Il lato oscuro della maternità

Il cinema in molte occasioni proietta una visione semplificata della maternità alimentandone, così, i miti. Tuttavia, sul grande schermo troviamo anche opere di qualità riflettono altri aspetti del rapporto madre-figlio.
Il lato oscuro della maternità
Sharon Laura Capeluto

Scritto e verificato la psicologa Sharon Laura Capeluto.

Ultimo aggiornamento: 30 dicembre, 2022

È comune associare la maternità a una fonte di emozioni positive, così come la gravidanza e il parto a esperienze ricche di armonia. Nel mondo reale, tuttavia, le cose si complicano e c’è anche un lato oscuro della maternità.

Credere che sia tutto roseo è ben lontano dalla realtà, in cui la maternità è segnata anche da ombre fatte di impotenza, frustrazione, paura, dubbi e persino dolore.

Le mamme sono sempre impeccabili al momento del parto? L’allattamento al seno è sempre un incontro privo di ostacoli? La gravidanza viene sempre vissuta con profonda gioia? Il legame madre-figlio è stabile? Chi ha vissuto l’esperienza della maternità sa che le risposte sono complesse.

Il lato oscuro della maternità al cinema

Siamo onesti: la maternità ha tante facce, può essere bella e divertente, ma anche profondamente dolorosa. Può essere bella come un arcobaleno dopo un temporale estivo, ma anche molto sgradevole.

Il sorriso del bambino ci dà gioia, ma il suo pianto ci tiene svegli la notte e, in generale, la sua compagnia consuma buona dose delle nostre energie.

Nelle righe che seguono presentiamo una lista di film che hanno deciso di raccontare anche gli aspetti negativi della maternità, dunque da una prospettiva più realistica.

1. Roma

Il miglior film straniero del 2019 (secondo i Golden Globes), diretto da Alfonso Cuarón, racconta la storia di una ricca famiglia in Messico negli anni ’70.

Cleo è la collaboratrice domestica e tata dei bambini, che ama e dai quali è amata. Potremmo dire che svolge un ruolo fondamentale nell’allevare i quattro piccoli, poiché si occupa di dar loro da mangiare, portarli a scuola, metterli a letto e svegliarli, mentre la madre biologica è immersa in un matrimonio estremamente teso.

La protagonista deve affrontare la propria maternità ed è invasa da insicurezza, rifiuto, senso di colpa e paura.

2. Bad Moms – Mamme molto cattive

Bad Moms – Mamme molto cattive (2016) parla di una madre che deve tenere tutto sotto controllo e mettere sistematicamente i bisogni dei suoi figli prima dei propri. Un film per ridere e riflettere sulle pressioni e le richieste irrealistiche che la società pone alle madri.

Mila Kunis interpreta Amy, una donna e madre che si prende cura di tutti tranne che di se stessa. Potrebbe essere considerata una giocoliere prodigiosa, visto che la sua vita è segnata da infiniti compiti e responsabilità che deve assolvere alla perfezione, e con i tacchi a spillo.

3. …E ora parliamo di Kevin: Il lato oscuro della maternità

Un dramma psicologico profondamente crudo e scomodo con Tilde Swinton ed Ezra Miller. La maternità è presentata come problematica e dolorosa, oltre i limiti del sano.

…E ora parliamo di Kevin (2011) è l’adattamento dell’omonimo romanzo di Lionel Shriver che tratta del legame disfunzionale tra una madre che non ama suo figlio e un figlio che sembra aver sviluppato fin dall’infanzia una personalità manipolativa e sociopatica, forse avvertendo l’assenza di attaccamento. Kevin commette atrocità che sembrano destinate a trasformare la vita di sua madre in un inferno vivente.

4. Juno

La trama di questo fil ruota attorno a Juno, una giovane adolescente che rimane incinta dopo aver avuto un rapporto con un amico. Si trova di fronte a decisioni che vanno oltre il suo livello di maturità a causa della giovane età.

Si ritroverà a dover valutare alternative difficili, come interrompere volontariamente la gravidanza o dare il bambino in adozione.

Questo film del 2007 diretto da Jason Reitman tocca questioni controverse come il desiderio di maternità, il presunto istinto materno e la libertà di scelta. Senza dubbio, uno dei primi film che presenta gli aspetti negativi della maternità. 

5. La figlia oscura

La figlia oscura (2022) si ripropone di sfatare la visione romantica della maternità e rivelare storie più crude, ma non per questo meno probabili o impossibili.

Leda (Olivia Coleman) è una donna di 48 anni che viaggia da sola, anche se i ricordi del passato la tormentano e si intensificano quando instaura un legame con una giovane madre, con la quale condivide una spa su una spiaggia paradisiaca.

Nella protagonista regna il senso di colpa per non aver adottato il ruolo di madre come si aspetta la società: affettuosa, incondizionata e disposta a dare tutto.

6. Lati oscuri della maternità: Lady Bird

Scritta e diretta da Greta Gerwig, questa pellicola esprime con tutta onestà il legame tra un’adolescente in piena transizione verso la vita adulta e sua madre, rivelando quanto possa essere complesso avere un figlio adolescente.

La protagonista sta forgiando e affermando la sua identità, che sembra andare controcorrente rispetto alle convinzioni e allo stile di vita della madre. Vuole davvero e ha bisogno di distinguersi da lei, pur rimanendo vicino.

7. Il lato oscuro della maternità in Leonera

Una produzione argentina co-scritta e diretta da Pablo Trapero e interpretata da Martina Gusmán che affronta il tema della maternità in carcere.

Questo film, ricco di violenza, impotenza e angoscia, racconta la vita di Julia, una donna che scopre di essere incinta durante la visita medica che viene effettuata poco prima di entrare in carcere. Il suo piccolo nasce e vive i suoi primi anni di vita in carcere.

Nel rapporto della protagonista con la madre, invece, iniziano a presentarsi dei conflitti, poiché le due non sono d’accordo su cosa sia meglio per la piccola.


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