La vocazione e come trovarla

Vi manca la vocazione? Nessun lavoro vi ispira? Oggi scoprirete che è possibile essere artefici della stessa. Che aspettate a metterla in moto?
La vocazione e come trovarla

Ultimo aggiornamento: 28 gennaio, 2021

Siete convinti che la vocazione sia innata? Alcune persone nascono certamente con un kit di abilità che permettono loro di affermarsi in alcuni campi. Chi nasce, ad esempio, con una certa facilità a trasmettere informazioni o concetti su una materia specifica o chi è bravo ad aiutare gli altri ad assimilarli potrebbe diventare un ottimo insegnante.

Per alcune persone, invece, è davvero impossibile trovare la propria vocazione? La risposta è no. Come vedremo nelle righe che seguono anche questa capacità può essere appresa. Occorre, però, partire dalla domanda: che cos’è esattamente la vocazione?

Potremmo definirla come l’inclinazione di un individuo nei confronti di una professione specifica. Ma non sempre le abilità necessarie sono subito disponibili, in questo caso devono essere acquisite e sviluppate.

Costruire la vocazione

C’è chi non si identificherà in questa situazione. Può accadere, ad esempio, di non disporre delle competenze necessarie a trovare la propria vocazione, chi non è vissuto in un ambiente che le abbia favorite o chi non ha le possibilità di svilupparle. Cosa succede in questi casi? Siamo destinati a essere infelici in ambito lavorativo?

Forse il vostro attuale lavoro non vi entusiasma e quello che vi motiva è il bisogno di avere uno stipendio. Questo può accadere in ogni campo, da chi lavora nelle pulizie, in un’agenzia assicurativa o nel telemarketing all’imprenditore. Non amare quello che facciamo ci fa sentire demotivati, incapaci di fare del nostro meglio. Ma tutto questo  si può cambiare.

“La tragedia è non avere nessun obiettivo da raggiungere.”

– Benjamin Mays-

Donna stressata sul lavoro.

Uno dei modi migliori per iniziare a definire la propria vocazione è migliorare le proprie capacità frequentando un corso o iscrivendosi a un laboratorio. In alcune aziende vengono forniti incentivi ai dipendenti che desiderano migliorare nel proprio lavoro. L’incentivo può essere rappresentato da un aumento di stipendio, la prospettiva di una promozione o l’offerta di formazione a carico dell’azienda.

A volte sentirci più professionali e fare bene il nostro lavoro può portarci ad amarlo. Che sia tradurre un testo o servire i clienti al tavolo di un ristorante, la vocazione può essere plasmata.

Sentirsi orgogliosi del proprio lavoro

Un altro aspetto a cui si giunge quando si cominciano a perfezionare le competenze e le abilità. Via via che ci scopriamo più efficienti, produttivi, persino creativi, diventiamo orgogliosi della nostra attività. L’interesse aumenta e cominciamo a dimenticare quell’apatia iniziale.

Quando riusciamo a costruire la nostra vocazione, la conseguenza positiva è che otterremo uno stimolo aggiuntivo: il riconoscimento. Essere apprezzati dagli altri non sarà altro che la conferma che ci stiamo avvicinando ai nostri obiettivi.

“La vocazione è la spina dorsale della vita”.

– Nietzsche –

Donna sorridente con vocazione professionale.

Bastano cinque minuti

Trovare la vocazione può non essere un compito facile. In questi casi, lo stesso lavoro di ricerca diventa una sfida. Chi invece ha una vocazione “di serie” può saltare questo passaggio, ma dovrà ugualmente formarsi, perfezionare le proprie capacità e, a volte, affrontare prove selettive (come gli esami di categoria) che possono causare molta frustrazione.

Invece di gettare la spugna o ripetere continuamente “Non ce la farò”, iniziamo a dedicare cinque minuti al giorno a capire come migliorare il nostro rendimento sul lavoro; a imparare qualcosa di nuovo che ci consenta di aspirare a una posizione migliore o, semplicemente, ad assorbire quelle informazioni che ci aiutano a migliorare una delle nostre abilità.

Cinque minuti al giorno da dedicare alla costruzione della nostra vocazione è un obiettivo possibile. Non ci sono scuse. E voi, avete capito subito la vostra vocazione o avete dovuto costruirla?


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • Ali Jafella, Sara, & Villafañe de Gil, Dora. (2004). Orientación vocacional y desarrollo de competencias. Orientación y sociedad4, 83-89. Recuperado en 08 de marzo de 2019, de http://www.scielo.org.ar/scielo.php?script=sci_arttext&pid=S1851-88932004000100005&lng=es&tlng=es.
  • Perales, Alberto, Mendoza, Alfonso, & Sánchez, Elard. (2013). Vocación médica: necesidad de su estudio científico. Anales de la Facultad de Medicina74(2), 133-138. Recuperado en 08 de marzo de 2019, de http://www.scielo.org.pe/scielo.php?script=sci_arttext&pid=S1025-55832013000200009&lng=es&tlng=es.
  • Perrenoud, P. (2008). Construir las competencias,¿ es darle la espalda a los saberes?. REDU: Revista de Docencia Universitaria, (2), 5.
  • Sapiro, G., & Cerviño, M. E. (2012). La vocación artística entre don y don de sí. Trabajo y sociedad: Indagaciones sobre el empleo, la cultura y las prácticas políticas en sociedades segmentadas, (19), 33.
  • Vidal Ledo, María, & Fernández Oliva, Bertha. (2009). Orientación vocacional. Educación Médica Superior23(2) Recuperado en 08 de marzo de 2019, de http://scielo.sld.cu/scielo.php?script=sci_arttext&pid=S0864-21412009000200011&lng=es&tlng=es.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.