Donne psicopatiche: come si comportano?

Sebbene ci siano meno donne rispetto agli uomini con disturbo psicopatico di personalità, sono comunque presenti. Più sibilline e manipolatrici, in alcuni casi possono anche commettere atti violenti.
Donne psicopatiche: come si comportano?
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 15 novembre, 2021

Ted Bundy, Charles Manson, Hannibal Lecter… Quando diciamo la parola “psicopatico” ci vengono quasi sempre in mente nomi maschili, ma ci sono anche donne psicopatiche? Gli studi e la stessa storia della criminologia ci dicono di sì, ma il loro comportamento è ben diverso da quello che il mondo del cinema o della letteratura ci hanno mostrato.

Se analizziamo la situazione delle carceri maschili e femminili, scopriremo che la popolazione carceraria maschile è molto più numerosa rispetto a quella femminile. Tra i detenuti maschi, buona parte di coloro che hanno commesso atti violenti ha alle spalle una storia clinica lunga e complessa, in cui spesso compare un disturbo psicopatico della personalità.

Lo studio condotto presso il Dipartimento di Psichiatria Forense dell’Università di Tromsø (Norvegia), ci dicono che il 30% dei detenuti maschi risponde ad un profilo clinico psicopatico. Nel caso delle donne, si stima che la percentuale raggiunga il 17%. Questi dati ci danno già un indizio sul fatto che la psicopatia appare in misura minore tra le donne.

Ma c’è un altro dato da considerare, che, senza dubbio, è importante. Non tutti gli psicopatici commettono atti violenti, non tutti uccidono o mettono in atto comportamenti per i quali vengono legalmente perseguiti.

Questo disturbo colpisce l’1% della popolazione e la maggior parte di loro si muove normalmente tra di noi. Possono essere il nostro medico, il nostro veterinario, il nostro avvocato, il nostro migliore amico o il nostro partner. Identificare la psicopatia femminile, con le sue sfumature uniche, può essere interessante oltre che utile.

Donna che guarda l'orizzonte.


Tratti di personalità delle donne psicopatiche

Caroline Logan, psicologa forense presso l’Università di Manchester (Regno Unito) ha condotto uno studio interessante che descrive le caratteristiche e i comportamenti delle donne psicopatiche. Lo scopo è quello di sfatare molti miti e chiarire alcuni dubbi e idee sbagliate sull’argomento.

Spesso le donne psicopatiche vengono identificate con la classica femme fatale. Allo stesso modo, personaggi di fantasia come Annie Wilkies, dal libro di Stephen King Misery, hanno contribuito a disegnare nella nostra mente la classica donna brutale e vendicativa.

Tuttavia, una cosa che ci fa notare la dottoressa Logan è che il comportamento delle donne psicopatiche ha soprattutto un grave impatto a livello familiare e con le persone a loro più vicine, non tanto con gli estranei. Vediamo quindi quali sono le dimensioni più classiche che le definiscono.

Un narcisismo più discreto e sibillino

Il narcisismo è una delle caratteristiche distintive del disturbo psicopatico di personalità. Nel caso degli uomini, è comune per loro esprimere apertamente il loro sentimento di superiorità: non esitano a vantarsi delle loro conquiste, imprese e virtù e a umiliare gli altri.

Da parte loro, le donne psicopatiche agiscono in modo più nascosto. Raramente lodano o si vantano apertamente. Quello che fanno spesso è lodare gli altri, rafforzare l’autostima degli altri per controllare chi li circonda.

Si percepiscono come superiori a chiunque, ma capiscono che se trattano il loro partner, amici o colleghi di lavoro in modo positivo e premuroso, possono guadagnarsi la loro fiducia e mettersi in una posizione molto favorevole per manipolarli a piacimento.

Un tipo di aggressività più aspro, silenzioso e distruttivo

Se lo psicopatico maschio ricorre alla violenza, ciò avverrà per norma comportamentale. Ad esempio, è comune durante l’infanzia che iniziano a manifestare il loro comportamento psicopatico torturando o attaccando gli animali. Man mano che invecchiano, quella violenza può passare a scatenarsi verso le persone.

Nel caso delle donne psicopatiche, il problema funziona in altri modi. L’aggressività non è comportamentale, è psicologica. Ad esempio, sono brave ad interpretare le emozioni e le debolezze.

Sono molto brave nell’arte della manipolazione, del ricatto, del controllo, dell’umiliazione… Possono logorare psicologicamente le loro vittime in un modo devastante.

Donna che soffre di allucinazioni.

Disturbi emotivi e problemi nelle relazioni affettive

Lo studio svolto presso il Center for Criminological and Psychosocial Research dell’Università di Örebro, in Svezia, indicano che le donne psicopatiche tendono anche a soffrire maggiormente di disturbi emotivi rispetto agli psicopatici maschi.

Mostrano, in media, una regolazione emotiva inferiore. Soffrono maggiore ansia, stress, depressione… Gran parte di quell’emotività ha un impatto a livello relazionale. È comune, ad esempio, che le loro relazioni affettive siano violente e anche traumatiche.

Inoltre, qualcosa che ha reso rilevante questo lavoro del Dr. Oliver F. Collins è che le donne psicopatiche spesso hanno subito abusi e violenze sessuali durante l’infanzia e l’adolescenza.

Donne psicopatiche che uccidono

Come abbiamo sottolineato all’inizio, la percentuale di donne psicopatiche che commettono atti violenti è molto più bassa che negli uomini. Tuttavia, i dati ci sono. Il 17% dei detenuti condannati per crimini di aggressione e/o omicidio soffre di un disturbo psicopatico della personalità.

Lo psicologo Marvin Zuckerman evidenzia in modo speciale 64 casi. Si tratta di donne che per la gravità degli atti commessi sono entrate negli annali della criminologia sotto l’etichetta di “donne psicopatiche”. La cosa più sorprendente – oltre che triste – di questi rapporti è che il 44% di loro ha ucciso i propri figli.

È il caso di Nannie Doss, Blue Mountain, Alabama. Conosciuta anche come “Giggling Granny” (nonnina che ride), questa donna ha trascorso quasi 30 anni della sua vita uccidendo i membri della sua famiglia servendosi l’arsenico.

Ha ucciso i suoi 4 mariti, sua madre, i suoi figli e anche i suoi nipoti. Una delle tante storie che ci mostrano che la violenza è senza genere, proprio come la malattia mentale.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • Monhonval, P., Linkowski, P., & Leistedt, S. (2011). [The female psychopath: a review]. Rev Med Brux32(3), 158–168.
  • Nesca, M., Thomas Dalby, J., & Baskerville, S. (1999). Psychosocial profile of a female psychopath. American Journal of Forensic Psychology17(2), 63–77.
  • Logan, C. (2011). La femme fatale: The female psychopath in fiction and clinical practice. Mental Health Review Journal16(3), 118–127. https://doi.org/10.1108/13619321111178078

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.