Istinti umani: elementi di base per conoscerli

Se gli istinti umani fossero gli stessi di quelli degli animali, sarebbe difficile spiegare perché alcune persone si suicidano o smettono di mangiare andando contro l'istinto di sopravvivenza. L'argomento è molto dibattuto e non sempre trova tutti d'accordo.
Istinti umani: elementi di base per conoscerli
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 16 dicembre, 2022

Si parla molto degli istinti umani, ma spesso non si sa il significato di questa parola. È un termine mutuato dalla biologia che ci ricorda che, alla fine, siamo un ramo evolutivo dei mammiferi. Sappiamo che gran parte dell’eredità di questa specie animale è ancora viva in noi.

Tuttavia, esistono delle peculiarità che ci differenziano da questa specie biologica. Spesso abbiamo sentito parlare dell’istinto di sopravvivenza umano; nonostante questo, siamo consapevoli che il suicidio è una realtà molto frequente (quasi quotidiana) nel mondo odierno. Si parla anche di istinti sessuali, sebbene vi siano molti dati relativi all’impotenza o altre disfunzioni.

“Quando siamo sull’orlo di un abisso e la notte è buia, il saggio cavaliere abbandona le redini e si arrende all’istinto del cavallo.”

-Armando Palacio Valdés-

Come potete vedere, l’istinto umano non può essere ridotto semplicemente a una questione biologica. Ci sono tutta una serie di fattori culturali e simbolici che entrano in gioco e hanno una certa influenza su di noi. Analizziamo l’argomento più in dettaglio.

Istinti umani come un'onda

La teoria biologica e gli istinti umani

Dal punto di vista biologico, gli istinti sono dei modelli di comportamento che hanno la caratteristica di essere ereditari e comuni all’intera specie. La ragion d’essere di questi istinti è l’adattamento e sono “programmati” nel cervello. Ci permettono di proteggerci e preservarci e si manifestano attraverso delle reazioni automatiche e immediate.

La teoria biologica sostiene che abbiamo alcuni istinti di base.

  • Istinto di sopravvivenza. Riguarda tutti i comportamenti di base che ci consentono di rimanere in vita e in salute. Tra questi ricordiamo: la tendenza a evitare il pericolo, ad alimentarsi e la ricerca di un riparo.
  • Istinto di riproduzione. Ha a che fare con la conservazione della specie e si riferisce fondamentalmente alla sessualità a scopo riproduttivo.
  • Istinto religioso. Sebbene non vi sia un consenso generale su questo punto, la maggior parte degli psicologi positivisti sottolinea che l’essere umano ha un innato bisogno di cercare un significato. È associato alla stessa area del cervello che si attiva durante gli episodi di epilessia.

Quelli che vi abbiamo appena elencato sarebbero gli istinti umani di base. Tuttavia, questo approccio non riesce a spiegare perché, per esempio, una persona smetta di mangiare perché si sente obesa senza esserlo davvero. Questa scelta andrebbe contro gli automatismi che gli istinti presuppongono.

La teoria delle pulsioni

Sigmund Freud affermò che nell’essere umano gli istinti in quanto tali non sono presenti. Egli sosteneva che l’uomo è governato da forze specifiche della propria specie, che chiamò pulsioni. Queste pulsioni sono degli impulsi psichici composti da uno stato di eccitazione e una tensione fisica.

La pulsione cerca di scaricare o sopprimere lo stato di tensione. A tale scopo, cerca un oggetto che gli consenta di liberarsene. Ad esempio, la fame corrisponde all’impulso e il cibo l’oggetto attraverso cui può scaricare questo impulso. Allora, torniamo alla domanda: “Perché alcune persone non mangiano?”. Freud sostiene che non tutti gli impulsi dell’essere umano sono positivi.

Per il padre della psicoanalisi, esistono due pulsioni di base: Eros e Thanatos. La pulsione di Eros riguarda tutti gli impulsi legati all’autoconservazione e alla sessualità. Quella di Thanatos corrisponde alla pulsione di morte e riguarda gli impulsi violenti, caotici, distruttivi e il desiderio di recuperare uno stato inanimato. Le pulsioni non cercano di soddisfare desideri immediati, ma la loro rappresentazione mentale.

Sagoma di viso di donna

Altre teorie sugli istinti umani

Esistono anche altre teorie sugli istinti umani che mirano a stabilire un punto intermedio tra la teoria biologica e la teoria delle pulsioni. Queste li classificano in modo diverso tenendo conto degli aspetti di entrambe le teorie.

Secondo questo approccio, gli istinti umani sono divisi in:

  • Istinti vitali. Comprendono l’istinto sessuale e quello per la lotta e la fuga. In generale, possiamo dire che equivalgono all’istinto di sopravvivenza.
  • Istinti di piacere. Il loro obiettivo è quello di fornire il più alto grado di benessere all’essere umano. Sono una versione raffinata degli istinti di sopravvivenza. Ad esempio, non si beve semplicemente dell’acqua per sopravvivere, ma si aggiungono sapori o aromi per renderla più buona.
  • Istinti sociali. Riguardano la necessità di stare in compagnia, il potere, il prestigio e la proprietà.
  • Istinti culturali. Includono il desiderio di conoscere, di ricercare, le inclinazioni artistiche, ecc.

Esistono anche altri istinti umani come quello materno, in base al quale, presumibilmente, le donne amano sempre i bambini; o l’istinto di repulsione che ci permette di rifiutare quello che ci disgusta. Quale tra tutte queste teorie sugli istinti umani è quella giusta? La verità è che non si è concordi al riguardo.


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