Intelligenza spaziale: cos'è e come migliorarla
L’intelligenza spaziale comprende un insieme di abilità, tra cui la capacità di percepire esattamente il mondo visivo, di realizzare trasformazioni e cambiare le proprie percezioni iniziali e di ricreare aspetti dalla propria esperienza visiva.
In altre parole, l’intelligenza spaziale interviene nella risoluzione di problemi spaziali, reali o immaginari che siano. Questo tipo di intelligenza è legato alla capacità di una persona nel “gestire” aspetti come colore, linea, forma, figura, spazio e la relazione tra essi. Chi ha una marcata intelligenza spaziale tende a pensare ad immagini e a fotografie, a visualizzarle, disegnarle o dipingerle.
Howard Garner, psicologo, ricercatore e professore presso l’Università di Harvard, definisce l’intelligenza spaziale come la capacità di pensare in tre dimensioni. In questo modo, è possibile percepire immagini esterne ed interne, ricrearle, trasformarle o modificarle, decodificando l’informazione grafica.
Importanza e utilità dell’intelligenza spaziale
Sapersi orientare nello spazio è indispensabile per sopravvivere. Prima di tutto, localizziamo la nostra posizione spaziale, sapere dove siamo in base ad altri luoghi, ad esempio andare da un posto all’altro. Per muoverci, dunque, tracciamo un vettore immaginario dalla nostra posizione all’obiettivo.
Il nostro livello di intelligenza spaziale determina un maggiore o minor grado di successo in attività quali guidare (soprattutto in luoghi poco conosciuti o sconosciuti), parcheggiare, costruire un modello, orientarsi, dare indicazioni a un’altra persona che vede le cose da un’altra prospettiva o usare strumenti.
Altre attività meno frequenti in cui l’intelligenza spaziale è fortemente coinvolta sono, ad esempio, realizzare una scultura con un determinato materiale o la planimetria di una struttura. Quindi, scultori ed architetti tendenzialmente hanno un buon livello di intelligenza spaziale, anche solo per un allenamento costante o per la formazione specifica.
L’intelligenza umana è molto più del quoziente intellettivo. Il problema principale dell’intelligenza è che non ha un’unica definizione e, soprattutto, non raccoglie un consenso maggioritario per quanto riguarda la sua utilità e validità. Come assegnare un quoziente all’umorismo, all’ironia e soprattutto alla diversificata e plastica capacità dell’essere umano di rispondere in maniera creativa alle sfide della società e della natura?
Come potenziare l’intelligenza spaziale?
L’intelligenza spaziale risponde bene all’allenamento, come l’intelligenza in generale. È stato dimostrato che praticare esercizi simili a quelli usati per valutare il livello di intelligenza spaziale è utile per migliorare la stessa.
Sono esercizi di rotazione spaziale, di confronto di oggetti collocati in posizioni diverse che possono essere uguali o simili, di attenzione spaziale a vari stimoli, ecc. Ogni persona nasce con una certa predisposizione a sviluppare in un determinato modo questo genere di intelligenza ed è suo compito potenziarla.
Tuttavia, il fatto che l’intelligenza spaziale sia fortemente condizionata da fattori genetici non significa che il margine per migliorare in questo senso sia limitato.
Nella vita di tutti i giorni possiamo incorporare alcune attività in grado di stimolare le abilità spaziali. Ad esempio, guidare regolarmente un veicolo è importante per sviluppare l’intelligenza spaziale. Durante la guida, bisogna prestare attenzione a un gran numero di elementi in riferimento all’ambiente, così come ai movimenti e alla relazione tra le distanze e le dimensioni degli oggetti (per non rischiare un incidente, ovviamente!).
D’altra parte, l’elaborazione di disegni e lo svolgimento di attività spaziali, come pianificare la migliore organizzazione di un determinato numero di oggetti o persone, implicano l’uso dell’intelligenza spaziale. In generale, sono utili anche i giochi che richiedono l’impiego di capacità spaziali, come il cubo di Rubik, oppure videogiochi, come il famoso Tetris.
L’intelligenza non è altro che il saper conversare di tutto con gli altri, sviluppando così una saggezza infinita.
Yamamoto Tsunetomo
Bibliografia
Gardner, H. (2011), Frames of mind: The theory of multiple intelligences, Basic Books.
Gardner, H. (2005), Educazione e sviluppo della mente. Intelligenze multiple e apprendimento, Trento: Erickson.
Manrique, B. (2017), Neuroscienze in aula. Sviluppo dell’intelligenza spaziale-visiva , formato ePub.
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Van Schaik Leon (2008), Spatial Intelligence: New Futures For Architecture. John Wiley & Son Inc Great Britain.