L'anziano e la gru: commovente storia
Si narra che, molto tempo fa, un uomo dalla lunga chioma canuta giunse in un villaggio remoto. L’anziano portava sempre con sé una gru. Formavano una coppia strana, poiché di norma questi uccelli non sono molto legati agli umani. Tuttavia, l’anziano e la gru erano sempre insieme, ovunque andassero.
I paesani sostenevano che quell’uomo fosse estremamente saggio. Dicevano che era famoso in tutta la regione per i suoi grandi insegnamenti. Tuttavia, l’anziano era molto umile. Si sistemò nei pressi di una mangiatoia, insieme alla gru, che restava sempre ferma davanti a lui.
“Tutti gli animali diffidano dell’uomo, e non hanno tutti i torti, ma quando sono sicuri che non vuol far loro del male, la loro fiducia diventa così grande che bisogna essere più che barbari per abusarne.”
-Jean-Jacques Rousseau-
La gente cominciò incuriosirsi. Si avvicinavano per guardarlo da lontano, ma lui non li vedeva neanche. Solo la gru sembrava ricambiarli attenta. Presto gli abitanti del posto cominciarono a portargli del cibo e qualcosa per coprirsi, poiché lo vedevano molto indifeso. L’anziano e la gru davano il loro benvenuto a chiunque li aiutasse.
L’anziano e la gru vengono interrogati
Un giorno, quando già si era fatta sera , un contadino si avvicinò dove l’anziano e la gru riposavano. Quest’ultima si spaventò alla vista dell’uomo e iniziò a battere le ali per svegliare l’anziano che stava sonnecchiando. Questi dette il suo benvenuto al visitatore e gli chiese come potesse essergli utile.
Il contadino si sedette davanti all’anziano e gli confessò di avere una domanda da porgli. Gli era stato detto che era un uomo molto saggio e voleva sapere se poteva dargli questa risposta. L’anziano rispose: “Nessuno è abbastanza saggio da poter rispondere a tutto ma, se posso esserti utile, lo farò”.
Il contadino gli disse che voleva sapere come aprire le porte del cielo e quelle dell’inferno . Voleva avere sempre accesso al cielo, mentre non voleva mai andare all’inferno. Per questo voleva sapere come si aprissero le sue porte, per evitare di farlo. L’anziano e la gru restarono attenti. Quando il contadino finì di parlare, l’anziano disse: “Che domanda sciocca! Si vede che sei un uomo davvero ignorante!”
Sentendo ciò, al contadino salì la collera e tentò di colpire l’anziano. La gru si mise in mezzo e glielo impedì. Allora il contadino comprese che l’anziano era cieco e che l’uccello era la sua guida. Provò vergogna per aver desiderato aggredirlo e la sua collera si dissipò. A quel punto, provò solo compassione per quell’anziano indifeso e gli chiese perdono . L’anziano allora gli disse: “L’ira ti ha aperto la porta dell’inferno. La compassione quella del cielo”.
Sapere e non sapere…
Il contadino restò a bocca aperta. Si accorse che si trattava davvero di un maestro molto saggio. Lo ringraziò subito per l’insegnamento e poi raccontò l’accaduto a tutto il paese. Iniziò allora un lungo pellegrinaggio fino a dove vivevano l’anziano e la gru. Alcuni volevano delle risposte, mentre altri si limitavano a contemplarlo e a stargli accanto. Emanava grande pace.
Una sera un giovane arrivò fin dove si trovavano l’anziano e la gru. Il suo atteggiamento era misterioso. Si avvicinò e, a voce bassa, disse:
-Maestro, ci sono delle persone che parlano di te in modo malvagio…
-Un momento! –disse l’anziano-. Sai per certo ciò che mi stai dicendo? Hai sentito qualcuno parlare di me in modo malvagio?
Il giovane pensò un attimo e disse:
-No. Non l’ho sentito personalmente. Mi è stato riferito… In paese si dice questo…
L’anziano e la gru restarono per un momento in silenzio. Lui sembrava riflessivo e lei, come sempre, gli stava accanto all’erta per proteggerlo. Il meraviglioso uccello gli era grato perché l’aveva liberato da una trappola nel bosco. Da allora, era diventato suo compagno e la sua guida, dato che l’uomo era cieco.
Un grande insegnamento
Dopo aver meditato per un po’, il maestro si rivolse al giovane che era venuto per raccontargli cosa si diceva in paese. Gli chiese:
–Ciò che sei venuto a dirmi apporta qualche beneficio a me o alla mia amica gru?
Il giovane, di nuovo, si fermò un attimo a pensare e poi disse:
-In realtà no. A essere sincero, tutto il contrario. Ciò che mi hanno rivelato aver sentito dire sul suo conto potrebbe tormentarla, e forse anche la sua amica –disse, riferendosi alla gru.
L’anziano e la gru restarono di nuovo in silenzio per un momento. Poi il maestro disse:
-Ho un’ultima domanda per te. È necessario che sappia cosa dicono di me e della mia amica gru?
-No. In realtà no –gli rispose pensieroso il giovane.
-Allora vai –disse l’anziano-. Quando non sai se qualcosa è vero e non genera alcun bene, non c’è bisogno di comunicarlo, non vale la pena di parlarne.