Indifferenza nei confronti del partner

Vi è mai capitato di vivere una situazione simile? L'indifferenza nei confronti del partner è un argomento complesso quanto doloroso.
Indifferenza nei confronti del partner
Francisco Javier Molas López

Scritto e verificato lo psicologo Francisco Javier Molas López.

Ultimo aggiornamento: 15 dicembre, 2022

Quando inizia a manifestarsi un sentimento di indifferenza nei confronti del partner vuol dire che è arrivato il momento di porsi delle importanti domande. È ora di mettere un punto alla relazione?

Prepariamo da mangiare. Ci mettiamo a tavola. Il mio partner è seduto di fronte a me. Mangiamo, e nel frattempo guardiamo la televisione. Scambiamo quattro chiacchiere sulla nostra giornata. Beve un sorso d’acqua. Mi guarda. Ci guardiamo. Stiamo insieme da anni. Ci sorridiamo. Mi racconta qualche storia sulla sua famiglia. Lo osservo con attenzione mentre mangio in silenzio. Lo amo. È una parte importante della mia vita. Tuttavia, sento che non siamo più sulla stessa lunghezza d’onda. Non vorrei mai che gli accadesse qualcosa di brutto, ma ormai nulla è più come prima.

Vi è mai capitato di vivere una situazione simile? L’indifferenza nei confronti del partner è un argomento complesso quanto doloroso.

Quando l’indifferenza nei confronti del partner si fa sentire sempre più spesso e più intensamente, inizia ad andare di pari passo con una sensazione di malessere che finisce per prendere il sopravvento sul nostro stato d’animo e sul nostro corpo. Cosa ci succede? Cos’è cambiato? L’amore è finito? Siamo diventati vittime della monotonia?

Sebbene non sia successo nulla di particolare, la connessione magica di un tempo sembra svanita. Espressioni come “più che una coppia sembriamo due amici” o ” la vedo più come una sorella che come una fidanzata” sono all’ordine del giorno per molte coppie. È proprio arrivato il momento di chiudere la relazione o c’è ancora una speranza di poter ravvivare la fiamma dell’amore?

Donna distratta indifferenza nei confronti del partner

Indifferenza nei confronti del partner: non ci amiamo più?

L’amore è un concetto dalle sfumature astratte. Siamo noi a dare a questa parola gran parte del suo significato. Se ci atteniamo alla definizione buddista, amore è desiderare che tutti gli esseri siano felici e abbiano ragione di esserlo. Da questo punto di vista, è possibile che l’amore non sia finito, poiché anche se in apparenza proviamo indifferenza verso il nostro partner, in realtà gli auguriamo tutto il bene possibile.

Tuttavia, il cambiamento c’è e non può essere ignorato. I nostri desideri nei suoi confronti sono dei migliori, semplicemente non abbiamo più piacere a condividere con lui la nostra vita.

Forse sarebbe più corretto dire che è finito l’amore romantico. Abbiamo smesso di vedere il nostro partner come un compagno di vita e ora lo vediamo semplicemente come qualcuno che sta al nostro fianco, ma che non riesce a darci più di tanto. Ci obblighiamo ad ascoltare ciò che ha da dirci, facendo uno sforzo di volontà, ma senza interesse. Non cerchiamo di ritagliarci del tempo per l’intimità. I rapporti sessuali sono passati in secondo – per non dire terzo, o ancor meglio decimo- piano.

Come affermato da Garcia e Llabaca (2013) riguardo alle relazioni di coppia “i due membri che la compongono devono costruire un’identità particolare in grado di integrare e dare spazio a entrambe le individualità, il che non è facile”. Secondo questo approccio, quando entrambi i membri smettono di costituire un’identità comune, si corre il rischio di vedere la coppia sgretolarsi.

C’è un tempo per tutto

L’idea romantica secondo la quale una relazione deve durare per sempre, contro qualsiasi ostacolo, può essere molto dannosa. Non tutte le relazioni hanno la stessa durata. Inoltre, è necessario comprendere che quelle che durano meno non sono necessariamente migliori.

Proiettare grandi aspettative sulla durata di una relazione può finire per essere controproducente; in situazioni del genere, a volte, ci si ritrova a riporre grandi speranze in situazioni che non ci offrono una vera soddisfazione. 

D’altro canto, non è così facile mettere un punto a una relazione. Come sottolinea Bowlby (1995) “il rischio della perdita genera ansia,  e la perdita affettiva provoca tristezza e rabbia”. Dunque, nonostante la sensazione di indifferenza nei confronti del partner, l’idea di perderlo può provocarci ansia, tristezza e rabbia. Sperimentare la sensazione di perdere qualcuno che amiamo, sebbene non ci soddisfi appieno, ci provoca ansia e malessere.

L’ansia o la sensazione di malessere sono fenomeni comuni all’interno di una separazione, a prescindere da chi dei due abbia preso l’iniziativa. Pertanto, se riusciamo ad accettare determinate emozioni considerandole normali e passeggere, superare la rottura ci risulterà molto più facile.

Donna triste

E adesso? Bisogna imparare a stare bene da soli

Quando l’indifferenza nei confronti del partner porta alla fine di una relazione, molti si chiedono “e ora cosa faccio?”. Alcune persone scelgono la via del “chiodo scaccia chiodo”, vale a dire che sentono la necessità di riempire questo vuoto gettandosi a capofitto in una nuova relazione.

Altre preferiscono starsene da sole per un po’. Tuttavia, quando una relazione finisce, la migliore opzione consiste nell’imparare – o rimparare o meglio riabituarsi- a stare con se stessi. In questo modo, si evita di intraprendere una nuova relazione per una mera questione di dipendenza.

Molte persone sono incapaci di vivere senza qualcuno al loro fianco. Per quanto possa sembrare romantico, dietro questo bisogno si cela un alto fattore di dipendenza emotiva.

Molte persone sono terrorizzate all’idea di rimanere da sole con se stesse, di non avere nessuno da abbracciare, dover ascoltare i propri pensieri e capire cosa vogliono o meno. Hanno un vuoto interiore che cercano di riempire con affetti provenienti dall’esterno: per questo motivo difficilmente troveranno una persona che ci riesca davvero, e sono così condannate a vivere relazione destinate a finire in breve tempo.

Solo quando ci si sente completi, si è in grado di portare avanti una relazione sana, libera da attaccamenti esagerati e dipendenze.


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