Effetto Köhler: cos'è e in cosa consiste

Il lavoro di squadra ha una natura fondamentalmente simmetrica. Tuttavia, quando ci sono membri che fagocitano il lavoro degli altri, ecco che si azionano dei meccanismi per mantenere la motivazione al fine di portare a termine il compito di gruppo. Quali sono?

Scritto e verificato lo psicologo Gorka Jiménez Pajares.

Ultimo aggiornamento: 06 febbraio, 2023

Avete mai lavorato in un gruppo? Potreste essere in grado di ricordare situazioni in cui vi siete sentiti molto motivati e altre in cui vi siete sentiti esausti. In questo senso, gli esseri umani usano due strategie per aumentare la propria motivazione se lavorano in gruppo: cerchiamo di compensare socialmente e sfruttiamo l’effetto Köhler.

Nei gruppi, a volte ci sono membri che vivono a spese degli altri, sul lavoro. Di conseguenza, il lavoro svolto da ciascuno dei membri può essere disomogeneo, il che influisce sulla motivazione individuale. Il risultato finale è una perdita di qualità. Questo si può applicare in larga misura a gran parte dei gruppi umani: sia a livello lavorativo, che in famiglia, e in amicizia.

Come evitare di perdere la motivazione?

I compiti di gruppo sono la somma dei contributi che ogni membro dà individualmente. In ambito lavorativo, possiamo trovare un esempio in una filiera di produzione automobilistica: un’auto pronta per essere venduta è il risultato di molteplici apporti individuali.

Possiamo anche applicarlo all’ambiente familiare. Una famiglia è un gruppo in cui ogni membro svolge un ruolo. Un esempio di parassitismo sarebbe il fatto che il marito è assente dalle faccende domestiche ed è la moglie che si occupa di tutto. Il risultato può essere una riduzione del benessere della moglie e una diminuzione della qualità del legame coniugale.

Compensazione sociale

Le persone fanno parte di gruppi perché vi contribuiscono o condividono un obiettivo con quel gruppo. Nel caso della catena di produzione, l’obiettivo è l’auto, mentre nell’esempio della famiglia, l’obiettivo potrebbe essere quello di avere un figlio insieme e invecchiare insieme.

In questo senso, cosa facciamo per evitare di perdere la motivazione se ci sono persone che vivono a spese del gruppo?

La compensazione sociale è un meccanismo di risposta mediante il quale una o più persone lavorano di più quando percepiscono che altri individui del gruppo avranno prestazioni inferiori.

Ciò che compensano è la mancanza di capacità dell’altro o la mancanza di motivazione che mostra per il compito. In questo senso, Fernando Molero (2017) sottolinea che il membro del gruppo farà uno sforzo maggiore se pensa che la prestazione dell’altro sarà insufficiente per raggiungere un obiettivo comune o se l’obiettivo comune è molto importante.

L’effetto Köhler

“Questo è molto importante per loro. Ho paura di sbagliare”. Questa frase costituisce il nucleo dell’effetto Köhler, che consiste in un aumento delle prestazioni dovuto alla paura di danneggiare in qualche modo il gruppo.

Questo curioso effetto si verifica in individui che si sentono inferiori o meno capaci. La paura del fallimento dell’obiettivo del gruppo aumenta la loro motivazione, perché?:

Un impulso direzionale verso l’alto

Cioè, perché confrontandoci con gli altri membri del gruppo, possiamo sentirci motivati a migliorare. Ci confrontiamo con le persone che si esibiscono di più e, come risultato di questo confronto, cerchiamo di raggiungere le loro prestazioni.

Effetto Köhler e il senso di colpa

Nei compiti congiuntivi, la scarsa prestazione di uno influisce sul resto. Un compito congiuntivo è quello in cui il contributo di ogni persona è essenziale per raggiungere l’obiettivo, e questo è proprio il caso di persone che possono arrivare a percepirsi come indispensabili.

È il caso di molte casalinghe che non hanno l’aiuto di altri familiari: “Io devo occuparmi della casa perché, se no, chi?”

Come abbiamo visto, ci sono due processi che prevengono la perdita di motivazione all’interno di un gruppo: il confronto sociale e l’effetto Köhler.

Infine, nel caso specifico dell’effetto Köhler, si è visto che l’impulso direzionale verso l’alto si verifica più frequentemente negli uomini, mentre il senso di colpa è stato riscontrato più frequentemente nelle donne.