L’importanza dell’ottimismo durante la malattia
Il celebre neuroendocrinologo e dottore Deepak Chopra ha affermato: “In tutti questi anni da dottore, ho conosciuto diversi malati di cancro che sono riusciti a guarire del tutto anche se la loro diagnosi era estremamente negativa, e si sarebbe detto che rimanesse loro solo qualche mese di vita.” Credete che l’ottimismo e la speranza possono aiutare queste persone a superare la malattia? In questo articolo vogliamo andare un po’ più a fondo nella questione.
Il dottor Chopra ha aggiunto: “Non credo che si tratti di miracoli; dal mio punto di vista, questi fenomeni dimostrano che la mente umana è in grado di andare più in là di quanto crediamo e cambiare gli schemi fondamentali che costituiscono il corpo.”
Chopra è un medico che ha dedicato buona parte della sua esperienza professionale alla ricerca. Vuole indagare sul modo in cui le emozioni e l’atteggiamento del paziente influiscono sulla sua guarigione, in qualsiasi tipo di malattia, persino quelle gravi come il tumore.
L’ottimismo può aiutare a superare la malattia?
Quando riceviamo la triste notizia di una malattia più o meno grave, è normale chiedersi se l’ottimismo e il fatto di non perdere la speranza possano davvero aiutarci a migliorare e non peggiorare il problema.
In questo senso, la psicologa e coach Mamen Garrido ci offre alcuni punti fondamentali che possono essere interessanti quando vogliamo affrontare la malattia con un atteggiamento positivo e pieno di speranza ed ottimismo.
Garrido sostiene che l’atteggiamento positivo sia sempre benefico, in tutti gli aspetti della vita, inclusa la malattia. Quando riceviamo una brutta notizia, possiamo reagire con ira, negazione, rabbia o tristezza. Tuttavia, superata questa fase iniziale, arriva un momento cruciale, che può fare la differenza.
- Il primo segreto che ci offre Mamen Garrido per superare la malattia consiste nell’accettare in fretta la situazione. Quanto prima riusciremo a prendere coscienza della nostra situazione, più tempo guadagneremo per iniziare a lottare contro la malattia. Attenzione, però: non bisogna mai precederla né cercare scorciatoie.
- Il secondo segreto, secondo Garrido, è superare la paura. Ovviamente una malattia grave può far sprofondare una persona nel panico. Una buona opzione per lottare contro l’incertezza è informarsi sulla malattia.
- Un terzo aspetto importante è quello di cercare una cerchia di persone care che ci supportino durante la convalescenza. Gente in grado di trasmetterci ottimismo, speranza e tutta la psicologia positiva necessaria durante la malattia.
- Il quarto consiglio di Mamen Garrido è quello di lavorare seriamente per aumentare l’ottimismo e la speranza. Dobbiamo impegnarci in modo attivo, per esempio mettendoci in contatto con persone che hanno superato la malattia, aprendo un blog sulla nostra esperienza, scrivendo un diario o realizzando attività che rendano le nostre giornate piene di vita e ci regalino allegria.
Mamen Garrido ci ricorda che sono già stati fatti diversi studi sulla psiconeuroimmunologia, ricerche che stabiliscono relazioni biologiche tra il sistema immunitario, quello nervoso, quello endocrino e i comportamenti e gli atteggiamenti. Se quest’ipotesi si rivelasse certa, è evidente che l’ottimismo e la speranza giocherebbero un ruolo molto importante durante la malattia.
“L’ottimismo è la fede che porta al risultato. Senza speranza né fiducia, non si può fare niente.”
-Helen Keller-
L’X factor: ottimismo, speranza e atteggiamento
David Spain è il direttore del reparto di chirurgia e traumatologia della Scuola di Medicina dell’Università di Stanford, e si occupa del reparto di terapia intensiva. Secondo questo specialista, ci sono tre fattori che incidono sulla guarigione e la sopravvivenza del paziente:
- Il primo è la genetica dell’individuo, un fattore determinante per la sua guarigione;
- Il secondo è dato dalle caratteristiche specifiche della malattia di ogni paziente e da come questa si sviluppa nel suo organismo;
- Il terzo è quello che Spain definisce “X factor”, vale a dire diversi fattori che non si possono misurare scientificamente, ma nemmeno ignorare: si tratta della personalità, delle emozioni, dell’ottimismo, ecc., che hanno un ruolo piccolo, ma vitale nella guarigione del paziente.
Secondo la sua esperienza, David Spain afferma simpaticamente che “un anziano vecchio e burbero dal carattere duro come una pietra, spesso guarisce più facilmente di un piagnone che si lamenta sempre, perché lotta fino all’ultimo.”
“L’ottimismo è alla base del coraggio.”
-Nicholas M. Butler-
Molti medici parlano dell’importanza dell’ottimismo, della lotta, della personalità, dell’atteggiamento, della speranza per riuscire a sconfiggere una malattia. Non si è ancora in grado di spiegarne il perché, ma vi sono stati numerosi casi in cui queste caratteristiche si sono rivelate importanti. E voi, che cosa ne pensate?