Joy Story, la magia di dare con il cuore

Con Joy Story impariamo il valore della solidarietà e il potente effetto di dare con tutto il cuore: ogni buona azione porta con sé una meravigliosa ricompensa.
Joy Story, la magia di dare con il cuore
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 15 novembre, 2021

Se diamo con il cuore, prima o poi riceveremo a piene mani. È quello che vuole ricordarci Joy Story, un bellissimo cortometraggio. Un cagnolino va a pescare con il padrone e si scontra con un airone un po’ fastidioso. Quello che accade in seguito è un esempio di gentilezza, affetto e comprensione.

In Joy Story impariamo il valore della solidarietà, ma anche il potente effetto di dare con il cuore: a ogni buona azione corrisponde una meravigliosa ricompensa.

Circolano tante produzioni di questo tipo. Pixar, ad esempio, ci sorprende spesso con le sue brevi storie che fanno riflettere e vanno sempre dritte al cuore. Questo cortometraggio non è da meno. È una produzione cinese diretta da Kyra Buschor, Constantin Paeplow e Kenneth Kua.

Oltre ad aprire la nostra finestra verso la solidarietà, i creativi di Passion Pictures volevano fare un omaggio alla Cina, dove il 2018 è stato l’anno del cane. Il protagonista di Joy Story, della durata di circa 4 minuti, è un cucciolo con un nasone, pieno di entusiasmo ma anche di sospetto.

Questo atteggiamento, inquieto e sospettoso, si sgretolerà dopo la comparsa di Heron, un simpatico airone, animale che nella cultura orientale simboleggia la bontà.

“La miglior vita non è la più lunga, ma la più ricca di buone azioni.”

-Marie Curie-

Joy Story, immagine del cortometraggio

Joy Story: una notte di pesca con molte sorprese

Questo cortometraggio è muto, la magia degli sguardi, il potere dei volti ricchi di espressività, curiosità, inquietudine, sorpresa e bontà parlano da soli. L’unico personaggio umano della storia resta sempre di spalle, ignaro di quanto avviene nella sua piccola barca e di cui noi siamo testimoni privilegiati.

Il piccolo Joy e il suo padrone sono in mare, e si preparano a una tranquilla pesca notturna. Il cielo è limpido, il mare calmo, niente sembra turbare quella che sarà una giornata serena tra l’uomo e il suo cucciolo. Il cane è festoso, ha gli occhi che brillano e il suo naso rincorre tutto. Sa perfettamente che deve fare attenzione a non intralciare la pesca del padrone.

L’incontro con una strana creatura

All’improvviso succede qualcosa. Entra in scena una creatura strana e allampanata. È Heron, un airone che si piazza sul bordo della piccola imbarcazione con un obiettivo ben preciso: portarsi via le esche, rubare i vermi grassocci. Il piccolo Joy, da buon cane fedele, non esita un istante: deve impedire il furto e inizia una lotta con l’airone per mandare a monte il suo piano… ma non ci riesce. Heron si porta via un verme.

La scena si ripete più volte. L’airone, sempre abile e fermo nel suo proposito, continua le sue incursioni all’appetitoso cestino delle esche.

In ognuno di questi divertenti bracci di ferro, il cucciolo non solo ne esce sconfitto, ma viene puntualmente rimproverato dal padrone che, come abbiamo detto, non è cosciente di quello che succede. Questi, infatti, percepisce solo il movimento dell’imbarcazione.

Joy Story - cane e airone

Dare con il cuore, un gesto in cui tutti vincono

Il nostro cucciolo si limita a fare quello che gli è stato insegnato: proteggere quello che è suo, difendere il padrone. Tuttavia, il finale di questa storia ci insegna un valore importante. Non è positivo dare in nome di scontate idee o motivazioni. I finali facili, fermarsi alle sole apparenze non sempre è una scelta vincente.

L’airone ha un aspetto bizzarro, la sua figura non ispira certo fiducia e anche il suo comportamento sembrerebbe scorretto, ma… perché ruba le esche?

Tendiamo tutti a trarre conclusioni facili, a farci trasportare dall’impulso, come fa il piccolo Joy.  Se ci guardiamo intorno, però, scopriamo che oltre la nostra barchetta c’è il mondo. Ci rendiamo allora conto che dietro le apparenze, i comportamenti strani, ci sono persone con bisogni diversi. Creature che vivono al di là delle nostre frontiere mentali costruite con stereotipi, etichette e pregiudizi.

L’airone, allora, non rubava per dispetto e i vermi non erano per lei. Il cucciolo lo capisce subito dopo e non esita ad aprirle il cuore, offrendole tutti i vermi del cestino. Quello che avviene dopo questo atto meraviglioso (e solidale) dimostra quanto possono essere potenti gli effetti della generosità.

Impariamo da Joy Story, questo cortometraggio speciale. Lasciamo che il cucciolo e l’airone ci insegnino una preziosa lezione di vita, non comportiamoci come il pescatore che non percepisce niente, che volta le spalle a quanto di magico, unico e speciale offre la vita.


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