Effetti della nicotina sul cervello
Oggi si sa che la nicotina produce dipendenza. Ma per molto tempo questo aspetto è stato totalmente ignorato. I suoi livelli di assuefazione sono paragonabili a quelli di droghe pesanti come la cocaina o le anfetamine. Gli effetti della nicotina sul cervello sono molto potenti.
Attaccare le cellule cerebrali e attraverso meccanismi complessi modifica il cosiddetto sistema di ricompensa. Ciò significa che favorisce un senso di piacere, da cui il cervello inizia a diventare dipendente. Si arriva ad un punto in cui il corpo reclama quella sostanza, oppure la chimica cerebrale sperimenta una sensazione sgradevole.
I fumatori devono trovare la forza e la determinazione per smettere di fumare. È una scelta difficile e prevede un processo di disintossicazione lungo, ma non impossibile. In questo articolo troverete tutte le informazioni relative agli effetti della nicotina, una sostanza pericolosa e che tiene incatenati al vizio del fumo milioni di persone in tutto il mondo.
Prenditi cura del tuo corpo. È l’unico posto in cui devi vivere.
Jim Rohn
Effetti della nicotina sul cervello
Quando una persona consuma nicotina, i recettori colinergici presenti nel cervello vengono attivati. Questi causano un rilascio di dopamina, un neurotrasmettitore collegato ai sentimenti di motivazione e piacere. Insomma, fumare produce un senso di benessere, motivato chimicamente dal cervello.
Il corpo trasporta la nicotina molto in fretta al cervello. Si stima che bastano 10-15 secondi per arrivare dai polmoni e attraverso il flusso sanguigno. Gli studi indicano che qualsiasi sostanza che viene fumata è potenzialmente più potente, proprio a causa della rapidità con cui innesca la sensazione di benessere.
Il cervello possiede la sua nicotina che è l’acetilcolina. Ma ha anche la sua marijuana, morfina, eroina, ecc. Ciò significa che il cervello può replicare l’effetto di queste sostanze senza doverle consumare. Succede lo stesso quando si hanno esperienze felici, come ottenere un risultato desiderato, ridere, battere un record, ecc. Ma se si attivano queste sostanze artificialmente, usando una stimolazione di tipo chimico, lo spettro della dipendenza prende forma.
La dipendenza dalla nicotina
Quando si consuma nicotina o una droga simile, il cervello raggiunge rapidamente uno stato di benessere. Se ciò accade con frequenza, l’organo è sempre meno in grado di generare sensazioni di piacere non associate al consumo della sostanza. In altre parole, diventa più difficile ottenere la stessa soddisfazione con mezzi naturali.
Parallelamente a ciò, si verifica una reazione che consiste nel fatto che il cervello inizia a “desiderare” spesso quello stato di benessere. Non è solo il bisogno di provare soddisfazione, ma un dispiacere molto fastidioso. Uno stato di irrequietezza, nervosismo e ansia, che porta a cercare di nuovo il consumo di nicotina.
Questo non accade quando il cervello ottiene naturalmente piacere. Inoltre, nel tempo, non si ottiene più la soddisfazione per lo stimolo diretto del fumo. Il cervello è condizionato e quindi anticipa quella sensazione di benessere e lo esige. Questo porta a un consumo abituale e, purtroppo, irrefrenabile.
Gli effetti nocivi del consumo di nicotina
La produzione di sigarette è nelle mani di grandi multinazionali, che non si sono frenate nello studiare i comportamenti dei consumatori e promuovere la dipendenza. Regolano la quantità di nicotina in ogni sigaretta in modo da mantenere alti i livelli di dipendenza.
Vengono vendute confezioni da 20 unità perché la scienza ha scoperto che un numero maggiore di sigarette al giorno provocherebbe dispiacere. Tutto è pianificato con cura.
Gli effetti della nicotina sono molto potenti. Ad esempio, accelera l’invecchiamento cerebrale, dunque vi è una riduzione della capacità di risolvere problemi, prendere decisioni, apprendere e controllare gli impulsi. Questa sostanza diminuisce la corteccia orbitofrontale del cervello. Il consumo di sigarette è direttamente associato all’indebolimento di quest’area. Inoltre, il fumatore diventa potenzialmente più vulnerabile ad acquisire nuove dipendenze.
Smettere di fumare non è facile, per tutti i motivi che abbiamo visto in questo articolo. Per riuscirci, è necessaria non solo una forte volontà, ma anche una strategia efficace. È meglio abbandonare questo brutto vizio subito e non gradualmente. Allo stesso tempo, vi consigliamo di creare un sistema di stimoli e rinforzi che vi aiuteranno a mantenere l’astensione.
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- Lborra, R. R., Pozo, M. C. C., & Pérez, V. M. S. (1994). Efectos cognitivos de la nicotina y el tabaco en sujetos humanos. Psicothema, 6(1), 5-20.