L'energia sprigionata dalle nostre relazioni
L’energia sprigionata dalle nostre relazioni ci determina. Viviamo in un mondo in cui siamo contagiati dalle emozioni altrui, in cui il magnetismo dei gesti, delle parole e dei movimenti degli altri può affascinarci o farci sentire a disagio. Noi esseri umani sono collegati da fili invisibili che ci condizionano in molti modi, ma che non sempre percepiamo.
A prima vista, queste idee che parlano di energia sprigionata dalle nostre relazioni possono sembrare tanto strane quanto affascinanti. Va notato che negli ultimi anni, e con i progressi nello studio delle emozioni e della medicina cinestetica, stanno emergendo nuovi campi di interesse che meritano di essere menzionati. Un esempio è il lavoro sulla cosiddetta intelligenza corporea.
“Quando sei entusiasta di quello che fai, senti energia positiva”.
Paolo Coelho-
Secondo questa teoria, le persone dovrebbero essere più consapevoli delle loro energie interiori, quelle che aderiscono al loro corpo e che non sempre vengono riconosciute. Quando parliamo di “energie”, ci riferiamo prima di tutto a quegli stati emotivi che ci limitano o ci espandono come esseri umani, e che proiettiamo in qualche modo anche sugli altri.
C’è un aspetto interessante che viene evidenziato da questa prospettiva teorica. La maggior parte di noi non sa di vivere in un mondo abitato esclusivamente da questi campi di energia emotiva, mentale e fisica. Al di là della materia, al di là di un ambiente di lavoro con i suoi lavoratori e la sua struttura, al di là anche di una bella casa con tutti i lussi e i comfort, c’è una rete di emozioni che permea tutto…
L’energia sprigionata dalle nostre relazioni
Ogni cellula, fibra nervosa, rete neurologica e tessuto del nostro corpo ha bisogno di energia per funzionare. Gli esseri umani sono mossi da un’intera rete di impulsi. È lì che i neuroni comunicano tra loro, formando alcune onde cerebrali elettriche in base a quello che facciamo, pensiamo o sentiamo in ogni istante.
I nostri stati d’animo lasciano le loro “impronte” nel contesto in cui ci troviamo. Abbiamo parlato di contesti di lavoro e di alcune abitazioni. Abbiamo notato tutti in un momento o nell’altro che quando attraversiamo la soglia di casa di un amico o iniziamo un nuovo lavoro, qualcosa di impercettibile ci fa sentire a disagio, spegne il nostro buon umore.
Le emozioni, e soprattutto quelle che provengono da stress, tensione e ansia, sono facilmente trasmissibili. Gli psicologi la chiamano “legge dello scambio” ed è caratterizzata da un’alterazione del nostro stato mentale ed emotivo causata dall’atteggiamento e dagli stati emotivi di chi ci circonda. Questa “temperatura” dell’animo ci può causare più costi che benefici: esaurimento fisico, bassa motivazione, pensieri distorti, disagio.
L’energia liberata dalle nostre relazioni crea una certa atmosfera. Questo campo energetico (arricchente o invalidante) determinerà il nostro benessere o il nostro disagio. Psicologi esperti in questo campo ci dicono che l’obiettivo sarebbe quello di lavorare sulla legge dello scambio uniforme di energia. Vale a dire, creare una reciprocità emotiva di cui tutti possiamo trarre beneficio.
Questo obiettivo è senz’altro il più desiderabile in qualsiasi organizzazione lavorativa, in qualsiasi famiglia, rapporto di coppia, ambiente scolastico, ecc. Per raggiungere tale proposito, dobbiamo partire da noi stessi, ed è anche qui che la nostra intelligenza corporea può aiutarci.
L’energia sprigionata dalle nostre relazioni: elemento chiave per il benessere
Tutti noi vogliamo avere relazioni soddisfacenti, fluide e significative. Tuttavia, a volte incontriamo alcuni attriti. La comunicazione con il partner, i figli o i colleghi potrebbe essere diventata un po’ più complicata negli ultimi tempi. Nei nostri compiti e nelle nostre azioni quotidiane possiamo sentirci meno produttivi, meno creativi.
L’energia sprigionata dalle nostre relazioni non è limitata solo alle altre persone. Il nostro rapporto con il lavoro e la nostra attività fisica o mentale è un’altra dinamica che richiede molta energia (motivazione, interesse, atteggiamento positivo…). L’idea è dunque quella di utilizzare tutte le nostre emozioni e gli stati mentali a nostro favore per godere di quello che facciamo. Vogliamo migliorare le nostre relazioni personali, avere un impatto positivo sugli altri e creare ambienti energetici arricchenti.
Vediamo alcuni modi per farlo.
Imparare a capire il proprio corpo per usare l’energia a proprio vantaggio
- Quando vi alzate la mattina, siate consapevoli di come vi sentite. L’intelligenza corporea ci ricorda che molti dei nostri stati emotivi sono somatizzati nel nostro corpo: tensioni, mal di stomaco o di testa, dolori muscolari…
- Tenete a mente che questo disagio fisico spesso finisce per essere proiettato nello stile del nostro linguaggio e del nostro atteggiamento ⇔ Mi alzo stanco, non ho voglia di fare niente e finisco per proiettarlo sul mio partner rispondendogli male o facendo un commento inappropriato.
- L’ideale è prendere coscienza di questo stato emotivo e trovare la radice del problema. Non vale la pena rinviare, non vale la pena prendere un antidolorifico e limitarci a “funzionare”, perché quell’emozione, quel disagio è ancora latente e può diminuire la qualità delle nostre relazioni.
- Cambiare il polo energetico. Quando ci alziamo la mattina forse non abbiamo molto tempo per effettuare tecniche di rilassamento o di gestione dello stress. È un punto che dobbiamo rinviare, ma non trascurare. Per cambiare il flusso di questa energia interna negativa, sarebbe consigliabile applicare strategie semplici che ci forniscono un rapido benessere:
- Una colazione sana.
- Ascoltare musica rilassante mentre si è al lavoro.
- Camminare praticando la respirazione profonda.
Ultimo punto, ma non per questo meno importante, vi è un dettaglio che non possiamo dimenticare. L’energia che proiettiamo sugli altri è la stessa che finiremo per ricevere. Se offro tensione, disagio, cattivi gesti e disinteresse, lo stesso verrà rivolto a me. L’energia sprigionata dalle nostre relazioni viene da ciò che ognuno di noi offre all’altro. Investiamo prima in noi stessi per dare il meglio agli altri.