Le parole che usiamo sono il riflesso della nostra anima
Vi siete mai chiesti quanto sono importanti le parole? Servono a spiegare il significato degli oggetti o delle situazioni, in modo tale che chi le ascolta possa partecipare ad un’informazione condivisa.
Con le parole comunichiamo, ci esprimiamo e comprendiamo. Bisogna pensare che esprimere con grande precisione quello che proviamo è -insieme ad altri elementi- quello che ci rende davvero umani.
Il linguaggio, dunque, ha una grande influenza sul risultato dei nostri progetti o sull’andamento delle nostre relazioni. Allo stesso modo, osservare come parla una persona ci dà molte informazioni sui suoi pensieri, sui suoi atteggiamenti e sulle sue convinzioni.
Secondo lo psicologo James W. Pennebaker, ricercatore dell’Università del Texas (USA), l’uso che facciamo delle parole tramite il linguaggio orale e scritto dice molto più della nostra natura e del nostro stato psicologico che del loro contenuto.
Pennebaker analizza da 20 anni discorsi orali e scritti. La sua conclusione è che le parole funzionali, come i pronomi, possono dire molto più del nostro stato d’animo, di come pensiamo e di chi siamo rispetto a qualsiasi verbo o sostantivo.
Secondo questo ricercatore, la chiave risiede nei pronomi, nelle preposizioni e negli articoli che, anche se in apparenza non possiedono carica semantica, sommano la metà delle parole che usiamo ogni giorno e rivelano fortemente i nostri obiettivi primari.
Articoli, preposizioni, pronomi. Parole alle quali non diamo molta importanza perché crediamo che ci servino solo a dare un ordine logico alle nostre idee. Tuttavia, il modo o la frequenza con cui le usiamo dicono molto di noi.