Erotismo, metafora della sensualità

Erotismo, metafora della sensualità
Raquel Aldana

Scritto e verificato la psicologa Raquel Aldana.

Ultimo aggiornamento: 22 marzo, 2023

Quando regna la tranquillità e ci arrendiamo alla disconnessione, siamo in grado di bilanciare le connessioni neurochimiche e neurologiche che ci permettono di avvicinarci all’orgasmo, al divertimento sessuale e al piacere. A volte può essere difficile guardare con franchezza alla nostra sessualità e darle libero sfogo attraverso le attenzioni e l’immaginazione, in breve l’erotismo.

Come si può vedere nell’immagine principale di questo articolo, siamo in grado di dare un significato erotico quasi a tutto. È la nostra natura sociale e biologica che ci offre questa possibilità; è meraviglioso e non vi è motivo di rinunciarvi.

L’erotismo, un territorio trascurato

La sensualità è legata alla sessualità, ma è più legata all’erotismo che permea i nostri contatti corporei, sessuali ed emotivi. Molte volte la fretta unita all’insoddisfazione per il proprio corpo impedisce di goderne nel giusto modo.

Donna in un campo.

L’erotismo riafferma come donne e uomini. Non possiamo lasciare che quella potente energia cada lontano dal terreno fertile che la natura ci offre e che la nostra lingua, la nostra storia, il nostro lavoro e la nostra vita ci offrono.

Chi non è stato frustrato dalla mancanza di una propria e condivisa iniziativa sessuale? Non è capitato a tutti di arrossire pensando alla magia sensuale che emanano alcuni dei nostri pensieri? Chi non si è rifiutato nella mente e nel corpo di acquistare un sex toy o di guardare spudoratamente le proprie curve e parti intime?

Possiamo porre fine a tutto ciò, basta solo la volontà di recuperare l’erotismo della nostra sensualità femminile e maschile. Vediamo cosa possiamo fare per recuperare quel potere che abbiamo perso o non abbiamo mai coltivato.

Recuperare il proprio erotismo.

Recuperare l’erotismo, recuperare la propria salute sessuale

Tutti possiamo essere sensuali. Partendo da questa base, bisogna evidenziare un “handicap femminile”. Le donne sono state educate a sentirsi degne di piacere sessuale solo se possiedono un certo aspetto o peso.

Per questo “semplice” motivo, infinite paure e insicurezze finiscono per determinare il modo in cui concimiamo il terreno della nostra sensualità. Per migliorare il rapporto che abbiamo con noi stessi dobbiamo prestare attenzione ai seguenti punti.

1. Decidere consapevolmente di essere sessuale e sentirsi tali

Sentirsi attraenti ha poco a che fare con l’aspetto fisico, piuttosto con un preciso lavoro interiore. Ecco perché se attraverso il nostro dialogo interiore ci rivolgiamo apprezzamenti come “Sono irresistibile” e lo ripetiamo almeno due volte al giorno, diamo alla nostra mente indizi affinché lo consideri vero.

Indossare biancheria intima elegante, leggere romanzi erotici, fare bagni sensuali, fantasticare di più. Questo vale per tutti i generi e gli orientamenti.

Può essere difficile compiere queste azioni quando bisogna badare ai bambini, lavorare e pensare a centinaia di cose. Tuttavia, bisogna decidere consapevolmente se avere una sana e sensuale vita sessuale.

Concentrare la nostra attenzione sul sensuale ci aiuta.

2. Rivolgere l’attenzione sull’aspetto sensuale aiuta

Nella nostra cultura, la sessualità è diventata una premessa attraverso la quale vendere tutto; tuttavia, poche persone la considerano una priorità. Se vogliamo che il nostro erotismo, la nostra sensualità e la nostra sessualità migliorino, dobbiamo riflettere al riguardo.

Siamo diventati spettatori piuttosto che partecipanti. Più pensiamo al sesso, più saremo in grado di emozionarci. Accarezzare la pelle, esercitare una pressione più o meno forte, esaminare il corpo allo specchio, accarezzare i genitali e capire cosa è più piacevole per sé.

3. Sentirsi in salute, passaggio essenziale per ritrovare l’erotismo

Eseguire attività fisica di tipo aerobico tre volte a settimana per almeno 20 minuti ci fa sentire meglio e la nostra forma sessuale migliora. Grazie allo sport otterremo un buon apporto di sangue nel bacino e in tutte le zone erogene, il che contribuirà ad aumentare l’erotismo. Non va dimenticato di eseguire regolarmente gli esercizi di Kegel.

4. Conoscersi

Il quadrante superiore sinistro del clitoride, le labbra e i capezzoli sono le zone più erogene per eccellenza. Tuttavia, ne abbiamo centinaia. Ecco perché è importante esplorare e sperimentare con il corpo. Naturalmente, non potremo portare nessuno in un posto dove non siamo stati.

Conoscendo noi stessi ci assumiamo la responsabilità del nostro piacere. Non dovremmo limitare le fantasie che ci eccitano, perché quando usiamo l’immaginazione per eccitarci, il corpo e la mente si uniscono nella stessa melodia.

Aumenta consapevolmente la nostra capacità di piacere.

5. Aumentare consapevolmente la capacità di provare piacere

Abbiamo più capacità di provare e dare piacere di quanto siamo stati indotti a credere. Discipline e filosofie come il tantra ci mostrano che possiamo riprogrammare il nostro sistema nervoso per intensificare e prolungare il piacere orgasmico.

Padroneggiare questa tecnica richiede dedizione, impegno e tempo, ma il tutto è compensato dai benefici di un maggiore godimento sessuale a livello emotivo e fisico.

6. Aiuta il partner a essere un brave amante

Nessuno è un buon amante per natura. Ecco perché è importante imparare insieme al partner a essere più abili nelle arti dell’amore.

L’orgasmo non deve essere l’obiettivo finale, bensì lo è parlare, baciare e coccolare con l’intenzione di aumentare l’erotismo all’interno della coppia.

7. Essere creativi, essenziale per fertilizzare il terreno dell’erotismo

Provare aiuta a uscire dalla routine e a lavorare con la capacità di immaginazione. Entrare in contatto con la letteratura erotica o musica eccitante è un grande afrodisiaco e stimolante.

Siamo una scatola piena di sorprese e vale la pena di coltivare la capacità di erotizzare le nostre vite e i nostri corpi.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.