La respirazione olotropica per il benessere
La respirazione olotropica è una tecnica propria della psicoterapia esperienziale. Quest’ultima è un approccio che prevede di intervenire sulle persone complessivamente sane di mente sottoponendole a un’esperienza che le aiuti a capire meglio chi sono e che posizione adottano nelle diverse situazioni di vita reale.
La psicoterapia esperienziale affonda le sue radici nella cosiddetta psicologia transpersonale che, a sua volta, è una branca della psicologia umanista, sorta negli anni ’60. Per quanto riguarda la respirazione olotropica, si tratta di una tecnica appositamente pensata dallo psichiatra ceca Stanislav Grof.
L’obiettivo principale della respirazione olotropica è quello di raggiungere stadi della coscienza inesplorati. Questa esperienza è simile a quella che potrebbe darsi mediante il consumo di alcuni psicotropi, come quelli usati dagli sciamani o da alcuni guru spirituali. La differenza, in questo caso, è che si raggiunge per mezzo della respirazione e ha una finalità terapeutica.
Cos’è la respirazione olotropica?
La respirazione olotropica è una tecnica che consiste nell’iperventilazione controllata e ha lo scopo di creare uno stato di coscienza diverso e, in teoria, più esteso. Il fine è incrementare la conoscenza di sé e offrire effetti psicoterapici.
La parola “olotropico” proviene dalla radice greca holos, che significa “totalità”, e da trepein, che significa “andare verso”. Dal punto di vista etimologico, dunque, significa “muoversi verso la totalità”.
L’iperventilazione è una forma di respirazione più veloce e profonda rispetto a quella normale. In una comune respirazione si inspira ossigeno e viene emessa anidride carbonica o CO2. La respirazione intensa e accelerata nel caso dell’iperventilazione produce un aumento del volume di ossigeno e una riduzione del diossido di carbonio. In condizioni normali ciò provoca disturbi come ansia, intorpidimento, svenimenti, ecc.
Nella respirazione olotropica l’iperventilazione è indotta e regolata. Questa tecnica può essere eseguita solo in condizioni controllate e, in genere, in gruppo. In caso contrario, potrebbe provocare effetti indesiderati, come attacchi di panico. Si sconsiglia questo metodo a chi soffre di ipertensione, malattie respiratorie, neurologiche o di problemi di salute mentale.
La tecnica
Di solito si inizia con una formazione di base per spiegare la tecnica, descriverne i benefici e indicare le misure da adottare per metterla in pratica. Le sedute di respirazione olotropica di solito sono lunghe e non durano meno di quattro ore.
La sessione deve svolgersi in un luogo comodo e silenzioso. Inizia quando “colui che si appresta a respirare” entra in questo spazio, quasi sempre senza scarpe, per poi sdraiarsi su un materassino. A questo punto si accende una musica rilassante, di solito tibetana, cinese o induista. La musica non deve mai essere interrotta durante la sessione. Quando il partecipante si sarà accomodato, inizierà una respirazione lenta.
A occhi chiusi o coperti da una mascherina, ha inizio la fase di iperventilazione. Bisogna respirare velocemente e senza sosta durante le ore successive. Vi è sempre qualcuno che dirige la sessione e talvolta i partecipanti assumono a turno il ruolo di “respiratori” o “supervisori”, uno dopo l’altro.
Conclusa la sessione di respirazione propriamente detta, ognuno dovrà colorare un mandala o, in ogni caso, realizzare un disegno simbolico che rifletta le emozioni provate in quel momento. Alla fine, si farà una riunione di gruppo durante la quale condividere le esperienze personali.
I benefici della respirazione olotropica
A seguito dell’iperventilazione ripetuta per un certo arco di tempo, ci si aspetta di entrare in un nuovo stato di coscienza. Lo scopo è accedere agli strati più profondi della psiche e, di conseguenza, ai contenuti inconsci di particolare valore per il partecipante.
In genere tornano a galla episodi dimenticati o repressi; persone, situazioni, emozioni o sensazioni. Tutti questi sono considerati contenuti molto importanti per ogni persona. In particolare, riemergono perché sono rimasti bloccati e riaffiorano grazie alla tecnica dell’autocoscienza.
La scienza sostiene che la respirazione olotropica sia una tecnica in grado di offrire benefici, soprattutto in termini di rilassamento e di equilibrio emotivo. Tuttavia, non disponiamo di prove scientifiche di un’effettiva alterazione della coscienza che permetta di esplorare a fondo l’inconscio. Chi la pratica, invece, assicura che è possibile.
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Corporalidad, R. H. (2014). Respiración Holotrópica y Corporalidad: Una Marca Transversal. Journal of Transpersonal Research©, 6(1), 95-102.