Gestire le emozioni con intelligenza: 4 modi
Gestire le emozioni con intelligenza significa canalizzarle per preservare equilibrio e armonia. Facendolo, sfruttiamo una forza positiva per noi stessi e per tutti colori che ci stanno attorno, evitando che il mondo emotivo ci privi della nostra energia vitale.
Quando riusciamo a mantenere in equilibrio le nostre emozioni, siamo più produttivi, creativi e felici. Impediamo alle nostre emozioni di prendere il sopravvento su di noi. Riusciamo così a dare un corso costruttivo a un mondo soggettivo, indirizzandolo a nostro favore e non contro di noi.
“L’intelligenza emotiva rappresenta l’80% del successo nella vita”.
-Daniel Goleman-
Emozioni equilibrate ci permettono di disegnare obiettivi e raggiungerli, di instaurare relazioni sane con gli altri e di dare il meglio di noi stessi. Per questo motivo è importate imparare a gestire le emozioni con intelligenza. Riuscirci richiede solo determinazione e costanza. Ecco quattro modi per riuscirci.
4 modi per gestire le emozioni con intelligenza
1. Capire che non esistono emozioni negative
Le emozioni hanno ragione di essere. Per questo, è un errore catalogarle come positive o negative. Bisogna solo tener presente del fatto che esistano stimoli che portano a sperimentare certe emozioni piuttosto che altre. È inevitabile.
La paura, per esempio, è una risposta alle situazioni che rappresentano una minaccia. Se non la sperimentassimo, cadremmo facilmente in atteggiamenti troppo avventati in grado di mettere in difficoltà la nostra integrità. La rabbia, d’altra parte, rappresenta una risposta difensiva, il cui ruolo è quello di prepararci ad affrontare un attacco in caso di pericolo.
Di conseguenza, non esistono emozioni negative. Per imparare a gestire le emozioni, l’importante è saper interpretare il messaggio comunicato da ognuna di esse, prendendo consapevolezza di quanto accaduto e che può essere tranquillamente affrontato.
2. Fermarsi a provare le emozioni
L’educazione e la società non ci insegnano quasi mai come gestire le emozioni. Ci convincono di come ci siano sentimenti ed emozioni che non dobbiamo sperimentare. Ci viene detto, per esempio, che piangere o aver paura non risolve nulla.
Ciò nonostante, le emozioni non nascono di per sé, così come non scompaiono da sole. Reprimere ciò che proviamo non è il giusto modo per gestirle. Reprimere ciò che si prova ne ritarda semplicemente l’espressione. Quello che viene represso torna sempre, e spesso in modo pericoloso.
Il primo passo consiste nel capire che tutte le emozioni sono legittime e hanno pieno diritto di esistere ed essere espresse. Se accettiamo quello che proviamo, sarà molto più facile gestire le emozioni. Non accettarlo stimola una confusione che termina producendo come risultato una tempesta interiore.
3. Osservare, osservare, osservare…
Il modo migliore per gestire le emozioni con intelligenza è accettarle, ma anche comprenderle. Per riuscirci, è indispensabile aumentare la nostra capacità di osservazione. Il solo fatto di prestare attenzione alle nostre emozioni ci aiuta a canalizzarle.
Daniel Goldman, il grande teorico dell’intelligenza emotiva, sostiene che “l’attenzione regola l’emozione”. Questo vuol dire che quando ci concentriamo su quello che stiamo provando, automaticamente moduliamo o chiariamo quell’emozione.
Per osservare le emozioni, dobbiamo domandarci: cosa sto provando? Come mi sento? In seguito dobbiamo attribuire il giusto nome a quell’emozione che stiamo sperimentando. Si tratta di rabbia o frustrazione? Rifiuto o fatica? Tanto più sarà precisa l’identificazione, tanto più facilmente riusciremo a comprendere l’emozione.
4. Essere critici con i nostri pensieri
Anche se ci può sembrare il contrario, molti dei nostri pensieri sorgono in modo meccanico. Si tratta di interpretazioni della realtà che a volte hanno un fondamento e a volte no. A volte sono frutto di un ragionamento, a volte no.
Il pensiero non è la realtà, ma un filtro su di essa. Ci induce a sentirci in un determinato modo davanti a quello che succede e in molte occasioni ci porta a sbagliare. Il pensiero, per esempio, può farci vedere una difficoltà come una fonte di disturbo, ma potrà anche mostrarcela come una sfida, un’opportunità. Otteniamo questo soltanto quando ci spingiamo a dubitare di quelle idee e non semplicemente a lasciarci trasportare da esse.
Imparare a gestire le emozioni in modo intelligente vuol dire essere ben svegli, attenti e concentrati sul nostro mondo. Può sembrare difficile all’inizio, ma i benefici saranno così grandi da ripagare lo sforzo.