Eminegligenza spaziale unilaterale: la metà del corpo smette di esistere

Eminegligenza spaziale unilaterale: la metà del corpo smette di esistere
Alicia Garrido Martín

Scritto e verificato la psicologa Alicia Garrido Martín.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Avete sentito parlare della eminegligenza spaziale unilaterale? Si tratta di un disturbo che si presenta con frequenza nelle persone che hanno subito un danno cerebrale. Se proviamo ad andare alla radice della parola, potremmo intuire il suo significato. Ciò nonostante, ci sono molti tipi diversi di eminegligenza.

Il morfema “emi-” ci indica la metà di qualcosa. In questo caso, ci riferiamo al nostro campo visuale. La “-negligenza” ci parla della negligenza o della mancanza di attenzione nei confronti di qualcosa. Una negligenza che ci porta a commettere degli errori che rappresentano un rischio per se stessi o per l’ambiente circostante.

Se accostiamo questo concetto al mondo del danno cerebrale comprenderemo che l’eminegligenza implica una mancanza d’attenzione da parte della metà del proprio corpo. Più concretamente, rappresenta la disattenzione assoluta a tutti gli stimoli (uditivi, tattili, visivi…) che riceve quella zona del corpo.

L’enimegligenza e il suo potere per far sparire quello che sta alla nostra sinistra

È come se le persone affette da tale disturbo non vedessero quello che succede in quella metà del loro corpo. Risulta curioso constatarlo, eppure è la sensazione che si ha quando si parla o si osserva una persona affetta da eminegligenza.

Uomo con eminegligenza spaziale unilaterale

In realtà, queste persone percepiscono perfettamente gli stimoli che ricevono in quel campo visivo. Il problema consiste nell’attenzione. Non ascoltano quella parte del loro corpo, è come se smettesse di esistere. Ma nel momento in cui li si incita a focalizzare l’attenzione su quel lato, lo percepiscono perfettamente. Sono coscienti di qualsiasi tipo di stimolo.

Come ben sappiamo, nel cervello si possono differenziare due diversi emisferi. Quando si verifica un danno cerebrale in uno dei due emisferi, viene colpita soprattutto la parte del corpo che si trova accanto all’emisfero danneggiato. In altre parole, viene colpita la parte controlesionale del corpo.

Quando l’emisfero destro del cervello viene danneggiato, il lato sinistro ne risente

Se il danno è avvenuto nell’emisfero destro, dunque, la zona più interessata sarà probabilmente quella a sinistra. Se il danno viene subito nell’emisfero sinistro, invece, ne risentirà la parte destra del corpo. Tra le tante forme in cui può mostrarsi questo coinvolgimento del corpo, ci sono l’emiparesi (paralisi parziale) o l’emiplegia (paralisi totale).

Indicazioni stradali verso destra e sinistra

Di solito l’eminegligenza si presente in seguito a lesioni dell’emisfero destro. Il lato sinistro, pertanto, è quello più comunemente coinvolto. Un lato al quale gli interessati smettono di prestare attenzione perché è come se avesse smesso di esistere. Non si orientano verso il loro lato sinistro e non sono capaci di reagire a quello che succede nella zona in questione.

L’attenzione dei pazienti con l’eminegligenza si concentra solo sul lato controllato dal loro emisfero cerebrale sano. Nella maggior parte dei casi, dunque, quello destro. Ad esempio, è frequente notare che non ci sentono quando gli parliamo dal lato sinistro, situazione che cambia completamente quando gli diciamo la stessa cosa, ma dal lato destro.

Le strategie di compensazione sono le più efficaci per curare l’eminegligenza

“Oh non ti avevo visto! Perdonami!” suole essere la reazione più abituale quando ciò avviene. La neuropsicologia, dunque, lavora sull’attenzione completamente “rovinata”. Come? Aiutando a reindirizzarla verso l’emispazio controlaterale della lesione.

Neuropsicologo

Dobbiamo anche incrementare la consapevolezza del paziente riguardo a questo deficit visto che, in molti casi, l’eminegligenza è associata alla anosognosia, quel fenomeno che porta il paziente a non essere consapevole delle proprie difficoltà.

Bisogna aiutarlo, dunque, ad acquisire consapevolezza della propria difficoltà e a divenire la propria guida quando non trova quello che cerca. Probabilmente quello che non trova giace nel suo lato sinistro, il lato che “ha smesso di esistere”.


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