I disturbi sessuali più frequenti?
La sessualità è tridimensionale: è composta da una dimensione biologica, una psicofisiologica e una socio-culturale. La soddisfazione o l’insoddisfazione che deriva dall’atto sessuale, dunque, è determinata da un grande numero di fattori, come l’ansia, l’immaginazione o la mancanza di sicurezza. Sono questi che danno forma alle diverse disfunzioni, ormai conosciute, che condizionano la vita sessuale delle persone. Quali sono i disturbi sessuali più frequenti?
Fattori che favoriscono i disturbi sessuali
L’atto sessuale non è una pratica isolata dal contesto. Su esso influiscono una grande quantità di elementi biopsicosociali. Dalle aspettative e dalle esperienze vissute, passando per la predisposizione genetica, anatomica e ormonale. Così, fino a un’infinità di aspetti culturali, educativi, etici e religiosi.
L’efficacia della stimolazione sessuale, dunque, è determinata da fattori sensoriali oppure organici, psicologici , emotivi, motivazionali e cognitivi. Per questo motivo, sono estremamente importanti l’adeguatezza di tutti gli organi e sistemi sensoriali, l’interazione fra i partecipanti o la capacita di concentrarsi sul momento.
Influisce anche lo stato emotivo e motivazionale. Se siamo stanchi e soffriamo d’ansia, è frequente che la nostra libido diminuisca. Allo stesso modo, anche la stanchezza o gli aspetti cognitivi, così come le fantasie sessuali, determinano la soddisfazione a seguito di tale stimolazione.
Disfunzioni e deviazioni sessuali
Nonostante siano entrambi dei disturbi del comportamento sessuale, è necessario distinguerli:
- Le deviazioni sono risposte sessuali appropriate in presenza di stimoli sessuali inappropriati. Per esempio: feticismo, masochismo, travestitismo o zoofilia.
- Le disfunzioni sessuali sono alterazioni della risposta in presenza di stimoli sessuali appropriati. È possibile differenziarle a seconda del livello di desiderio sessuale, di eccitazione o della sperimentazione dell’orgasmo. Ne parliamo a seguire.
Disturbi sessuali negli uomini
Disfunzione erettile
È uno dei più frequenti. Si verifica quando l’uomo non riesce a raggiungere o mantenere l’erezione, né di portare a termine un rapporto sessuale. È conosciuta anche come impotenza e generalmente non condiziona la pulsione sessuale.
Si stima che fra il 20% e il 30% dei casi l’origine sia psicologica. Ad esempio, un’educazione morale molto rigida, un’informazione sessuale inadeguata o precedenti esperienze traumatiche che non sono state elaborate in modo adeguato. Inoltre, alcuni medicinali possono causare disfunzione erettile come effetto collaterale. Malattie come il diabete e l’ipertensione, problemi cardiaci o ormonali, così come il tabacco o l’alcol contribuiscono alla sua comparsa.
Eiaculazione precoce o ritardata
L’eiaculazione precoce consiste nell’incapacità di poter controllare l’espulsione dello sperma nel grado desiderato. Nonostante spesso la si associ alla fine del rapporto sessuale, non è detto che esso debba concludersi con l’eiaculazione. Da parte sua, l’eiaculazione ritardata è il ritardo o l’assenza della stessa divenendo un problema se si verifica con troppa frequenza.
L’origine di entrambi questi disturbi sessuali di solito è legata a fattori psicologici. Per questo motivo, l’intervento è generalmente rivolto al controllo dell’eccitazione tramite gli stimoli che la producono oppure allenando determinate risorse mentali che la inibiscano in una certa misura. Due dei protocolli più impiegati in questo senso sono quello “stop-start” e la tecnica della “compressione”.
Disturbi sessuali nelle donne
Vaginismo
Si riferisce alla difficoltà di realizzare il coito a causa della contrazione involontaria dei muscoli del terzo inferiore della vagina. In altre parole, si producono degli spasmi in questi muscoli che chiudono la vagina e impediscono che si porti a termine la penetrazione. Esistono due tipi di vaginismo: il vaginismo primario (la donna non è mai stata capace di intrattenere rapporti sessuali senza provare dolore) e il vaginismo secondario (la donna è stata capace di intrattenere rapporti sessuali senza dolore prima della comparsa del vaginismo).
