Mal di testa e stress: due alleati della nostra sofferenza

Mal di testa e stress: due alleati della nostra sofferenza

Ultimo aggiornamento: 15 luglio, 2016

Ci sono diversi tipi di mal di testa, ma quello che viene scatenato dallo stress è uno dei nemici più frequenti, familiari e persistenti con cui tutti noi dobbiamo fare i conti. Si tratta di una cefalea che sembra metterci in testa un’insopportabile corona di spine e che, proprio quando arriva il momento di tornare a casa alla fine di una giornata lavorativa, fa sfumare la nostra vitalità.

Secondo diversi studi portati a termine nella Mayo Clinic degli Stati Uniti, il mal di testa associato allo stress colpisce in modo puntuale o ricorrente il 78% delle persone. Viene associato anche ad un aumento della tensione nella zona del collo, delle spalle e della mandibola, che tende ad intensificare il dolore. A volte può trasformarsi in un disturbo davvero limitante.

Lo stress quotidiano tende i nostri fili come se fossero le corde di un violino che suona la melodia del dolore e dell’angoscia. È una musica che ci risuona in testa, battendo un ritmo carico di sofferenza.

Dal punto di vista psicologico, si tratta di un disturbo molto interessante da analizzare. Ci troviamo di fronte ad uno dei sintomi principali dello stress, la cui anatomia emotiva tende non solo a immobilizzare la nostra chimica cerebrale, ma anche ad alterare l’equilibrio dei muscoli, delle vertebre e dei nervi del cranio, aumentando la tensione e, di conseguenza, il dolore.

In questo articolo vogliamo spiegarvi più nel dettaglio da dove nasce questo nemico così diffuso e come combatterlo.

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Il mal di testa e l’eco delle emozioni negative accumulate

Il nostro corpo riceve e canalizza l’impatto di ogni nostra emozione, sia essa positiva o negativa. Non si tratta di una relazione di poco conto, perché il rapporto tra mal di testa e stress è il risultato di un ingranaggio molto complesso, in cui i neurotrasmettitori, i metaboliti, i nervi e lo stesso cuore mettono in moto un meccanismo che, a volte, risulta davvero difficile da controllare.

Quando dobbiamo fare i conti con qualsiasi tipo di dolore, è fondamentale impedire che sia esso a prendere in mano le redini della nostra vita: è consigliabile controllare i fattori scatenanti e affrontarlo in modo deciso e coraggioso.

Secondo uno studio condotto nella Maryland University degli Stati Uniti, la cefalea tensiva associata allo stress ha un impatto maggiore sulle donne e, nonostante sia uno dei disturbi più comuni, questo tipo di mal di testa è uno dei più sottovalutati dei nostri giorni e dei più difficili da trattare.

Tuttavia, come si suol dire in questi casi, non c’è niente di meglio del conoscere il proprio nemico per affrontarlo con le migliori armi, che devono essere adatte alle vostre caratteristiche e necessità. Per questo tipo di cefalea, infatti, un analgesico non è sempre la soluzione migliore; è importante conoscere altri metodi per curarla e, soprattutto, prevenirla.

Il meccanismo che origina il mal di testa da stress

È importante sottolineare che, ad oggi, non conosciamo in modo esatto in che modo si origini il mal di testa tensivo associato allo stress. Per molti anni gli scienziati hanno ritenuto che fosse dovuto prima di tutto all’indurimento dei muscoli di spalle, collo, cuoio capelluto e mandibola quando siamo tesi.

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Dobbiamo ricordare che lo stress e l’ansia per il nostro cervello sono prima di tutto “campanelli d’allarme” di fronte ad un rischio da cui dovremmo scappare. La nostra parte più istintiva ci prepara per la fuga, mentre quella razionale ci blocca, ci obbliga a stare fermi e, quindi, esercita una forte tensione su di noi.

Secondo le ultime conclusioni a cui sono giunti gli esperti, in realtà, sarebbe la tensione muscolare ad attivare la liberazione di certi neurotrasmettitori, come per esempio la serotonina, che, a sua volta, attiverebbe la sensazione di dolore.

È curioso, inoltre, pensare che la sensazione di dolore aumenti proprio nel momento in cui arriviamo a casa o quando finalmente arriva il weekend. Il nostro corpo e il nostro cervello sembrano non ricordare più che quello è uno stato di “rilassamento”, e per questo motivo il dolore continua o può addirittura aumentare.

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Come affrontare lo stress per prevenire il mal di testa

Come vi abbiamo indicato poco fa, è fondamentale cercare i metodi più adatti a noi, a seconda dei nostri bisogni. Con l’aiuto del nostro medico e delle strategie adeguate per combattere lo stress quotidiano, riusciremo a gestire molto meglio questo tipo di dolore così comune.

Da parte nostra, vi invitiamo a tenere in considerazione due semplici aspetti che potrebbero esservi d’aiuto e a riflettere al riguardo.

  • Consapevolezza: stabilite un limite fino al quale potete arrivare ogni giorno. Un errore che facciamo molto spesso è quello di riempire la nostra agenda di attività. Passiamo la giornata a stilare elenchi di impegni. Forse è arrivato il momento di stabilire un limite: “Non mi preoccuperò di ciò che non è importante”, “Non mi lascerò influenzare da questo o da quello”, “Non lascerò che quella persona continui a disturbarmi”, “Alle 18 finirò di lavorare e mi riposerò”, ecc.
  • Iniziate e finite la giornata nello stesso modo: con calma. Può sembrarvi una sciocchezza, ma un gesto così semplice come alzarsi mezz’ora prima e godersi un momento di silenzio, relax e meditazione può aiutarvi ad affrontare la giornata in modo più equilibrato. Un’abitudine che sarebbe bene ripetere anche alla fine della giornata: ricordatevi di rilassarvi e regalarvi del tempo per voi, due ore prima di andare a dormire.
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Per finire, il segreto è trovare quella lunghezza d’onda su cui sintonizzarci per ritrovare la gioia di vivere e la tranquillità interiore. Sentirci in pace, in equilibrio e, prima di tutto, permetterci di vivere il presente e di non rimanere prigionieri dello stress che accelera il nostro cuore e che annulla completamente le nostre priorità.

Il mal di testa è solo il primo avviso di ciò che lo stress o l’ansia possono causarci. Dobbiamo imparare a prevenire questo disturbo che, per quanto comune, risulta comunque molto pericoloso.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.