Lavorare di notte: come condiziona la nostra salute?
Sono molti gli impieghi che prevedono lo svolgimento della giornata lavorativa durante le ore notturne. Professionisti della salute, guardiani notturni, persone che viaggiano spesso… sono alcune delle professioni che sviluppano tutta o parte della loro attività lavorativa. E sono molti gli studi che dimostrano che lavorare di notte riduce in gran parte la qualità e la speranza di vita.
Non è facile abolire il lavoro notturno, dato che diversi servizi pubblici devono essere svolti necessariamente di notte. Tuttavia, molte istituzioni insistono per abbassare il carico ore quando si è costretti a lavorare di notte.
Quali lavori vengono svolti di notte
Di fronte al crescente aumento di stabilimenti con orario di apertura di 24 ore, si stanno creando molti posti di lavoro notturni. A questi si aggiungono, i netturbini o chi si occupa della manutenzione di impianti in funzione durante la giornata (stazioni di treni o autobus, per esempio), oppure i conducenti di veicoli come i camion.
Ricordiamo anche i servizi di base del settore sanitario: professionisti degli ospedali, dottori in medicina e altre discipline sanitarie che effettuano servizi di guardia per garantire assistenza e tutelare la salute dei pazienti. Queste professioni non vengono esercitate esclusivamente in orario notturno, ma prevedono diversi turni (mattina, pomeriggio e notte).
Che cosa accade se non si dorme di notte
Quando non dormiamo di notte, non riposiamo in modo normale. Questo si deve a precise motivazioni biologiche: il nostro cervello è programmato per riposare di notte. Le persone che devono lavorare di notte riposano circa 1-2 ore meno del resto, e solo quelle più giovani di 35 anni riescono a dormire quasi come le persone che non affrontano i turni notturni.
Tuttavia, non dobbiamo tenere conto solo della quantità di ore, ma anche della qualità del sonno. Di notte il corpo secerne un ormone chiamato melatonina. Quest’ormone regola i nostri ritmi biologici, permette al corpo di sapere “quando è giorno e quando è notte”.
Di conseguenza, il corpo subisce dei cambiamenti ormonali quando non riposiamo di notte. Le sperimentano cambiamenti a livello mestruale e sono più propense a soffrire di tumore al seno. Un’altra grave conseguenza del lavoro notturno è la perdita di 5 anni di vita ogni 15 turni notturni.
Oltre a questi cambiamenti, è frequente l’irritabilità , maggiori possibilità di soffrire di una malattia cardiovascolare, cattive abitudini alimentari, problemi digestivi, disturbi del sonno, stanchezza cronica e persino un risentimento in merito alla vita sociale e familiare.
Lavorare di notte: mitigare le conseguenze
Quando dobbiamo lavorare di notte, dobbiamo seguire alcuni precetti che aiutino il nostro corpo a funzionare con una certa normalità .
- Evitare di lavorare di notte dopo i 35 anni: se possiamo scegliere, è importante non svolgere lavori notturni superati i 35 anni, età limite entro la quale il corpo si riprende con maggiore facilità.
- Dormire prima di andare a lavorare, preferibilmente quando sta facendo buio: è molto vantaggioso concedersi circa un’ora e mezza di sonno prima di andare al lavoro e dopo le 9 di sera. In questo momento del giorno il cervello è pronto a produrre la melatonina.
- Portare occhiali scuri quando si esce dal lavoro: se quando usciamo dal lavoro indossiamo un paio di occhiali da sole, “inganneremo” il cervello durante il tragitto verso casa, dove potremo poi abbassare le persiane e dimenticarci che è giorno.
- Assumere melatonina: se il nostro corpo non è capace di rilasciarla in modo normale, dobbiamo assumerla mezz’ora prima di andare a letto, per simulare un sonno naturale.
- Isolarsi dal rumore: dobbiamo fare tutto il possibile per evitare di sentire i rumori mentre dormiamo dato che lo stato di veglia caratteristico del giorno può compromettere la qualità del sonnoa.
- Periodici controlli di salute: rientra nei diritti di qualsiasi lavoratore sottoporsi a test e controlli che determinino se il suo stato di salute è quello appropriato a svolgere il lavoro notturno. Nel caso dei professionisti sanitari, questo è utile per sospendere i turni notturni quando è la salute a risentirne.
Dormire è un bisogno, come mangiare e bere, e dobbiamo promuovere un corretta igiene del sonno in tutta la popolazione per ricevere buoni servizi da parte di chi lavora in condizioni più dure.