Donne alfa: talento e motivazione che si fanno strada
Le donne alfa si trovano ormai ovunque. Hanno talento, sono sicure di sé, sono assertive e sanno bene quali sono i loro obiettivi. Ma non solo, sono dotate da una leadership empatica e una coesione sociale più vicina e intuitiva rispetto a quella dei classici uomini alfa. Al giorno d’oggi, la donna sta conquistando sempre di più gli scenari pubblici.
Molto probabilmente molti dei nostri lettori si porranno la seguente domanda: ma esiste davvero la “donna alfa”? Sappiamo bene che oggi sono molto diffuse queste etichette, di conseguenza lo scetticismo è più che comprensibile. Occorre dire che i termini “alfa” e “beta” vengono impiegati prima di tutto in etologia per descrivere il sistema sociale di un gruppo di animali.
Era il 2006 quando, con la pubblicazione del libro “Alpha Girls: Understanding the New American Girl and How She is Changing the World” (Ragazze alfa: comprendere la nuova ragazza americana e come sta cambiando il mondo), comparve per la prima volta questa idea, questa etichetta che veniva trasferita dal mondo dell’etologia alla psicologia. Fu il dottor Dan Kindlon, psicologo clinico, docente e ricercatore del dipartimento di psichiatria dell’Università di Harvard, che reputò necessario pubblicare un lavoro sull’interessante cambiamento sociale che stava sperimentando la donna nella società.