Alcuni provocano stragi, altri pianificano omicidi seriali. Altri ancora sono nostri vicini, amici, partner o sindaci e forse non commettono atti in apparenza così ripugnanti, ma nel fondo possono essere degli psicopatici. Con le loro astuzie, i disprezzi, le omissioni di soccorso, la mancanza di responsabilità e la continua minimizzazione dei trionfi degli altri.
Gli individui di questo tipo sono psicopatici e, anche se non vogliamo crederci, ce ne sono molti. Alcuni vivono in quartieri periferici e maltrattano i cani, altri timbrano i documenti della vostra ipoteca in banca. Alcuni sono solo ruoli recitati alla perfezione, come nel caso di Anthony Hopkins che interpreta Hannibal Lecter in “Il silenzio degli innocenti”, altri recitano con altrettanta bravura anche lontano dall’obiettivo della telecamera.
Gli psicopatici passano del tutto inosservati in una società come la nostra in cui l’aggressività, l’individualismo, l’egocentrismo, l’incanto simulato, l’indifferenza o la freddezza davanti alle pene degli altri sono caratteristiche socialmente accettate per raggiungere il successo. Se vogliamo difenderci da questi individui, la prima cosa da fare è identificarli.
Cos’è uno psicopatico?
Alcuni autori, come Hervey Ceckley, Cooke e Michie, Robert Hare o Blackburn, hanno provato a riassumere le caratteristiche principali degli psicopatici, approfondendo l’argomento.
In sintesi, le loro ricerche più recenti sostengono che esista una predisposizione ad essere psicopatici. Si tratta di una tendenza causata da un sistema nervoso in cui il lobo prefrontale e l’amigdala sono meno pronti ad interpretare gli stimoli emotivi e a prendere decisioni che riguardano il benessere personale e altrui.
L’ambiente può fomentare credenze e abitudini anti-sociali favorendo questi tratti innati. Questo ci fa capire una cosa: una persona può avere questa predisposizione organica, ma se viene educata in una società con dei valori e in cui il trionfo non si basa sull’apparenza, sulla violenza, sulla manipolazione e sulla falsa morale, è davvero improbabile che sviluppi la tendenza alla psicopatia. Potrebbe persino invertirla.
Ci sono anche persone che diventano psicopatiche, che non hanno nessun tipo di predisposizione genetica, ma che, vivendo in un ambiente altamente perturbatore, hanno sviluppato questa tendenza. Esistono teorie molto più scettiche e pessimistiche che sostengono che la psicopatia si sviluppi tra i 3 e i 5 anni di età e che il contesto non abbia nessuna influenza.
Luoghi e caratteristiche degli psicopatici
Si stima che circa l’1,5% della popolazione sia affetto da psicopatia pura; la proporzione è di 5 uomini per ogni donna. Gli scenari sono in primo luogo il mondo del crimine, seguito dalla società che si occupa di professioni basate sull’apparenza e sulla finzione, come la politica, gli affari o la guida dei movimenti spirituali a solo interesse economico.
Queste persone sono solite avere un certo qual incanto esteriore e una notevole intelligenza. Sono state create diverse classificazioni degli psicopatici a seconda degli autori:
Criteri diagnostici della psicopatia secondo Cleckley
Cleckley segnala i seguenti criteri diagnostici di psicopatia:
Incanto superficiale e notevole intelligenza
Assenza di allucinazioni e altri segni di pensiero irrazionale
Affettività frivola, con una risposta emotiva superficiale
Carenza di empatia. Crudeltà ed insensibilità
Stile di vita parassitario
Mancanza di controllo sul proprio comportamento
Vita sessuale promiscua
Sfondo di problemi comportamentali sin dall’infanzia
Mancanza di mete realistiche a lungo termine
Atteggiamento impulsivo
Comportamento irresponsabile
Incapacità patologica di accettare la responsabilità delle proprie azioni
Molti matrimoni brevi alle spalle
Tendenza alla delinquenza giovanile
Rievocazione della libertà condizionale
Versatilità nell’azione criminale
Caratteristiche degli psicopatici secondo Blackburn
Blackburn classifica quattro sottotipi di psicopatico:
Lo psicopatico primario. (P: impulsivo, aggressivo, ostile, estroverso, molto convinto di se stesso, con un basso livello d’ansia). In questo gruppo ci sono prevalentemente narcisisti, istrionici e antisociali.