Risponde a fattori fisici, psicologici o a entrambi. Inoltre, è uno dei disturbi sessuali che di solito non peggiora se non viene trattato . Si aggrava solo se la donna continua a perseguire la penetrazione, nonostante il dolore; in questi casi la donna “impara” ad aumentare la contrazione involontaria per evitare la penetrazione e con essa il dolore.
Anorgasmia
Ci riferiamo all’incapacità di raggiungere l’orgasmo. Le persone con questo problema non riescono a raggiungere il punto culminante del rapporto sessuale.
È uno dei disturbi sessuali più comuni in entrambi i generi, nonostante interessi soprattutto le donne per via della loro morfologia, data la maggiore quantità di strutture nervose e muscolari. Negli uomini è più difficile da rilevare perché si è soliti concludere che, se eiacula, l’ orgasmo è stato raggiunto.
Alcuni uomini, però, soprattutto preadolescenti, affermano di avere degli orgasmi senza l’eiaculazione;, altri uomini sperimentano la sensazione orgasmica alcuni secondi dopo aver eiaculato, vi è chi percepisce orgasmi molteplici appena prima dell’eiaculazione definitiva e, infine, chi eiacula in modo anedonico o anestesico senza provare l’orgasmo.
L’anorgasmia è di solito la conseguenza di disturbi psicologici, come un trauma sessuale, depressione, ansia, paure o false credenze riguardo al sesso e alla sessualità. È curabile e solo il 5% dei casi non ha soluzione.
Dispareunia o coitalgia
È il coito doloroso o fastidioso prima, dopo o durante l’unione sessuale. Interessa sia uomini che donne, ma la sua prevalenza è maggiore in quest’ultime. È caratterizzato da un fastidio genitale associato alla penetrazione. Negli uomini questo dolore si verifica durante l’eiaculazione. Una causa molto probabile di questa sintomatologia è l’infezione delle vie urinarie.
Nelle donne, la dispareunia può essere associata al vaginismo e causa bruciore, contrazioni, fitte e dolori lancinanti. Se non si verifica all’inizio dell’atto sessuale, bensì dopo la fase clou, può dipendere da una scarsa lubrificazione. Le cause sono soprattutto di tipo organico che psicologico.
Inappetenza sessuale
Questa disfunzione condiziona entrambi i sessi allo stesso modo. Nel caso delle donne, la sua causa può essere ormonale a causa di un basso livello di estrogeni, frutto, fra le altre possibili origini, della menopausa. L’inappetenza sessuale è comune anche in gravidanza o durante l’allattamento. Nel caso degli uomini, il 70% dei casi è dovuto a un deficit di testosterone. L’altro 30% risponde a cause relazionate con lo stress o con problemi di coppia.
D’altra parte, la perdita del desiderio può essere classifica in:
- Primaria-Secondaria: la primaria allude alla mancanza di desiderio sessuale sperimentata da chi non l’ha mai provato primo o a livelli molto bassi. La secondaria riguarda le persone che in passato provavano desiderio sessuale, che ha subito un drastico calo fino a condizionare in modo negativo la loro vita sessuale.
- Generalizzata-Situazionale: da una parte, possiamo parlare di una inappetenza sessuale generalizzata quando la persona ha perso il desiderio in riferimento a tutte le situazioni e a tutte le persone. Al contrario, si parla di una perdita di desiderio situazionale o circostanziale quando è ridotto solo in determinate situazioni o con determinate persone.
Riassumendo, potremmo dire che l’atto sessuale è un comportamento che risponde a meccanismi ben più complessi di quanto si è soliti considerare. La stimolazione sessuale è suscettibile a una moltitudine di fattori. Per questo motivo, sono fondamentali gli aspetti che ruotano attorno alla sessualità, come la comunicazione, senso di sicurezza o l’intimità.