Hans Zulliger, psicoanalista dell'infanzia

Hans Zulliger è stato un insegnante, scrittore e psicologo svizzero, tra i primi ad applicare il sapere psicoanalitico alla pedagogia. È stato anche l'ideatore del test proiettivo denominato Z Test.
Hans Zulliger, psicoanalista dell'infanzia
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 07 marzo, 2023

È probabile che per chi ha meno familiarità con la pedagogia e la psicologia, il nome di Hans Zulliger sia pressoché sconosciuto. In realtà, è stata una figura fondamentale in alcuni ambiti quali l’insegnamento e persino la psicoanalisi. In questo articolo riportiamo alcune fasi salienti della sua biografia e del suo lavoro, dei suoi contributi e delle sue ricerche.

Hans Zulliger è stato soprattutto uno straordinario insegnante. Ha esercitato la professione per oltre 40 anni con bambini della classe contadina e, con l’aiuto della moglie anch’essa insegnante, ha dato un grande contributo alla pedagogia e alla psicoanalisi.

È stato anche l’ideatore del ben noto Test Z, così chiamato in suo onore. Si tratta di uno degli strumenti di proiezione più efficaci, utilizzato in diverse parti del mondo, fino agli anni ’70.

“Il bisogno di punizione e il desiderio di espiazione sono in grado di soffocare parte dell’intelligenza”.

– Hans Zulliger-

Hans Zulliger lavorò al fianco di grandi figure della psicoanalisi e della pedagogia come Ernst Schneider e, soprattutto, Hermann Rorschach. Fu sottoposto alla psicoanalisi da Oskar Pfister, il quale esercitò una notevole influenza sulle sue idee e sulla sua stessa vita.

Illustrazione mente e ingranaggi.

Le umili origini di Hans Zulliger

Hans Zulliger nacque nel Cantone di Berna (Svizzera) il 21 febbraio 1893. Proveniva da una famiglia modesta che prestava servizio in una piccola fattoria del paese. Era una famiglia unita e armoniosa.

Zulliger iniziò i suoi studi nelle scuole elementari della sua città natale per trasferirsi in seguito a Bienne e frequentare la scuola secondaria. Una volta terminata la scuola dell’obbligo, mostrò interesse per gli studi di medicina e arte, ma dovette presto rinunciarvi per motivi economici.

Decise, pertanto, di optare per la formazione come insegnante, che considerava in quel momento la scelta migliore. Nel 1908 si iscrisse all’Istituto statale di formazione per insegnanti di Hofwil. E fu così che Hans Zulliger tracciò la sua strada verso l’insegnamento.

Durante gli anni della formazione avvenne il suo primo contatto con la psicoanalisi perché il direttore dell’istituto, Ernst Schneider, era un grande ammiratore delle idee di Sigmund Freud, molto in voga in quegli anni. Nella primavera del 1912 Hans Zulliger, ottenne la cattedra come insegnante nella piccola città di Ittingen, dove lavorerà per quasi 50 anni.

La psicoanalisi

La figura di Ernst Schneider ebbe un grande impatto su Hans Zulliger, anch’egli interessato all’ambito psicoanalitico. Schneider lo spinse a sottoporsi ad analisi con Oskar Pfister e in seguito a sviluppare quelle che lui definì “piccole psicoterapie per bambini”.

Zulliger era interessato non solo a trasmettere conoscenza ai suoi alunni, ma anche a indagare sulle loro difficoltà personali e di apprendimento. Soprattutto agli inizi, dunque, applicò le sue conoscenze in campo psicoanalitico ai bambini che avevano problemi quali balbuzie, furto compulsivo, enuresi, ecc.

Hans Zulliger incontrò due volte Sigmund Freud. Nel 1921 entrò a far parte della Società Svizzera di Psicoanalisi (SSP), dove rimase per qualche anno e prestò servizio come segretario. Tra il 1927 e il 1937, definì la pedagogia psicoanalitica per la scuola, già influenzata dalle idee di Anna Freud.

Hans Zulliger, un’opera sempre attuale

Zulliger è stato anche uno scrittore prolifico, a lui dobbiamo più di 20 libri e 100 saggi. Quasi tutta la sua produzione riguarda la psicoanalisi infantile e l’applicazione dell’analisi ai problemi educativi. Le sue opere sono state tradotte in 13 lingue. Venne riconosciuto come autore di grande prestigio nel suo campo.

Nel 1926, all’interno della Società svizzera di psicoanalisi, conobbe Hermann Rorschach. Quel fortunato incontro ebbe un grande impatto su Zulliger. In breve tempo divenne suo collaboratore e, in seguito, suo amico personale. A quel tempo, Rorschach stava sviluppando il suo ben noto test e Zulliger collaborò con entusiasmo a tale compito.

Nel 1932 Zulliger pubblicò il libro Esperimento con il Test di Rorschach nella consulenza educativa. Successivamente, nel 1941, pubblicò Introduzione al test di Behn-Rorschach. Lo strumento diagnostico di Rorschach suscitò grande interesse in Zulliger, il quale tentò di applicarlo al suo campo e indirizzò le sue ricerche in questa direzione.

Bambino triste e studi di Hans Zulliger.

Il Test Z

Durante gli anni di collaborazione con Rorschach, sviluppò contemporaneamente il suo test, in seguito denominato Test Z. Venne presentato per la prima volta nel 1948, sebbene già sviluppato dal 1942. Inizialmente venne applicato nel servizio psicologico dell’esercito svizzero.

Il test Z è simile al test di Rorschach. Per testarne la validità, fu applicato per la prima volta su 8000 uomini e donne, militari e civili svizzeri. In seguito, fu somministrato a 5000 francesi e 1000 americani. I risultati, giudicati consistenti, permisero l’impiego dello strumento per la valutazione delle competenze.

Il test è di più facile somministrazione rispetto a quello di Rorschach: richiede meno tempo ed è altrettanto efficace. Zulliger lo perfezionò fino alla fine dei suoi giorni con i suoi amati allievi.

Dopo una vita dedicata all’insegnamento e alla ricerca, Hans Zulliger morì il 18 ottobre 1965 nella stessa città in cui aveva insegnato per quasi mezzo secolo.


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