Frasi di Bakunin per capire l'anarchia
Le frasi di Bakunin scandalizzarono a suo tempo e, per strano che sembri, continuano ancora a far riflettere. Filosofo e rivoluzionario russo, nato nel 1814 e morto nel 1876, è considerato il padre dell’anarchismo e uno dei pilastri più fermi dell’ateismo.
Michail Bakunin era un uomo estroverso, amante dell’amicizia e della vita bohémien. Grande ammiratore di Hegel e critico della politica dispotica dello zar, bocciava anche le idee di Karl Marx, che considerava autoritaristiche.
Le frasi di Bakunin riflettono le molteplici realtà dell’essere umano, ma emerge in modo chiaro soprattutto il tema del potere, in particolare la critica allo stato e alla religione. A seguire presentiamo alcune tra le sue affermazioni più interessanti.
“La mia libertà, la mia dignità di uomo, il mio diritto umano che consiste nel non obbedire a nessun altro uomo e a determinare le mie azioni se non conformemente alle mie intime convinzioni.”
– Michail Bakunin –
7 frasi di Bakunin, padre dell’anarchismo
Non esiste un’autorità infallibile
“Non riconosco un’autorità infallibile. Una tale fede sarebbe fatale alla mia ragione, alla mia libertà. Mi trasformerebbe immediatamente in uno stupido schiavo, in uno strumento della volontà e degli interessi altrui.”
Questa frase di Bakunin riassume in modo preciso la sua posizione nei confronti del potere, la sua assoluta mancanza di fede di fronte a qualunque forma di autorità assoluta.
Se esistesse un’autorità infallibile, la libertà non sarebbe altro che una parola. A tale autorità infallibile spetterebbe indicare ciò che si deve e non si deve fare. Perché usare la propria ragione, dunque, se l’autorità detiene già la verità?
La pluralità degli dei
“La sola pluralità degli dei greci era una garanzia contro l’assolutismo. Non esisteva, dunque, quella contraddizione logicamente e moralmente mostruosa tra il bene e il male.”
Questa affermazione può risultare ancora scioccante per i credenti. Al di là delle convinzioni religiose, questa frase contiene due concetti. Il primo, che il monoteismo e l’assolutismo sono equivalenti.
Nel secondo, che il contrasto tra il bene e il male sono in contraddizione logica. E moralmente criticabile. Il bene e il male sono, quindi, idee che non esistono mai allo stato puro. La vera etica è riflessiva e non prescrittiva.
La libertà è collettiva
“La libertà non può essere ottenuta che tramite la società e solo nella più stretta uguaglianza e solidarietà di ognuno verso tutti.”
Bakunin fa riferimento a un principio fondamentale: la libertà è un diritto che esiste solo all’interno della società. Un individuo isolato non può parlare di libertà, perché privo di punti di riferimento.
La libertà è sociale, anche il potere è un fenomeno sociale. I due concetti coesistono e si completano. Si è liberi solo quando esiste l’autodeterminazione, che non prevede l’esclusione o l’isolamento.
Frasi di Bakunin sulla libertà
“Io sono veramente libero solo quando tutti gli esseri umani che mi circondano, uomini e donne, sono ugualmente liberi.”
Questa frase di Bakunin sottolinea il significato collettivo della libertà. Quando la libertà del singolo si scontra con l’oppressione o la limitazione della libertà altrui, non può essere definita libertà in senso stretto.
Per essere pienamente liberi, devono esserlo anche gli altri. In questo senso, una società libera è una società in cui tutti possono autodeterminarsi, senza essere subordinati a nessuno.
Frasi di Bakunin: il sacro dovere
“Considero il più sacro dei miei doveri ribellarmi contro ogni forma di oppressione, qualunque sia l’autore o la vittima.”
Un’altra frase di Bakunin in cui è plasmata la filosofia dell’anarchismo. A differenza di quanto si possa pensare, il padre dell’anarchia non propagandava il disordine, bensì l’autonomia e l’autodeterminazione.
La parola “anarchia” è oggi applicata in modo talvolta confuso. Si pensa che sia sinonimo di caos o sregolatezza. Nel suo significato essenziale, invece, sostiene l’abolizione di ogni forma di autoritarismo.
Libertà politica e libertà economica
“La libertà politica senza eguaglianza economica è una finzione, una frode, una menzogna. E i lavoratori non vogliono bugie.”
Si tratta di un’idea ottocentesca che, a distanza di due secoli, resta ancora valida, sebbene lungi dall’essere realtà. Sostiene la profonda correlazione tra politica ed economia, in termini specifici di libertà.
L’eguaglianza economica è uno degli ideali del socialismo. Il suo è più di un principio teorico, è l’abolizione di ogni forma di sfruttamento. Chi dipende da altri per il proprio sostentamento, non ha piena libertà politica.
Una bastonata resta una bastonata
“Il popolo non si sentirà meglio solo perché la verga con cui viene colpito porta il nome di verga del popolo.”
Possiamo considerarla una delle frasi di Bakunin più lungimiranti. In quel momento non era ancora sorto nessun regime socialista o comunista. Apparvero in seguito, anche se talvolta solo in modo formale.
Bakunin li anticipa e ci mette in guardia sul potenziale repressivo di questi presunti regimi egualitari. Sono spesso poteri che agiscono in nome del popolo, ma che si impongono esattamente come gli altri sistemi fondati sulla disuguaglianza.
La prospettiva di Bakunin è forse etica piuttosto che politica o economica. Il suo rifiuto assoluto di ogni forma di potere è un ideale (o un’utopia) più che una realtà alla portata dei popoli. Ma pur così, è ancora interessante leggere e conoscere il suo pensiero fuori dal coro.
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- Bakunin, M. A., & Díaz, C. (1975). La libertad. Proyección.