La pluviofobia: sintomi, cause e trattamento

La pluviofobia è una paura apparentemente immotivata e associata ad alcuni fenomeni meteorologici, quali pioggia, fulmini e tormente di vento.
La pluviofobia: sintomi, cause e trattamento
Sergio De Dios González

Revisionato e approvato da lo psicologo Sergio De Dios González.

Ultimo aggiornamento: 03 gennaio, 2023

Quando si verifica l’evento scatenante, le persone che soffrono di una fobia vengono travolte da una sofferenza che preferirebbero evitare. Alcuni stimoli fobici si verificano molto raramente e alcuni sono persino facilmente evitabili. Altri stimoli, invece, sono piuttosto comuni, come nel caso della pluviofobia. In questo articolo parleremo proprio di questa fobia, dei sintomi, delle cause e del trattamento.

Si parla di pluviofobia quando il soggetto prova un’intensa paura verso tutto ciò che è associato alla pioggia, ovvero tormente, fulmini, tuoni, lampi, ecc. Si tratta di una fobia che può diventare decisamente invalidante, perché l’oggetto delle proprie paure può essere piuttosto generico e presentarsi molto spesso.

Questa fobia prende anche il nome di ombrofobia e la sua comparsa può durare tutta la vita, sebbene sia più comune in giovinezza e nei primi anni dell’età adulta.

L’ansia è un piccolo ruscello di paura che attraversa la mente. Se alimentata, può diventare un torrente che annegherà tutti i nostri pensieri.

-A. Roche-

Sintomi della pluviofobia

Quando un individuo ha una fobia, il suo sistema nervoso reagisce come se fosse esposto a una minaccia molto seria. In base al livello di intensità, questa paura può essere paragonata a quello che provavano i nostri antenati quando venivano inseguiti da un animale o a come ci sentiremmo oggi se nel bel mezzo di un tunnel ci accorgessimo che stiamo per essere travolti da un treno.

Di conseguenza, ciò provoca uno stato d’animo caratterizzato dall’ansia, arrivando persino a causare un attacco di panico.

Donna preoccupata davanti alla finestra

I sintomi più comuni sono di solito iperventilazione, squilibri gastrointestinali, tachicardia, sensazione di oppressione al petto e alla testa, nausea, mal di testa, difficoltà respiratoria, ecc. Tutto questo rappresenta motivo di grande sofferenza per la persona, il che in molti casi spinge a prendere delle misure per evitare lo stimolo.

Le fobie possono essere l’effetto dell’evoluzione di una paura, che inizia con un piccolo timore e si evolve fino a provare lo stesso terrore che proveremmo dinnanzi a una minaccia che riteniamo essere mortale. Al tempo stesso, i livelli di ansia dipenderanno anche dalla gravità del fenomeno meteorologico (intensità dello stimolo fobico). Non saranno gli stessi in caso di pioggerella o di una grande tormenta.

Fattori scatenanti

Si tratta di un tipo ben specifico di fobia associata alla pioggia, per cui chiunque potrebbe svilupparlo. Non è necessario che si presentino dei fattori che predispongono a questa alterazione della psiche.

Di solito a scatenarla è un’esperienza negativa sofferta a seguito di piogge torrenziali, inondazioni, gravi tormente, lampi o qualunque fenomeno meteorologico di questo tipo, particolarmente forte. Questo, almeno, è quanto sostiene lo psicologo Arturo Bados.

In questi casi, il soggetto si sente particolarmente vulnerabile dinnanzi alla forza della natura. Di conseguenza assocerà determinati fenomeni naturali, in questo caso la pioggia, alla mancanza di controllo e alla paura. L’associazione mentale entrerà in gioco in anticipo rispetto allo stimolo o mentre è attivo lo stimolo fobico.

Strategia di intervento per la pluviofobia

La prima cosa da fare quando si soffre di pluviofobia è rivolgersi a uno specialista, in modo da ricevere una diagnosi sulla gravità del disturbo, sulle cause scatenanti, sui sintomi e sulle reazioni che provoca, allo scopo di stabilire l’intervento più indicato a seconda del caso.

Donna dallo psicologo

In genere l’intervento si basa su un’esposizione con prevenzione di risposta. Consiste nell’esporre la persona in modo del tutto fittizio alle cause e ai fatti che scatenano la fobia; ciò avverrà per un breve lasso di tempo, definito dallo specialista, che aumenterà se il professionista lo reputa necessario.

Grazie a questa esposizione, si cerca di riprodurre l’ansia e a ridurla evitando che il soggetto risponda con una reazione elusiva. L’esposizione durerà finché non si sarà verificata un’effettiva riduzione.

La pluviofobia è una delle fobie più dolorose, perché è impossibile isolarsi dalla causa scatenante, ovvero la pioggia, le tormente e altri fenomeni meteorologici. Prima si interviene meglio è.

L’uomo che ha paura in assenza di pericolo inventa il pericolo per giustificare la sua paura.

-Alain Emile Chartier-


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  • Olesen, J. (2018). Fear of Rain Phobia – Ombrophobia. Fearof.net
  • S.n. (2011). Ombrofobia: el extraño mal que hace que las personas tengan miedo a la lluvia. Publimetro

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