per la vostra famiglia e i vostri amici? Se la risposta a queste due domande è “sì”, vi consigliamo di cercare aiuto. Esistono vari modi per ritrovare l’equilibrio quando si dipende dal lavoro.
Forse il vostro lavoro si è tramutato in un rifugio perché avete paura di restare senza soldi o magari è un modo per fuggire dalle discussioni e dai problemi a casa. Qualunque sia il caso, c’è una soluzione. Tutte le dipendenze sono negative e per eliminarle, è necessario risolvere il problema alla base.
Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.
- del Líbano Miralles, M., Soria, M. S., Schaufeli, W. B., & Gumbau, S. L. (2006). Adicción al trabajo: concepto y evaluación (I). Gestión práctica de riesgos laborales: Integración y desarrollo de la gestión de la prevención, (27), 24-30.
- Quiceno, J., & Vinaccia Alpi, S. (2007). LA ADICCION AL TRABAJO “WORKAHOLISM”. Revista Argentina de Clínica Psicológica, XVI (2), 135-142.
- Schaufeli, W. B., Soria, M. S., Gumbau, S. L., & del Líbano Miralles, M. (2006). Adicción al trabajo: acciones preventivas (II). Gestión práctica de riesgos laborales: Integración y desarrollo de la gestión de la prevención, (28), 18-24.