Lo psicopatico secondario. (S: ostile, impulsivo, aggressivo, socialmente ansioso, socialmente isolato, di cattivo umore, con una bassa autostima). Di questa categoria fanno parte gli antisociali, gli scostanti, gli schizofrenici, i dipendenti e i paranoici.
Lo psicopatico controllato. (C: difensivo, controllato, socievole, non ansioso). Gli individui di questo gruppo hanno livelli inferiori di disturbo della personalità.
Lo psicopatico inibito. (I: timido, isolato, controllato, moderatamente ansioso, con una bassa autostima). In questa categoria troviamo gli schizofrenici, i passivi-aggressivi, ma tutti con bassi livelli di anti-socialità.
Come individuare e proteggersi da uno psicopatico?
Se, per disgrazia, uno o più psicopatici vi assalgono o aggrediscono fisicamente o sessualmente, in modo individuale o in un gruppo, non c’è molto da fare perché possiate proteggervi. Purtroppo i casi di violenza multipla in cui la vittima non poteva fare nulla per difendersi non sono sporadici.
In questo caso, parliamo di “mentalità psicopatica di gruppo”, spesso portata all’estremo a causa dell’assunzione di droghe o di alcool: non solo si commette un atto di brutale violenza, ma, in seguito, si agisce con totale freddezza, persino facendo battute riguardo all’episodio.
La nostra società ha davanti a sé una sfida importante: trattare lo psicopatico come un fallito emotivo e non accentuare le sue caratteristiche.
Tuttavia, ci sono situazioni in cui potete individuare uno psicopatico e quindi difendervi. Ciò può capitare sul posto di lavoro, all’inizio di una relazione o semplicemente svolgendo le classiche mansioni quotidiane.
Il trucco sta nell’identificare la loro sofisticata manipolazione con una strategia molto semplice: provare che ciò che questi individui dicono non corrisponde a ciò che fanno, notare la loro grande indifferenza di fronte alla sofferenza altrui, accorgersi che le loro relazioni emotive sono sempre molto deteriorate nonostante le apparenze, e, infine, osservare la loro paratimia, la freddezza affettiva e il forte egocentrismo.
Che cosa accadrebbe se non riuscissimo a ricordare la strada per il successo? Sarebbe molto difficile ripetere le strategie per trionfare, dimenticheremmo la costanza che ci ha fatti arrivare lontani e soprattutto perderemmo il potere di sapere che siamo stati noi,…
Il lutto consiste nell’accettare una perdita e adattarsi al nuovo (che si tratti della mancanza di un essere vivente, di un oggetto o di una situazione). I bambini sono particolarmente sensibili ai cambiamenti e alle perdite. Per questo motivo, il lutto…
Il modello Big Five, o OCEAN, è uno dei più famosi nello studio della personalità. Viene utilizzato in molti ambiti, ma in che cosa consiste esattamente? Secondo questa teoria, la personalità può essere divisa in cinque tratti indipendenti: apertura mentale, coscienziosità,…
La punizione è un metodo molto presente nella nostra società. Si va dal portare via il giocattolo al bambino quando si comporta male alla multa all’adulto che commette un’infrazione. Consideriamo la punizione come un modo per ridurre o eliminare i comportamenti…
La sindrome da alimentazione notturna è considerata un disturbo del sonno o un disturbo alimentare a seconda dello stato di coscienza in cui si trova la persona durante l’evento. Durante la notte e dopo cena, la persona si alza e ingerisce grandi…
La terapia dello specchio è una tecnica psicologica per il corpo e per l’anima. Aiuta a intervenire su una percezione negativa dell’immagine del proprio corpo, a ridurre l’ansia, a sciogliere quei nodi che amplificano la depressione. Insomma, una strategia davvero…