La poesia per calmare il dolore

Attraverso la poesia possiamo tracciare il cammino verso il nostro Io più profondo. Ciò ci permetterà di ritrovare noi stessi e di accendere la nostra luce.
La poesia per calmare il dolore
María Alejandra Castro Arbeláez

Scritto e verificato la psicologa María Alejandra Castro Arbeláez.

Ultimo aggiornamento: 03 febbraio, 2023

Ci sono alcuni momenti della vita in cui sentiamo che ci hanno spezzato il cuore in mille pezzi, che i nostri pensieri sono andati in frantumi e che il nostro corpo è esausto. Facciamo fatica ad aprire gli occhi e ci immergiamo nelle profondità della nostra sofferenza. Sentiamo che la tempesta resterà con noi. In questi momenti possiamo rivolgerci alla poesia per calmare il dolore.

E questo perché parte del nostro dolore troverà conforto in essa. Vi invitiamo a percorrere insieme a noi un viaggio nello straordinario legame tra l’arte e il benessere; scopriremo come la poesia aiuta a calmare parte della sofferenza che ci portiamo dietro, nel nostro bagaglio emotivo.

Non permettere che la vita ti sfugga di mano senza viverla.

-Walt Witman-

Arte e salute

L’arte è uno strumento potente, che funge sia da sostegno sia da mezzo per esprimere fatti di cui siamo coscienti e no. Attraverso le diverse forme artistiche, possiamo dimostrare come ci sentiamo, cosa pensiamo e come siamo. Questo ci aiuta a lasciarci andare e a riflettere su noi stessi.

In diversi ambiti che riguardano la salute si fa uso dell’arte per calmare il dolore. Attraverso la musica, la pittura, la fotografia, il teatro… A ciascuno la sua forma di arte, ma può servire a tutti noi. Per esempio, vedere la vita con ironia aiuta le persone con un tumore terminale, motivo per cui in alcuni ospedali si offre la clownterapia. Le persone con Alzheimer vengono stimolate con odori che risvegliano le loro emozioni; mediante l’arteterapia molti riescono ad affrontare i propri traumi.

Con questo non stiamo dicendo che l’arte annulla del tutto il dolore, ma che tutti possiamo in qualche modo trarne beneficio. Questi effetti terapeutici si devono al legame dell’arte con la mente e con i rapporti sociali. In virtù di una interconnessione, il dolore può quindi ridursi.

La poesia aiuta ad attenuare il dolore

Secondo l’Accademia della Crusca la poesia è la “manifestazione della bellezza o del sentimento estetico espresso attraverso la parola, in versi o in prosa”. Le parole comunicano emozioni, pensieri e azioni. Grazie a esse possiamo raggiungere uno stato di calma. In che modo?

Le poesie sono ricche di simboli, storie ed espressioni che possono toccarci l’anima. Sono talmente potenti da sintonizzarsi con gli strati più profondi del nostro essere. Ecco che possiamo sentire che c’è qualcuno che ha vissuto le nostre stesse esperienze. Un po’ come se avessero colto l’attimo.

Quello che noi non riusciamo nemmeno a tradurre a parole, è raccontato dalla poesia con una chiarezza tale che sembra svelare i nostri più intimi segreti.

Psicoterapia, scuola e comunità

La poesia in veste di terapia

La poesia è stata utilizzata a scopi terapeutici nel corso della storia dell’umanità. Per esempio, Aristotele arrivò a parlare di catarsi attraverso la poesia, che consentiva una guarigione emotiva. All’inizio del XIX secolo è stata utilizzata dalla psichiatria in quanto parte dei consigli di lettura per i malati mentali, grazie a Benjamin Rush.

L’autore della psicopoetry (poesia-terapia) è stato Eli Griefer, poeta volontario presso l’Ospedale Statale Creedmoor, a New York, che ha collaborato con lo psichiatra Jack J. Leedy. I due trascrissero i principi di questa terapia e suggerirono di servirsi della poesia nel trattamento dei disturbi emotivi. Nel 1981 nacque l’Associazione nazionale di Psicopoetry, che organizza ogni anno conferenze in giro per gli Stati Uniti.

Negli ultimi anni sono stati pubblicati numerosi libri in cui la poesia è riconosciuta come strumento della psicoterapia; tra questi si trovano i testi della The Princeton Encyclopedia of Poetry and Poetics. Per analizzare a fondo gli studi scientifici più recenti al riguardo, si può sfogliare la rivista Journal of Poetry Therapy.

La poesia aiuta a esprimersi in uno spazio sicuro e ad aprirsi, passo dopo passo. Attraverso le metafore ci aiuta ad andare oltre i significati della parola e a entrare in contatto con il nostro mondo più profondo, oltre a farci visualizzare ciò che proviamo, pensiamo e come agiamo.

Ma aiuta anche a calmare il dolore. Da un lato, ci permette di sublimare l’angoscia e dall’altro di addentrarci in simboli, parole e immagini che ci aiutano a generare contenuti che non sappiamo esprimere con il linguaggio quotidiano.

La poesia nel settore dell’educazione e per la comunità

La poesia può essere una risorsa educativa per nutrire l’intelligenza emotiva in classe. Qualità molto studiata, ma poco spesso applicata in ambito scolastico, seppur necessaria alla pari di qualunque altra materia.

Rafforza l’espressione creativa che favorisce l’autoconoscenza, aiuta a esprimere parti della nostra ombra, a essere compassionevoli, a generare empatia, a creare contenuti profondi, a riconoscerci, a rilasciare le tensioni e a trasformare la sofferenza in apprendimento.

Si può fare uso della poesia anche quando si lavora con le comunità, poiché permette di riunire le emozioni, i pensieri e le azioni di chi le compone; inoltre, rafforza il momento della creazione, facendo leva sulle radici, le tradizioni e le proprie credenze.

Possiamo scavare a fondo nelle comunità attraverso poesie collettive, che uniscono e aiutano ad andare oltre la comunità. Avvicinano la popolazione, riscattano il valore delle metafore ancestrali, in cui vengono narrate storie ricche di lezioni di vita.

Per riassumere, la poesia ci avvicina alle nostre zone di ombra e ci aiuta a costruire un percorso facendo uso delle parole per dare luce a nuovi orizzonti. Allevia il peso per l’anima attraverso l’espressione delle nostre ombre. Uno strumento per scavare e risplendere che placa il dolore e che ci aiuta a trasformarlo e superarlo.

La poesia
semina occhi nella pagina,
semina parole negli occhi.
Gli occhi parlano,
le parole guardano,
gli sguardi pensano.

-Octavio Paz-


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  • Mazza, N. (2017). The evolution of poetic inquiry practice, education, and evaluation in poetry therapy, 30 (1). Doi: https://doi.org/10.1080/08893675.2017.1260197

  • Mazza, N. (2017). Poetry therapy: Theory and practice. (2ed) New York: Routledge.


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