Il feto avverte le emozioni della madre
Il feto avverte le emozioni della madre? La scienza ci offre ormai da decenni una risposta chiara: sì. Non comprende la tristezza, la gioia o la paura, ma è sensibile ai “bagni ormonali” orchestrati da stress o ansia.
Si dice spesso che la fase più decisiva dello sviluppo fetale coincida con la 32a settimana di gestazione, è allora che il feto si comporta quasi come un neonato ed è più sensibile a tutto quello che lo circonda.
È anche capace di sognare in fase REM. I genitori non esitano a stimolarlo dall’esterno con musica, parole gentili, carezze e persino applicando luci sull’addome materno. Il tutto per stimolare le facoltà cognitive del piccolo.
Tuttavia, il ruolo del benessere materno come variabile decisiva per il neurosviluppo fetale è spesso trascurato. L a connessione emotiva tra il bambino e la madre è così intensa che tutto ciò che la madre prova lo raggiunge alla pari del cibo attraverso il cordone ombelicale.
Le emozioni della donna possono attraversare l’utero nello stesso modo in cui lo fanno la nicotina o l’alcol.
Sì, il feto avverte le emozioni della madre
Durante la gravidanza, la donna in genere presta maggiore attenzione alla dieta e allo stile di vita. Tuttavia, al benessere emotivo non viene sempre data la stessa attenzione.
Per esempio, il congedo di maternità rimandato fino all’ultimo momento quando si lavora in un ambiente stressante può avere conseguenze sullo sviluppo fetale.
Il periodo perinatale, ovvero dalla ventottesima settimana di gestazione al settimo giorno di vita fuori dal grembo materno, è fondamentale per il bambino: prendersi cura del proprio benessere emotivo e psicologico è molto più importante di quanto pensiamo.
Uno studio di ricerca dell’Università della California spiega che fattori come tensione cronica, discriminazione o sintomi depressivi favoriscono il sottopeso e disturbi dello sviluppo.
Questi dati confermano che il feto avverte le emozioni della madre anche dentro il grembo. Ma non solo, possono influenzarli biologicamente nel caso in cui la madre sia sottoposta a stress prolungato.
Le emozioni non raggiungono la placenta, quella struttura che fornisce ossigeno e sostanze nutritive al feto. Ma attenzione, perché gli ormoni sì!
Il feto avverte le emozioni della madre e ciò ha precise conseguenze
Ci sono immagini meravigliose delle reazioni del feto alle risate della madre: l’utero si muove e il bambino sembra oscillare in quel piccolo, affascinante e sicuro universo.
Piace a entrambi, è una reazione intensa, gioiosa, dinamica e permette di inondare il piccolo con un gran numero di ormoni associati alla sensazione di benessere, come la serotonina o le endorfine.
Sebbene sia vero che le emozioni lo raggiungano attraverso l’espressione facciale della madre, che non può vedere, lo fanno attraverso il sistema endocrino. Il mondo interiore della madre, dunque, si ripercuote sul feto.
Una cosa bellissima, senza dubbio, ma questa connessione chimica e ormonale ha i suoi rischi. Perché non tutti i messaggi che riceve il bambino sono positivi.
La gravidanza stessa genera un turbinio di emozioni contraddittorie, ed è necessario essere vigili quando si sperimentano solo tristezza, angoscia, stress costante.
Depressione non trattata durante la gravidanza
Cosa succede se la madre ha una depressione che non cura? Un argomento di cui non si parla mai abbastanza sebbene i disturbi depressivi durante la gravidanza siano un evento molto comune.
Una ricerca dell’Istituto di Psicologia e Neuroscienze del Comportamento della California indica che quando i disturbi dell’umore non vengono trattati durante la gravidanza, aumenta il rischio di travaglio pretermine, con conseguenti complicanze perinatali, e persino di natimortalità.
Curare le emozioni durante la gravidanza
Va benissimo prendersi cura della propria dieta durante la gestazione. Allo stesso modo, avviare progetti, arredare la stanza del bambino e prendersi anche un congedo di maternità più lungo del solito.
Non si possono, tuttavia, trascurare gli aspetti psicologici che accompagnano la gravidanza, non sono sempre facili. Ogni donna affronta la gestazione in un modo specifico. Non è sempre un periodo facile o incredibilmente felice.
Oltre alla gravidanza ci sono fattori che influiscono sempre sul benessere emotivo di una donna. Il lavoro, l’ambiente familiare o il rapporto con il partner sono spesso fonte di ansia e stress.
È importante poter contare sempre su figure di supporto, persone con cui parlare, con cui essere onesti su come ci si sente in ogni momento.
Gli psicologi perinatali sono figure a cui ci si può sempre rivolgere in questi casi. Bisogna pensare che la gestazione prepara il bambino ad affrontare il mondo esterno. Tutto quello che riceverà in quello spazio sicuro determinerà anche (in parte) il suo futuro sviluppo.
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